Amnistia salva-Berlusconi, una bufala a cinque stelle

Non vi fossero bastate le parole di Anna Maria Cancellieri, che ha tendenzialmente escluso che il parlamento possa amnistiare anche i reati finanziari, e credete davvero che Napolitano abbia sollevato la questione del sovraffollamento carcerario col fine inconfessato di salvare Silvio Berlusconi, potreste dare un'occhiata a questo articolo di AlbertoSofia (giornalettismo.com) il quale spiega per filo e per segno perché, Costituzione alla mano, amnistia (che estingue alcuni reati decisi dal parlamento) e indulto (che estingue le pene principali ma non quelle accessorie, come l'interdizione dai pubblici uffici) difficilmente potrebbero favorire il leader del centrodestra. Il quale, non a caso, si è mostrato assai scettico sulla possibilità che un provvedimento di clemenza possa di fatto allegerire la sua posizione.

in base all’articolo 79 della Costituzione, scrive giornalettismo, amnistia e indulto (che potrebbe riguardare le condanne inferiori ai tre anni, quindi anche Berlusconi) devono essere concessi «con legge deliberata a maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, in ogni suo articolo e nella votazione finale». In pratica, dovrebbe essere il Parlamento con maggioranza qualificata a prendersi la responsabilità di inserire misure a vantaggio di Berlusconi. È davvero realistico immaginare che tutto il gruppo pd si assuma, in entrambi i rami del parlamento e col fiato dei cinque stelle sul collo, la responsabilità di inserire anche i reati (dalla frode fiscale alla concussione, dalla prostituzione minorile alla corruzione di senatori) che potrebbero salvare il loro storico avversario? Roberto Speranza, capogruppo pd alla Camera, e Felice Casson, magistrato pd, lo escludono categoricamente. Ed è assai difficile che - con il loro avversario alle corde e i sondaggi che paiono premiare la linea oltranzista - possano cambiare idea, con il soccorso rosso di Sel. Avere i due terzi dei voti su un provvedimento così dibattuto non è una passeggiata. L'esternazione di Napolitano non ha una finalità inconfessata: riguarda solo ed esclusivamente la situazione delle nostre carceri. 

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