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Cuba-Usa: il vertice delle Americhe dopo 55 anni di gelo

Era il 1959 e Fidel Castro prendeva il potere a Cuba. Iniziava allora la lunga guerra fredda con gli Stati Uniti. Washington di fronte a un regime comunista in un'isola a poche decine di miglia dalle sue coste, decideva di imporre l'embargo, el bloqueo. Due anni dopo la Baia dei Porci, il tentativo fallito della Cia di rovesciare Castro e dodici mesi dopo, la crisi dei missili, il punto più acuto dello scontro tra gli Usa e l'Unione Sovietica.


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Castro esamina un fucile durante la sua visita ad Hanoi verso la fine della guerra del Vietnam, nel settembre 1973.

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Fidel Castro e Ernesto "Che" Guevara a L'Avana nei primi anni '60.

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6 maggio 1963, Castro con il segretario del PCUS Nikita Kruschev durante la visita a Mosca del leader cubano.

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l'Avana 1989. Stretta di mano tra Gorbaciov e Fidel Castro dopo la firma del trattato di Amicizia e Collaborazione tra i due Stati

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Fidel Castro a New York in una foto del 1955 durante un'intervista.

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Raul Castro, fratello di Fidel, è succeduto a quest'ultimo nel 2007 a causa delle gravi condizioni di salute del leader cubano.

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Fidel Castro si sfrega le mani per il freddo pungente durante la visita alla Grande Muraglia cinese nel dicembre 1995.

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Castro si rilassa in una piantagione di zucchero assieme ad alcuni bambini del luogo, prima della presa del potere del 1959.

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Giugno 1970. Fidel Castro e Osvaldo Dorticos Torrado parlano con i medici cubani in procinto di partire per il Perù come volontari per l'intervento umanitario in seguito al grave terremoto che colpì il Paese sudamericano.

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18 aprile 1959. Washington D.C. La stretta di mano tra Nixon, allora vicepresidente, e Fidel Castro prima della conferenza stampa.

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15 febbraio 1965. Fidel Castro durante una partita di baseball, sport nazionale cubano.

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Cuba gennaio 1979. Fidel Castro e Saddam Hussein. A destra si riconosce il fratello di Fidel, Raul Castro.

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Bahia de Cochinos, Aprile 1961. Fidel spunta dalla torretta di un blindato nei giorni del tentato sbarco americano a Cuba.

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26 luglio 1991. Fidel Castro incontra il leader sudafricano dell'ANC Nelson Mandela.

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29 marzo 2009. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche, Castro ha incontrato Benedetto XVI.

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Yasser Arafat e Castro, due leader molto vicini, in una foto del novembre 1974.

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L'incontro storico tra Fidel e Papa Giovanni Paolo II, il 21 gennaio 1998.

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1960. Ernest Hemingway consegna a Fidel castro tre premi per altrettante gare di pesca.

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Fidel Castro (al centro) e un gruppo di compagni a Los Palos, provincia de L'Avana nel 1953, durante la preparazione dell'assalto alla caserma Moncada, sede di una guarnigione dell'esercito sotto la dittatura di Fulgencio Batista.

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Fidel Castro in una foto d'epoca

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Ambasciata Vaticana di Cuba. Fidel Castro in una delle ultime apparizioni pubbliche incontra il successore di Woityla, Benedetto XVI. 29 marzo 2012.

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Fidel Castro con papa Woityla in una delle poche immagini del leader cubano in abiti borghesi. Durante il viaggio il Papa disse ai giornalisti che avrebbe chiesto agli Stati Uniti la rapida risoluzione dell'embargo a Cuba.

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Fidel Castro con il presidente del Nicaragua Daniel Ortega nel 1988.

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Maggio 1963. Incontro tra Castro e il segretario del PCUS Nikita Khrushev.

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Il giovane avvocato Fidel Castro in Messico nel 1956, mentre prepara l'attacco al regime di Batista.

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Fidel Castro durante il discorso alle Nazioni Unite del 26 settembre 1960.

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Amato, odiato, controverso, colto, di rara capacità oratoria. Il mito di Fidel, nonostante tutto, resiste al tempo e all'usura

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Fidel Castro, nel 1982, con Enrico Berlinguer. A sinistra, il giornalista di PanoramaGiorgio Oldrini

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Fidel Castro lascia il governo di Cuba nel 2008 per motivi di salute, lasciando il posto al fratello Raùl.

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Hugo Chavez ritratto con l'amico di sempre, Fidel Castro. Il presidente venezuelano negli ultimi due anni si è sottoposto a quattro operazioni all'Avana per sconfiggere il cancro (Credits: Ansa/Ahmed Velasquez)


Sono passati più di 50 anni da questi avvenimenti. Cinque decadi durante le quali i due paesi sono stati nemici. Un lungo periodo che trova oggi, al vertice di Panama, la sua plastica conclusione, con la possibile e storica stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro a significare, dopo 55 anni, che il Muro sta cadendo e che Cuba, finalmente, non sarà più considerato uno degli Stati che finanziano il terrorismo.

Quanto tempo sarà necessario perché Cuba e Washington riavviino le auspicate relazioni diplomatiche dopo mezzo secolo di guerra dipenderà naturalmente da una serie di fattori, non ultimo l'ostilità di parte del Congresso americano, in maggioranza repubblicano, a voltare definitivamente pagina. Ma la svolta, in qualche modo, c'è già stata, simbolizzata anche dalla stratta di mano anche tra John Kerry e Bruno Rodriguez su twitter a Panama. 

Tutto, apparentemente, ha avuto inizio qualche mese orsono, grazie a uno scambio di prigionieri per ottenere il quale entrambe le diplomazie hanno lavorato segretamente e alacremente per mesi. Cuba ha rilasciato il contractor americano Alan Gross in carcere da cinque anni con l'accusa di essere una spia di Washington, arrestato mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all'Avana e condannato a 15 anni.

Per il rilascio di Alan Gross, gli Usa accettaronodi liberare per motivi umanitari 3 agenti cubani detenuti in Usa dopo un processo che li ha condannati per spionaggio nei confronti di gruppi anti-Castro a Miami.  I colloqui per lo scambio si sono tenuti negli scorsi mesi. Partiti dalla questione dei prigionieri si sono poi ampliati alle relazioni tra i due paesi. Il Vaticano avrebbe giocato un ruolo da garante nelle trattative. La presenza di di Papa Francesco sul Trono di Pietro, di un pontefice latino americano, avrebbe facilitato il dialogo tra le parti, come ha testimoniato Obama nel suo discorso.

I colloqui sono sfociati in una vera e propria caduta del muro tra i due paesi. Obama ha deciso di rivedere la politica americana nei confronti di Cuba, un altra storica eredità che il primo presidente afroamericano vuole lasciare. Fonti dell'amministrazione Usa hanno fatto sapere che nei prossimi mesi potrebbe essere aperta un'ambasciata a l'Havana.

Di fatto, la fine all'embargo è vicina, anche se non imminente: termineranno le restrizioni ai viaggi e al trasferimento di denaro con Cuba, le carte di credito americane potranno essere usate a Cuba e verrà aperta l'esportazione verso il paese di attrezzature americane per le telecomunicazioni.

Barack Obama ed il leader cubano Raul Castro si sono già parlati al telefono più volte. Ora si attende il simbolo di una stretta di mano, indipendentemente da quanto di concreto potrà emergere dal vertice di Panama.

Che il terreno fosse fertile lo si era capito un anno fa, durante i funerali di Nelson Mandela. Barack Obama si era fermato per stringere la mano a Raul Castro. La foto di questo incontro aveva fatto il giro del mondo e aveva fatto capire ai più che un dialogo tra i due paesi fosse possibile. Un anno dopo, la Storia ha compiuto il suo giro. Cade uno degli ultimi muri della Guerra Fredda. Era stato eretto più di cinquanta anni fa.

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