A spasso per gli States: il parco naturale di Yosemite, per immergersi nel vero pianeta Terra

L'essere umano è arrogante. Si atteggia come se tutto fosse suo, come se fosse il padrone di questo mondo che occupa. Spreca acqua, inquina, costruisce petroliere e parcheggi. Si comporta come se tutto gli fosse dovuto, come se le montagne fossero lì per farlo sciare o per estrarne minerali e marmo, come se la terra che calpesta servisse per essere scavata, sfruttata e poi abbandonata quando non ha più nulla da offrire.

Basta poi cambiare punto di vista e ritrovarsi in un immenso parco naturale, come quello di Yosemite in California (più di 1000 miglia quadrate di flora e fauna senza nessuna copertura telefonica) per immergersi nel vero pianeta Terra, e capire.

Ci sono le Bridalveil falls, cascate altissime che giocano con il sole formando arcobaleni tra le rocce, ci sono fiumi come il Merced River che scavano nella pietra per farsi strada, le acque calme e pulitissime del Tenaya Lake o del Toga Lake, ci sono alberi centenari che riempiono il Mariposa Grove con oltre 500 sequoie giganti per regalarci ossigeno e ci sono vallate come la Yosemite Valley in cui tutto è incontaminato e che sono la casa di orsi, cervi, scoiattoli e innumerevoli specie di uccelli.

Vedi la forza dell'acqua che sposta massi, la corrente del vento che soffia forte, il sole che quando tramonta ti lascia al buio affidandoti nelle mani di miliardi di stelle che senza il riflesso delle luci cittadine sono più luminose ed affascinanti che mai e senti animali notturni che ti fanno paura.

Ti rendi conto che siamo tutti parte di qualcosa di più grande, di un ecosistema avviato che farebbe tranquillamente a meno di quell'essere umano che si affanna tanto per piegare la natura al suo servizio.

E capisci che non sei il padrone del mondo, ma solo suo ospite.

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