Banche e stress-test: perchè non servono a nulla

Questa estate il tormentone economico ha riguardato gli “stress test” della banche, cioè di un sistema di misurazione della “solidità” del sistema bancario. Ora esporrò una opinione controcorrente: non serve a niente, tutta questa discussione. Anzi, è una presa in giro.

Una prima ragione è che tutta quella dotta diatriba, che tende a mettere in cattiva luce la qualità del credito italiano, trascura il vero problema che farà saltare tutto il sistema e che è da cercare altrove: nel rapporto incestuoso tra politica e credito di altri Paesi, come ciò che è successo nell’enorme mole dei derivati tedeschi e francesi.

La seconda ragione è che trascura l’analisi dell’economia reale, in caduta libera da quando abbiamo abbracciato il dogma neoliberista, che ci ha portato ad esempio negli ultimi anni a perdere 10 punti di PIL e il 25% della produzione industriale italiana.

Quanto ai risultati del test, essi hanno dimostrato una cosa curiosa se si confrontano i risultati del 2016 con quelli del 2014: a parte il Belgio che guadagna nel confronto 111 punti, l’inghilterra ne ha persi 119, la virtuosa Germania 133, l’Austria 182, l’Irlanda 193, la Spagna addirittura 233.

Inoltre i segni sono negativi per tutti (a parte il Belgio) e quindi il sistema bancario non scoppia certo di salute, ma il Paese che tutto sommato è andato meglio (o meno peggio) è proprio quello più criticato dalla speculazione internazionale: l’Italia.

Eppure, questo dibattito resta un falso problema.
Come spiego nei vari post di questo blog, le banche danno soldi alle imprese sulla base di due prioritari ragionamenti. Il secondo è la patrimonialità dell’impresa, ma il primo, fondamentale, è la redditività dell’azienda. Non lo dico io, ma le regole stesse che i signori delle banche hanno scritto per loro stessi. Se non che, quando si tratta di discutere di banche e della loro salute, tutti si dimenticano di dire che nessuna banca darebbe soldi a una impresa nella quale si osservi (come si fa con lo stress test) la sola solidità.

La ragione è che tu puoi essere una impresa solida fin che vuoi e puoi ficcare a difesa dei tuoi asset tutto il capitale che vuoi nel passivo, nel patrimonio o nelle riserve, ma se non c’è redditività di business, sei destinato, nel lungo termine, a saltare.

Ecco perché non serve discutere di mera solidità del sistema bancario; perché è inutile. Le banche, da diversi anni, non producono utili, perché non producono marginalità. Quindi, di redditualità e non di solidità si dovrebbe parlare. Se non che, pur di non mettere in discussione il vero problema, e cioè l’assurdo mono pensiero in economia dato dal neo liberismo e dalle sue disastrose implicazioni sull’economia reale – e l’effetto boomerang sulle banche - si parla di altro. Si sappia almeno che, se si applicassero le regole delle banche, una banca non dovrebbe finanziare un’altra banca.
Perché non ha redditività.

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