Apple cerca e premia le migliori foto macro scattate con l’iPhone

La sfida, o la «challenge» per usare un linguaggio più contemporaneo, è in effetti molto attuale: siamo a digiuno di paesaggi, orfani di panorami, confinati in spazi ridotti per scelta o per necessità. Apple, implicitamente, invita a raccontarli, descriverli, valorizzarli. Fotografarli. Stringerli in uno scatto dalla distanza molto ravvicinata, in modalità macro. Per dimostrare, sebbene ci sia qualche sentore di retorica, che il bello si trova pure nelle cose minime. L’importante è cercarle e intercettarle.

È questo lo spirito dell’ultima evoluzione di «Shot on iPhone», la competizione senza frontiere di geografia e competenze aperta a tutti i possessori del melafonino. In particolare, gli ultimi modelli 13 Pro e 13 Pro Max, che di serie sono equipaggiati con lenti e tecnologie per cogliere particolari distanti un’inezia, giusto 2 centimetri. Non insetti, se non in profonda letargia, ma magari cani e gatti mansueti (un esempio sotto), gli ingredienti di un piatto, le policromie di un fiore. Tutti, grazie a un sapiente effetto ottico, esibiranno sembianze più grandi, pronunciate, esasperate, rispetto all’originale.

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Il limite è il fiuto, o meglio l’occhio. Partecipare è semplice, dopo aver prodotto una creazione che si reputa degna. Basta pubblicarla sul proprio account Instagram o Twitter usando gli hashtag #ShotoniPhone e #iPhonemacrochallenge. Se sarà caricata entro il 16 febbraio, verrà automaticamente schedata e sottoposta a una giuria di dieci esperti, cinque interni a Apple – figure di alto livello del design, dello sviluppo delle app delle foto, del marketing – e cinque fotografi professionisti.

In alternativa, fanno sapere da Apple, «le immagini possono anche essere inviate via email all’indirizzo shotoniphone@apple.com, nella loro massima risoluzione e nominando il file con il formato “nome_cognome_macro_modelloiPhone”. L’oggetto dell’email deve essere: Shot on iPhone Macro Challenge Submission. Le foto possono essere condivise così come sono state scattate, modificate usando gli strumenti di editing di Apple nell’app Foto o ritoccate con software di terze parti». Insomma, qualche ritocchino eseguito con sapienza, con leggerezza, è ammissibile.

Qui invece alcuni consigli per realizzare uno scatto come si deve: «Avvicinarsi al soggetto: si può arrivare fino a 2 centimetri di distanza; fissare il punto focale principale vicino al centro dell’inquadratura: è qui che la messa a fuoco è più nitida quando si scattano foto macro con iPhone; toccare un’area nell’inquadratura per impostare un punto focale specifico; scattare a 0,5x per usare un campo visivo ultra-grandangolare, oppure a 1x se si preferisce un’inquadratura più stretta; l’iPhone passerà automaticamente da una fotocamera all’altra mentre ci si avvicina al soggetto, mantenendo l’inquadratura 1x».

Il premio per i vincitori, che saranno annunciati ad aprile, è essenzialmente molta gloria. Effimera, però sostanziale: la consapevolezza di avere battuto un’agguerrita concorrenza, di essere stati più bravi di un’affollata batteria di fotografi da smartphone. Un titolo che viene riconosciuto, sottolineato, ribadito: esposto nella newroom della mela, quindi reso disponibile alla platea di giornalisti internazionali che coprono le notizie dell’azienda; inserito in una galleria sul sito ufficiale e sull’account Instagram di Apple, che conta 27 milioni di follower. Inoltre, potrebbero apparire in campagne digitali, nei negozi, su affissioni o in mostre fotografiche. Il proprio talento nelle foto da vicino può far arrivare lontano. Metterlo alla prova, non costa nulla.

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