22 gennaio 1944. Gli Alleati sbarcano ad Anzio

Litorale di Anzio e Nettuno. Ore 2,45 del 22 gennaio 1944


Nel buio della notte, il silenzio è rotto dal fragore dei mezzi da sbarco anglo-americani. Pochi secondi e i portelloni cominciano a rilasciare uomini e mezzi sul bagnasciuga. È cominciata così l'operazione "Shingle" ( tegola), a pochi chilometri a sud di Roma. Kesselring, comandante in capo delle truppe tedesche d'occupazione fu colto abbastanza di sorpresa. Non si aspettava uno sbarco così imponente proprio mentre lungo la Gustav gli anglo-americani stavano soffrendo la resistenza delle divisioni corazzate tedesche. Quando i mezzi da sbarco dell'operazione, comandata dal generale USA John P. Lucas toccarono terra, la zona era presidiata solamente da due battaglioni della 29a divisione corazzata Panzergrenadier. 

Durante le due settimane precedenti, la zona di operazioni e l'entroterra erano state martellate dai bombardieri alleati allo scopo di tagliare le vie di comunicazione dei tedeschi. Anche il 22 gennaio i bombardieri dell'USAAF e della RAF si erano levati in volo e avevano bombardato incessantemente i centri urbani di Anzio, Nettuno, Valmontone e Colleferro. 


Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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La preparazione dei mezzi al porto di Salerno nel periodo precedente lo sbarco del 22 gennaio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Mezzi anfibi "DUCKS" britannici sulla spiaggia di Anzio il 22 gennaio 1944.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Il generale Kesselring (S)nei pressi del fronte di Anzio alla fine del gennaio 1944

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Paracadutisti della Wehrmacht a difesa del litorale di Anzio con un pezzo anticarro.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Uno Sherman americano sulla spiaggia di Nettuno.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Il cadavere di un soldato tedesco lungo il litorale di Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Cannone tedesco a lunga gittata Krupp K5 da 283: quello che martellò Anzio fu ribattezzato "Anzio Annie" dagli Alleati

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Reparto di fucilieri britannici in un avamposto strappato ai tedeschi tra le dune di Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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28 gennaio 1944. Il generale USA Mark Clark con la sua giacca "Mae West" in visita alla testa di sbarco di Anzio e Nettuno.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Plotone americano addetto alla logistica composto quasi interamente da militari afro-americani.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Manutenzione di una trincea britannica ad Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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La malaria è un altro nemico. Cartello informativo nella zona dello sbarco.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Mezzi corazzati inglesi di rincalzo alla sacca di Anzio nei giorni immediatamente successivi allo sbarco.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Heinkel He 111 abbattuto dall'aviazione alleata nel febbraio 1944.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Stessa sorte per uno dei caccia più famosi della Luftwaffe: Messerschmitt Bf109 abbattuto nelle campagne dell'entroterra laziale.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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In un bunker nella sacca di Anzio chiamato "Anzio Ritz" i soldati britannici assistono a proiezioni cinematografiche.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Prigionieri tedeschi catturati durante la battaglia di Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Marò della Xa Flottiglia Mas impegnato sul fronte di Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Rifornimenti alleati al porto di Anzio.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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Soldati del 2° Corpo d'Armata USA dividono il rancio con un piccolo italiano nella campagna laziale.

Anzio e Nettuno. 22 gennaio 1944

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E' finalmente l'ora di uscire dalla sacca di Anzio. 23 maggio 1944: la marcia degli Sherman americani alla volta di Roma.

Inizialmente le operazioni di sbarco parvero procedere al meglio. Dopo 24 ore dal primo sbarco, oltre 36.000 soldati alleati erano sul suolo di Anzio e Nettuno. Ma fu proprio durante le prime ore che si consumò il grave errore strategico degli alleati: il generale Lucas, invece di procedere col grosso delle forze allo sfondamento delle esigue difese tedesche, volle consolidare la testa di ponte perdendo così il vantaggio che fu colmato dall'arrivo da nord dell'intera 14a Armata tedesca del generale Eberhard Von Mackensen che bloccò gli alleati sul bagnasciuga, iniziando un feroce fuoco di artiglieria che costò agli alleati migliaia di perdite.

Dalla galleria ferroviaria di Ciampino, a oltre 30 km dal porto di Anzio, spuntò un cannone a lunga gittata Krupp K5 da 283mm. trainato da un treno blindato. Battezzato poi dagli alleati "Anzio Annie", prese a martellare il litorale senza tregua. Pochi giorni dopo, tra il 3 e il 4 febbraio, i "Tiger" di Von MAckensen passarono alla controffensiva e ricacciarono verso il mare gli avamposti anglo-americani. Il generale Lucas fu destituito e rimpiazzato dal generale Lucian Truscott. All'assedio alla testa di ponte di Anzio parteciparono anche alcuni reparti italiani delle forze armate della RSI. Anche il comandante della X Mas, Junio Valerio Borghese, giunse nei pressi della testa di sbarco con i suoi uomini.

Sotto il tiro tedesco, gli ordini per gli Alleati furono di attesa e resistenza nella zona di Anzio. Soltanto il 21 maggio Truscott fu autorizzato dal generale Clark ad uscire dalla sacca quando ormai a sud la Gustav aveva ceduto dopo mesi di aspri combattimenti. Fu così che nei 10 giorni successivi i difensori di Anzio si mossero dal litorale per incontrarsi con le armate di Clark. In rapida sequanza cadevano Albano Laziale, Lanuvio, Frascati. Roma era alle porte.

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