45 anni fa moriva Jimi Hendrix

Edoardo Frittoli
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Londra, Marquee Club. Febbraio 1967. Hendrix suona la sua Stratocaster con i denti.
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In concerto nel 1968. Hendrix addenta la chitarra durante un live tra suoni distorti e amplificatori valvolari.
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Jimi Hendrix con un giovanissimo Eric Clapton
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Al museo Hendrix di Seattle sono esposti i pantaloni che usò a Woodstock nell'agosto 1969.
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Da sinistra: Eric Burdon, Chas Chandler, Jimi Hendrix, Carl Wayne, John Mayall. Montreux Music Festival, Svizzera, maggio 1968
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Parigi, Theatre de l'Olympia. In concerto nel gennaio 1968.
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La Stratocaster mancina suonata dietro la schiena a Londra nel febbraio 1967.
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1970: Jimi e il giornalista Stephen Clackson durante un'intervista
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A Londra nel 1967.
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Poco dopo la sua morte nel 1967 Brian Epstein, storico manager dei Beatles, appare su un manifesto di un concerto di Hendrix.
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23 Brook Street, Londra. Qui visse per un periodi Jimi Hendrix.
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La copertina dell'album in studio "Electric Ladyland" (1968).
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Hendrix durante la performance al Festival dell'Isola di Wight.
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Ottobre 1964. La pattinatrice americana Monika Dannemann, che fu compagna di Jimi Hendrix
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Da sinistra: Jonathan King, Godfrey Winn della EMI, Hendrix, Noel Redding e il suo batterista Mitch Mitchell.
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Handel House, Londra. La curatrice con un cappello che fu di Jimi Hendrix pronto per essere esposto in mostra.
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Una bottiglia di vodka Hendrix Electric. La sorella del chitarrista denunciò il produttore nel 2005 per uso improprio della figura del fratello.
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Fender Stratocaster Custom del 1965 appartenuta a Hendrix.
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Dettaglio della Strato Custom bruciata alla fine della performance al Finsbury Garden nel 1967.
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Sulla tastiera di una Fender Stratocaster imbracciata al contrario si sarebbe scritto un nuovo capitolo della saga del rock. Era nato nella Seattle di quarant'anni prima del grunge, da una famiglia poverissima. Diventerà il chitarrista più noto al mondo negli ultimi anni della Swinging London e della psichedelia. 

Jimi Hendrix muore a 27 anni in un appartamento dell'Hotel Samarkand di Londra il 18 settembre 1970. Soffocato da un conato di vomito dopo un cocktail di alcool e tranquillanti. A Londra era atterrato il 24 settembre di quattro anni prima, lasciandosi alle spalle anni di gavetta sul suolo degli Stati Uniti. A notarlo erano stati gli Animals ed Eric Clapton.

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Poi l'incontro con Linda Keith, allora compagna di Keith Richards dei Rolling Stones, fu decisivo per il trasferimento nell'allora tempio della musica mondiale e delle nuove tendenze artistiche. Qui con Noel Redding  al basso e Mitch Mitchell alla batteria forma il trio "The Jimi Hendrix Experience". I suoi live violenti, quasi come se la parte di sangue pellerossa che scorreva nelle sue vene lo trasformasse in uno sciamano della chitarra, lo resero subito un fenomeno al centro dell'attenzione. Così come esplose già nel 1966 il primo singolo di successo mondiale: "Hey Joe" seguito abbrevi distanza da "Purple Haze". Negli Stati Uniti il grande successo arriva con i due grandi festival rock a Monterey nel 1967 e due anni dopo a Woodstock. La vita di Jimi brucia rapidamente, proprio come quella "Strato" che finì in fiamme dopo essere stata violentata dal suo padrone a Monterey. 

Negli ultimi mesi Jimi ruppe con i suoi musicisti per primi, reso intrattabile dall'abuso di droghe. Quindi con il suo pubblico, che cominciò a fischiare le sue performance sempre più deliranti. Poi Hendrix ruppe con la vita, una breve ma intensa fiamma che lascerà una scia lungo la quale si muoveranno molti dei grandi chitarristi rock da allora in avanti. Rapiti da quel fraseggio di note quasi tribale, che da una semplice pentatonica riusciva a comporre scale sino ad allora inesplorate.

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