Armando Punzo, 25 anni di teatro in carcere

Sembra una favola dai toni gotici: c'era una volta un drammaturgo che voleva a tutti i costi entrare in carcere, senza avere nessuna pena da scontare... Ma non c'è nulla di strano, soprattutto di fiabesco. Questa è la vera storia di Armando Punzo, attore, drammaturgo e regista che ha fatto del carcere di Volterra il suo laboratorio, dei detenuti i suoi attori e della città il suo palcoscenico. Ovvero, la storia della Compagnia della Fortezza e della lucida «follia» del suo fondatore, che venticinque anni fa, ha dato il via a una rovoluzione culturale e sociale: trasformare il carcere in luogo di cultura.

Qui comincia È ai vinti che va il suo amore, un libro scritto da Armando Punzo che raccoglie oltre 150 fotografie, testi inediti, appunti, poesie e l'intera teatrografia, per raccontare a tutti i primi 25 anni di un lavoro così speciale. Che gli ha permesso di mettere in scena oltre trenta spettacoli, alcuni dei quali hanno ricevuto i maggiori riconoscimenti in campo culturale e teatrale, tra cui quattro premi Ubu. Per scoprire il libro, pubblicato da Edizioni Clichy, è in calendario un'occasione speciale: oggi, alle 17, il festival VolterraTeatro lo presenta allo Spazio Dalì, dalle ore 17, cui seguirà anche la presentazione dei cd musicali di Andrea Salvadori Hamlice - Musiche sulla fine di una civiltà e Mercuzio non vuole morire con le musiche originali degli spettacoli della Compagnia della Fortezza.

Ma chi è Armando Punzo? A Volterra è arrivato nel 1983 dalla sua città natale, Napoli, dove aveva fondato il Piccolo Circo Oscuro, altra esperienza interessante di teatro di strada. Oggi Punzo è  Direttore Artistico del Festival Internazionale VolterraTeatro, l'occasione di coinvolgere cittadini e aspiranti attori negli spettacoli messi a punto dalla Compagnia, e del Centro Nazionale Teatro e Carcere.

Armando PunzoÈ ai vinti che va il suo amore
Edizioni Clichy, in libreria dal 28 agosto

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