Cinque cose da fare a Doha, anche prima dei Mondiali
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Cinque cose da fare a Doha, anche prima dei Mondiali

In attesa di ospitare i campionati di calcio nel 2022, la capitale del Qatar si tira a lucido puntando su innovativi progetti urbanistici, valorizzando le proprie tradizioni e guardando al futuro con spirito etico e consapevole

Doha, capitale del Qatar, sta diventando città sempre più attraente grazie ai nuovi musei interattivi e a moderni complessi residenziali, come il Msheireb Downtown, l'avveniristico quartiere green che ne farà la capitale più sostenibile del Pianeta. Cosmopolita e in continuo divenire, la città più vasta e popolosa del Paese (vi si concentra il 60% degli abitanti), oggi scommette sulla cultura, lo sport e la sostenibilità. E corre veloce, in vista della Fifa World Cup,che ospiterà nel 2022, per accogliere migliaia di appassionati di calcio da ogni angolo del mondo. Si prepara costruendo 8 stadi avveniristici come Al Wakrah Stadium ispirato allo stile di Zaha Hadid, con una capienza di 40.000 persone. E poi rendendo sempre più efficiente la rete di trasporti pubblici, con l'ambizioso progetto della metropolitana: al termine dei lavori conterà 98 stazioni, quattro linee ed un'estensione di oltre 300 km, che collegherà i maggiori punti commerciali e residenziali della città tramite linee sotterranee e sopraelevate.Queste le 5 cose da fare a Doha selezionate da Panorama.it

Doha panorama citt\u00e0 Qatar

Lo skyline di Doha, capitale del Qatar


1. Una passeggiata lungo la Corniche

Il lungomare di Doha regala il miglior punto di vista per ammirare lo skyline cittadino. Con i suoi sette chilometri, la Corniche disegna il perimetro dell'intera Baia, includendo uno spazio verde interamente pedonale pullulante di caffè, ristoranti, palestre open air e una pista per fare jogging. Camminando lo sguardo spazia sugli alti grattacieli del distretto finanziario, mentre a ricordare il glorioso passato marinaresco del Paese sono i tradizionali dhow, le tipiche imbarcazioni in legno che solcano lentamente le acque antistanti.

2. Perdersi nel Souq Waqif

Al tramonto vale la pena immergersi nell'autentica cultura del luogo esplorando Souq Waqif, il mercato tradizionale: ci si perde nei trafficati vicoli colmi di negozietti che vendono un'enorme varietà di prodotti medio-orientali, dalle spezie ai datteri, dai profumi ai gioielli, dall'abbigliamento ai manufatti. Non mancano gallerie d'arte e un mercato dedicato all'arte della falconeria. Si cena in uno dei tanti ristoranti che propongono specialità qatariote, asiatiche o nordafricane. Come il Parisa Restaurant, con ottima cucina persiana, da gustare in un ambiente impreziosito da mosaici e lampadari decorati, a cui si accedeattraversando un scenografico corridoio ricoperto di specchi.

3. Una visita al National Museum e al MIA

Aperto da meno di un anno su progetto del noto architetto francese Jean Nouvel, il National Museum spicca per la cui forma XXX ispirata ad una gigantesca rosa del deserto. Al suo interno, undici spaziose sale raccontano la storia del Paese dalle origini ai giorni nostri. È un capolavoro di stile lo shop, ricavato in un ambiente dalle forme sinuose studiato da KoichiTakada Architects e realizzato dall'italiano Claudio Devoto assemblando ben 40mila pezzi di legno. È invece opera del noto architetto I.M. Pei (autore anche della Piramide delLouvre, ndr), l'avveniristico edificio che ospita il MIA - Museum of Islamic Art: nelle preziose sale è raccolta una delle principali collezioni d'arte islamica esistente, con gioielli, preziosi tessuti, dipinti e ceramiche realizzati in 14 secoli di storia. Dalle altissime vetrate interne si ammirano la Corniche e lo skyline di West Bay, mentre all'ultimo piano si cena nel raffinato ristorante Idam, firmato da Alain Ducasse e disegnato da Philippe Stark. A ovest della città, Education City (la zona dove si concentrano campus universitari e istituti dedicati alla ricerca e all'innovazione, oltre ad un centro congressi all'avanguardia) offronouna prospettiva unica sull'arte araba le oltre 9mila opere del Mathaf, l'Arab Museum of Modern Art.

4. Tappa al Katara Cultural Village

Sulla costa orientale della città, il Katara Cultural Village è un vasto complesso che riunisce gallerie d'arte, biblioteche, moschee, ristoranti e caffè, un Anfiteatro che ricorda il Colosseo, l'Opera House e le Pigeon Towers. Si cena nella spaziosa sala principale dell'Ard Canaar Restaurant, scegliendo dal menu piatti di cucina libanese. L'indirizzo più glamour delMedio Oriente è però considerato The Pearl, l'isola artificiale al largo della costa di West Bay: plasmata da porticcioli turistici in stile mediterraneo colmi di ristoranti, yacht, alti edifici residenziali e sontuose ville, sfarzosi alberghi e lussuosi centri commerciali con gli showroom e le boutique dei grandi stilisti, si è meritata il soprannome di "Riviera araba" per l'atmosfera che vi si si respira.

5. Avventura nel deserto

Per una gita fuori porta ci si avventura a bordo di moderni suv con le esperte guide di Q-Explorer (q-explorer.com). Il viaggio porta a 65 km a sud-ovest dalla capitale, fino a Khhor Al Adaid, conosciuto come Inland Sea, uno dei rari luoghi al mondo dove il mare riesce a sopraffare il deserto. Una volta arrivati, ci si tuffa nelle calde acque del golfo, per poi rilassarsi nelle confortevoli cabanas del Regency Sealine Camp, prima di concedersi unricco pranzo a base di specialità locali. Chi lo desidera può anche cenare e fermarsi a dormire nelle spaziose tende dotate di ogni comodità. Con Q-Explorer si possono anche prenotare tour in quad nel deserto, escursioni in cammello o in kayak tra le mangrovie, crociere sui dhoni o fare diving.

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Elisabetta Canoro