Alla scoperta di Lucca. Aristocratica, signorile, elegante e ricca di sapori
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Alla scoperta di Lucca. Aristocratica, signorile, elegante e ricca di sapori

Una delle città più belle della toscana è sicuramente Lucca, quella che fu la Serenissima Repubblica Lucense: aristocratica signorile ed elegante.

Una città che ha vissuto intensamente ogni epoca e che da ognuna ha saputo farsi lasciare dei gioielli incastonati nelle sue possenti mura rinascimentali: dall'impostazione rigorosa della città di fondazione romana alle viuzze tortuose di epoca medievale, ai ricchi palazzi settecenteschi dei mercanti di sete, dal desiderio di grandi spazi imperiali della Lucca ottocentesca.

Poi come a fargli la corte è circondata di tantissime ville monumentali, tante perle che impreziosiscono la corona della colline lucchesi.

Ville monumentali, giardini dalle geometrie fantastiche progettati per stupire e intrattenere gli aristocratici dell'epoca, piante esotiche, fontane e giochi d'acqua, statue allegoriche insomma tutto il necessario per trascorre giornate indimenticabili!

Una delle più celebri ville lucchesi è Villa Reale di Marlia, che appartenne persino a Elisa Bonaparte Baciocchi - sorella di Napoleone, principessa di Lucca e poi Granduchessa di Toscana - che nel 1806 la ridisegnò in stile neoclassico.

A pochi chilometri dal centro, è un luogo che racconta un'epoca di fasti, di costumi sfarzosi, di ombrellini e carrozze. Circondata da sedici ettari di parco è un vero e proprio paradiso. Per l'elite nobiliare dei secoli scorsi era un onore partecipare alle feste e ai concerti nel parco, e ancora oggi - passeggiando per la tenuta – sembra quasi di sentir risuonare il violino di Niccolò Paganini o veder passeggiare le dame a braccetto coi loro cavalieri.

Recentemente ristrutturata grazie alla lungimiranza di un mecenate svizzero, la Villa rappresenta uno degli angoli più preziosi della Toscana e dell'Italia, dove si respira ancora quella nobiltà e quel buon vivere che qui non solo è passato ma ha lasciato ovunque l'allure. Luogo di piacere dove riempirsi gli occhi di bello e lasciarsi ispirare non solo dal glorioso passato ma come crede anche la nuova proprietà un luogo dove produrre cultura.

Quando si arriva a Lucca, la prima immagine che colpisce è quella delle sue Mura, che sembrano abbracciare e proteggere il suo centro storico. Lunghe oltre 4 Km, costruite fra il Cinque e il Seicento, furono trasformate da Maria Luisa di Borbone nell'Ottocento in una passeggiata pubblica alberata. È uno degli esempi architettonicamente più significativi di fortificazioni rinascimentali europee. Di origini romane, Lucca fu riconosciuta libero comune già da Federico Barbarossa nel 1162, ed è stata l'unica città toscana a rimanere indipendente da Firenze fino al 1848, quando fu finalmente inglobata nel Granducato.

Un simbolo di Lucca sono le sue torri. Un tempo numerosissime ,oggi ne possiamo ammirare solo due ma sono tuttavia molto caratterizzanti: stiamo parlando di quella dell'orologio e di quella dei Guinigi, fra i più bei monumenti della città, con dei lecci che vi crescono sulla sommità. Anche d'Annunzio affascinato a tal proposito scrisse «e la città dall'arborato cerchio, ove dorme la donna del Guinigi…».

Durante una passeggiata nel centro storico vi consiglio di visitare:

- Il Museo della Zecca. La Zecca di Lucca fu la più antica d'Europa e ha battuto moneta, udite udite, dal 650 al 1843.

- La famosa Piazza ellittica del Mercato o dell'Anfiteatro, uno dei luoghi più caratteristici e belli di Lucca, ricavata sui resti di un antico anfiteatro romano.

- Il Duomo di Lucca, così come la bellissima piazza che lo circonda. All'interno della Cattedrale di San Martino avrete modo di ammirare i dipinti di artisti importanti come il Tintoretto o, soprattutto, il famoso monumento funebre a Ilaria del Carretto realizzato da Jacopo della Quercia.



Un pezzo di storia di ogni città sono le sue ricette e i suoi sapori. A Lucca non si può proprio fare a meno di una sosta golosa alla Pasticceria Taddeucci, nata nel 1881 e famosa per la produzione del Buccellato e del Pan Puccini.

Per finire in bellezza sedetevi alla Bottega di Anna e Leo per degustare i migliori piatti della tradizione come i fantastici Tordelli lucchesi o la Rovellina.

A Lucca si ammirano - quasi come in un quadro antico - visioni dimenticate e atmosfere nobiliari, i fasti ducali di una città indipendente e fine, una città che gelosamente conserva ancora oggi tra le sue mura un'eleganza inimitabile.

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Federico Minghi