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Tecnologia

Sparkle porta la rete veloce e lo sviluppo in Africa

L'operatore è tra i leader nel traffico internet nel continente, dove la banda larga ha generato un contributo positivo di 1.120 miliardi di dollari in dieci anni. Lo dice un rapporto presentato oggi a cura del centro studi Tim con il patrocinio di Assafrica

«Un tempo i villaggi si costruivano vicino i fiumi, ora le città si sviluppano nei pressi delle infrastrutture di connettività». Con questa efficace immagine Elisabetta Romano (nella foto in apertura), amministratore delegato di Sparkle, riassume la capacità della tecnologia di fare da volano per un intero continente.

Lo dice durante la presentazione del rapporto «Digitalizzazione e sviluppo economico: il caso Africa, una valutazione empirica», sviluppato dal Centro Studi Tim - curato da Michele Palermo e Guido Ponte - con il patrocinio di Assafrica. Un lavoro che riassume le cifre del contributo positivo portato dalla banda larga al Pil del continente tra il 2009 e il 2019, quantificandolo in 1.120 miliardi di dollari.

«Dei contributi maggiori ha beneficiato il Sudafrica (462 miliardi di dollari), l'Egitto (283 miliardi didollari), la Nigeria (204 miliardi di dollari) e l'Algeria (158 miliardi di dollari). Tuttavia, la banda larga ha anche dato uno stimolo significativo a tutti gli altri paesi: all'Angola 41 miliardi di dollari, al Kenya 27,6 miliardi di dollari, al Marocco 88 miliardi di dollari, alla Libia 88,5 miliardi di dollari e alla Tunisia 48,8 miliardi di dollari» si legge nel rapporto.

Positivo anche l'impatto sui posti di lavoro. «Nelle aree connesse alla rete a banda larga mediante la fibra si registra in media un sensibile incremento dell'occupazione: dalle 22 mila alle 82 mila nuove persone impiegate per ogni milione di abitanti (2,2-8,2 per cento). Questo effetto è maggiore per le persone che vivono molto vicino alla rete, entro 200 metri». Il che conferma il ragionamento della Romano.

Ad aprire i lavori della presentazione del rapporto è stato Carlo Nardello, Chief Strategy, Business Development & Transformation Officer di TIM: «L'Africa» ha ricordato «è un grande continente con enormi potenzialità. Rappresenta uno dei principali mercati in crescita, grazie alla presenza di una popolazione giovane e istruita, ben disposta di fronte alle nuove tecnologie, orientata al consumo dei servizi online».

Nardello ha ribadito «la correlazione netta tra lo sviluppo digitale e la crescita di un continente». Poi, prima di congedarsi, ha citato Walt Disney. «Fare l'impossibile è una specie di divertimento. Sparkle si divertirà molto a far sviluppare il continente africano».

Un buon proposito che non appartiene al libro dei sogni. Anzi: «L'Italia gioca un ruolo importante per la connettività internazionale dell'Africa dove Sparkle, grazie alla sua estesa rete che corre intorno al continente, è il secondo operatore in termini di traffico Internet», ha ricordato Elisabetta Romano, che guida dell'operatore globale del Gruppo TIM specializzato nel fornire servizi di telecomunicazione ad ampio raggio.

Romano ha poi evidenziato la strategicità di Sparkle e di tutto il gruppo di cui fa parte: «TIM ha asset fisici in Italia e all'estero di valore inestimabile, assieme a un capitale umano fatto di grandi competenze ed esperienze. Non a caso aziende come Google ci scelgono come partner internazionali. E posso assicurare che sono estremamente selettivi. Per noi partnership come questa rappresentano una referenza davvero importante».

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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