Sopravvissuti ad Auschwitz, 70 anni dopo la liberazione
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Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Susan Pollock, 84 anni, in posa nella sua casa di Londra. Dalla sua casa in Ungheria, Susan fu trasportata nel campo di concentramento di Auschwitz con la madre, immediatamente spedita nelle camere a gas. Susan fu costretta ai lavori forzati e, sul finire della guerra, a camminare in mezzo alla neve fino al campo di concentramento di Bergen-Belsen, più tardi liberato dalle forze britanniche. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Susan Pollock, 84 anni, in posa nella sua casa di Londra. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Alexander Riseman, 88 anni, nella sua casa a Londra. Alexander e la sua famiglia furono mandati ad Auschwitz dopo il loro arresto in Polonia, fino alla liberazione da parte delle forze armate russe. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Alexander Riseman, 88 anni, posa nella sua casa a Londra con una foto che lo ritrae con la moglie Freda. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Sam Pivnik, 88 anni, nella sua casa di Londra. Quando aveva 14 anni lui e la sua famiglia - i genitori , le sorelle Chana e Handel e i fratellini Meir, Wolf e Josef - furono costretti a marciare verso il campo di concentramento di Auschwitz Birkenau. Sam fu l'unico a sopravvivere. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Sam Pivnik, 88 anni, nella sua casa di Londra. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Eva Behar, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz e Bergen Belsen, in posa nella sua casa di Londra. Con i russi in avvicinamento alla Polonia, quando i nazisti compresero che la fine del conflitto era vicina, il 1° gennaio 1945 Eva fu spedita da Auschwitz a Bergen Belsen, dove di lì a poco sarà liberata dagli inglesi. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Eva Behar, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz e Bergen Belsen, mostra il numero di matricola tatuato sul suo braccio nel Lager. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Susan Kluger, 89 anni, nella sua casa di Londra. Con l'avvicinarsi delle truppe sovietiche, Eva venne mandata da Auschwitz a Bergen Belsen, dove sarà liberata dai britannici nel 1945. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Susan Kluger, 89 anni, nella sua casa di Londra. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Nella sua casa a Londra, Edith Baneth, 88 anni, ex prigioniera nei campi di concentramento di Theresienstadt, Auschwitz, Neuengamme e Bergen-Belsen. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Nella sua casa a Londra, Edith Baneth, 88 anni, ex prigioniera nei campi di concentramento di Theresienstadt, Auschwitz, Neuengamme e Bergen-Belsen. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Josef Perl, 84 anni, in posa nella sua casa di Londra. Josef fu detenuto nei campi di concentramenti di Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen, Gross-Rosen, Balkenhain, Hirschberg e Buchenwald. Dopo la liberazione, ha trascorso 20 anni della sua vita a raccontare al mondo gli orrori dell'Olocausto. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Josef Perl, 84 anni, in posa nella sua casa di Londra ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Rene Salt, 85 anni, nella sua casa di Londra. Rene venne imprigionata ad Auschwitz quando aveva 14 anni. ▲
Christopher Furlong/Getty Images1° dicembre 2014. Rene Salt, 85 anni, nella sua casa di Londra. ▲
Settant'anni fa, il 27 gennaio 1945, i campi di concentramento nazisti di Auschwitz e Birkenau vennero liberati dalle truppe sovietiche. Vi si trovavano circa 7.000 prigionieri ancora in vita. Dal 18 gennaio gli altri scampati al massacro erano stati evacuati e costretti a una lunga marcia a piedi nel gelo dell'inverno polacco, in direzione di Bergen Belsen, durante cui a migliaia persero la vita per il freddo e la fame o vennero trucidati dai soldati del Reich.
Il fotografo Christopher Furlong ha ritratto lo scorso dicembre a Londra, nelle loro abitazioni, 8 uomini e donne sopravvissuti all'orrore dei campi di sterminio. Oggi ultraottantenni, all'epoca in cui vennero imprigionati nei Lager erano bambini o adolescenti.
