Economia
June 06 2014
Le 25 aziende più grandi del mondo
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In prima posizione troviamo l'Industrial and Commercial Bank of China, il colosso cinese che aveva già guadagnato la vetta della classifica di Forbes nel 2013.
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Le banche cinesi si sono assicurate anche la seconda e la terza posizione, grazie alle performance straordinarie di China Construction Bank (seconda anche nel 2013) e Agricultural Bank of China, che rispetto al 2013 ha guadagnato ben cinque posizioni.
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Dall'ottava all'undicesima posizione troviamo la compagnia di servizi finanziari americana Wells Fargo (in salita dal 12esimo posto); Bank of China (quarta banca cinese, in salita dall'11esimo); Petro China (con un punto in meno rispetto al 2013); e la prima azienda europea, l'olandese Royal Dutch Shell (in discesa dalla settima posizione).
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A seguire, Toyota Motor, la prima azienda nipponica, che nel 2013 era addirittura in 31esima posizione; Bank of America (prima 28esima); HSBC, prima banca del Regno Unito, che ha perso ben 8 posizioni; e Apple, stabile al 15esimo posto.
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Seguono Wal-Mart Stores, la catena di grandi magazzini statunitense in discesa dalla 15esima posizione; la russa Gazprom, passata dalla 17esima alla 21esima; la coreana Samsung, due gradini più in basso rispetto al 2013; e la compagnia telefonica americana AT&T, con un punto in più.
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Chiudono la panoramica iniziale due gruppi francesi: BNP Paribas e Total, entrambe con due posizioni in meno rispetto al 2013.
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Come ogni anno, la rivista americana Forbes ha pubblicato la classifica delle aziende più grandi del mondo, prendendone in considerazione ricavi, profitti, valore di mercato e delle azioni. E' certamente significativo constare che le prime tre posizioni se le siano aggiudicate le principali banche della Repubblica popolare. In generale, nel club delle compagnie più importanti l'Asia ha guadagnato moltissimo spazio rispetto al 2013. Lo stesso vale per l'Africa e, a sorpresa, per l'Europa, anche se la loro espansione è stata più contenuta. Molto negativi i dati relativi ad America del Nord, Centrale, del Sud e Oceania. Infine, un'ultima regione che è opportuno continuare a monitorare con attenzione è il Medio Oriente. Le sue aziende sono ancora relativamente poco numerose, ma stanno crescendo in fretta.
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