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Cuciniamo insieme: Strangozzi alla spoletina (con tartufo e salsiccia)

Cuciniamo insieme: Strangozzi alla spoletina (con tartufo e salsiccia)

Dobbiamo stare in casa? E allora riscopriamo la gioia di mettersi ai fornelli. Ogni giorno vi proponiamo una ricetta semplice da fare con quello che abbiamo in casa. E la domenica: la ricetta della festa anche filmata.


La domenica quando eravamo bambini si aspettavano il babbo o il nonno, magari di ritorno dalla Messa, con il vassoio delle paste. Erano quei dolci esuberanti di crema, morbidi di panna, spessi di cioccolata il segno tangibile della festa! Beh abbiamo deciso di riproporre con l’aiuto di Paolo Cacciani, cuoco di grande tradizione che ha il suo bellissimo ristorante appunto il Cacciani a Frascati, le paste della festa, ma stavolta salate. Attingendo anche ad un dono dell’orto che ci racconta ancora il sapore dell’inverno, ma ci accompagna al profumo della Primavera. Provate dunque a fare questi “Bigné di broccoli e salsiccia con crema di pecorino”. Apparentemente la ricetta può sembrare complicata, ma sappiate che in una mezz’oretta è pronta. Vi consigliamo di comprare i bignè già fatti – si trovano in panetteria e al supermercato – anche se in coda vi diamo i suggerimenti di come realizzarli. Potete usare questo piatto sia come antipasto, sia come secondo. Vi viene buono sicuramente in questi giorni in cui dobbiamo, ma è anche bello, stare in casa, ma quando torneremo a riceve gli amici sarà un ottimo amuse-bouche per una serata.


STRANGOZZI ALLA SPOLETINA (CON TARUFO E SALSICCIA

Profuma di Umbria, di cose buonissime questa ricetta che nasce dalla fusione di un piatto di Spoleto con uno di Norcia. E’ una preparazione per tutte le stagioni. Nel senso che basta cambiare il tartufo per passare dall’inverno all’estate, dalla primavera all’autunno. E se non avete i tartufi nessun problema; si possono sostituire con i funghi, freschi se li trovate, secchi da far rinvenire o un misto tra coltivati e porcini disidratati da far tornare in forma. Va proposta perché di recente la Fao (organizzazione mondiale che si occupa di agricoltura e alimentazione per conto dell’Onu) ha decretato la fascia olivata che va da Assisi (già città patrimonio dell’Unesco) a Spoleto (anch’essa patrimonio dell’Unesco) primo paesaggio rurale d’interesse mondiale. Sono sessanta chilometri ininterrotti di ulivi secolari, coltivati sui terrazzamenti che accolgono i santuari e gli eremi francescani e i castelli longobardi. E poi c’è da ricordare Norcia, la patria di San Benedetto patrono d’Europa così fortemente provata dal terremoto del 2016. Ci si mette a tavola per rendere omaggio a una terra rara che è sì Italia, ma appartiene all’umanità. E impariamo a fare gli strangozzi, che sono una specie di spaghettoni fatti a mano.

Ingredienti

Per fare gli strangozzi – Semola 125 gr, farina di grano doppio zero 125 gr, acqua tiepida 130 grammi, due cucchiai di olio extravergine di oliva.

Per la salsa

400 grammi di pomodori maturi da salsa, due spicchi d’aglio, 30 gr di tartufo nero estivo (nel caso usiate i funghi due etti di quelli freschi, 50 gr di quelli disidratati), 4 cucchiai di olio extravergine di oliva, una salsiccia di Norcia, sale qb. Volendo formaggio pecorino stagionato da grattugiare, pepe nero di mulinello.

Procedimento

Per prima cosa si fanno gli strangozzi. Su di un piano di marmo mescolate insieme le due farine, disponetele a fontana e versate l’acqua poco a poco e impastate aggiungendo l’olio extravergine di oliva. Impastare bene e quando la pasta risulta elastica avvolgerla in pellicola trasparente e lasciarla riposare. Nel frattempo in una padella fate dorare l’aglio nell’olio, eliminarlo, aggiungere i pomodori tagliati a cubetti e far andare a fuoco moderato per una decina di minuti. Mettere a bollire una pentola capace con acqua. Stendere la pasta col mattarello alta circa due millimetri e ricavare tagliandola a strisce sottili gli strangozzi magari arrotolandoli a mo’ di spaghetto tra le mani. Far stufare nel pomodoro la salsiccia sbriciolata. Aggiustare di sale e se piace di pepe. Portare a ebollizione l’acqua, salarla e lessare per pochi minuti gli strangozzi. Cotti che siano scolarli e passarli in padella nel sugo di pomodoro e salsiccia. Impiattate facendo cadere lamelle di tartufo su ogni porzione, eventualmente aggiungere Pecorino grattugiato e ancora una macinata di pepe. Nel caso abbiate usato i funghi metteteli in padella insieme al pomodoro e fate stufare per una ventina di minuti aggiungendo se serve un po’ acqua. Per profumare di più la salsa potete aggiungere una foglia di alloro che eliminerete al momento di saltare gli strangozzi nel condimento.

Come far divertire i bambini

Semplice voi tirate la sfoglia, preparate le strisce di pasta e poi saranno loro ad arrotolare gli strangozzi!

Abbinamento

Un rosso di Montefalco riserva è impeccabile su questo piatto, ma potrebbe andare bene anche un Gamay del Lago Trasimeno sempre restare in Umbria. Per affinità geografica un Rosso di Montepulciano verso la Toscana oppure un Rosso Piceno Superiore verso le Marche.

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