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Instagram, sette consigli per avere un profilo di successo. E aumentare i follower

Come capire i ritmi dell'algoritmo, interagire con gli altri iscritti, usare al meglio i vari strumenti del social network. I suggerimenti d'autore di Yari Brugnoni, cofondatore di Not Just Analytics

Instagram, istruzioni per l'uso. O meglio per utilizzare con intelligenza, se vogliamo un pizzico di furbizia, gli strumenti a disposizione di tutti. Sette consigli pratici, non banali. Panorama.it li ha chiesti a Yari Brugnoni, cofondatore di Not Just Analytics, piattaforma specializzata nell'analisi dei profili del celebre social network utilizzata in tutto il mondo da oltre 5 milioni di persone e tradotta in 5 lingue. Brugnoni ha da poco scritto un libro che indaga il tema. S'intitola Instagram come non te l'hanno mai raccontato (Sperling & Kupfer). Si sviluppa su tre livelli, per parlare ai principianti e ai più esperti; illustra le regole che rendono più o meno visibili i post e le storie, come costruire una community e crescere sulla piattaforma. Il tutto completato da esercizi e quiz. Un approfondimento, una versione ampliata dei sette consigli riassunti qui di seguito.

Consiglio 1: Segui le fasi dell'algoritmo

Il tuo profilo si muove costantemente tra fasi positive, in cui i tuoi contenuti vengono premiati e raggiungi persone che ancora non ti seguono, e negative, in cui sono frenati e vengono mostrati solo a chi già ti segue, dell'algoritmo di Instagram. Indipendentemente da quanto siano fatti bene. Dopo ogni salita, c'è una discesa: per poterti trovare in una fase positiva devi necessariamente passare attraverso una negativa. Quando sei in una fase positiva pubblica i tuoi contenuti migliori, trattando argomenti di generale interesse nel tuo settore e ad alto potenziale di interazione. Viceversa, quando sai già che sarai penalizzato, sfrutta questo momento per creare contenuti che siano rivolti direttamente alla tua community per consolidarne il rapporto e la tua autorevolezza.

Consiglio 2: Sfrutta le interazioni invisibili

Tutti quanti conosciamo molto bene le classiche interazioni visibili che ci sono su Instagram: like, commenti, condivisioni e, per chi ha un profilo business o creator, i salvataggi. Tuttavia, queste non sono le uniche che l'algoritmo tiene in considerazione per decidere se premiare o meno i tuoi post. Ci sono infatti anche le interazioni "invisibili" che lo aiutano a comprendere quanto il tuo contenuto (che sia un post o una storia) sia interessante. Alcuni esempi sono: il tempo passato sul tuo contenuto (per scorrere un carosello, per leggere ciò che hai scritto o i commenti stessi), i tap che fai sullo schermo (per espandere la descrizione di un post, per vedere quali profili sono stati menzionati, per andare avanti o indietro nelle stories), la percentuale di completamento (ovvero quante persone arrivano fino all'ultima storia che hai pubblicato o all'ultima immagine del tuo carosello). Dunque crea stratagemmi per far sì che le persone spendano più tempo possibile sui tuoi contenti, come ad esempio facendoli andare avanti e indietro nelle storie.

Consiglio 3: Differenziati dalla concorrenza

Emergere è sempre più difficile, ed è indubbio che chi è partito prima oggi sia più avvantaggiato – anche se ciò non significa che non abbia i tuoi stessi problemi. Eppure ci sono ancora di profili che riescono a distinguersi e, se ci fai caso, hanno delle caratteristiche ricorrenti:

• Comunicano un messaggio distinguibile e condivisibile.

Lo fanno in maniera personale.

• Si rivolgono a un pubblico molto specifico.

• Hanno creato una community attorno al proprio messaggio.

• Sono capaci di fare leva sulla propria community per attirare nuove persone in linea con le loro idee.

Questo è ciò che oggi fa la differenza e che credo la farà ancora per diversi anni. Su Instagram così come su tutti gli altri canali di comu­nicazione.

Consiglio 4: Crea una community

La sfida non è più ottenere migliaia di follower, ma creare una community attorno alla propria idea, comunicandola in maniera personale. Trattare pochi argomenti verticali, ben specifici e trasmettendo quelli che sono i tuoi valori (come persona o brand) ti aiuterà ad attirare persone in target, che la pensano come te e che interagiscono costantemente con i tuoi contenuti. Ecco i 5 pilastri per creare una community solida:

1. Racconta una storia che la coinvolga.

2. Crea una relazione con le persone.

3. Pubblica contenuti di valore che siano utili alla community stessa.

4. Dai attenzione e coltiva il rapporto in maniera costante.

5. Metti le persone nelle condizioni di favorire il passaparola.

Se non ne hai ancora una e vuoi iniziare a crearla, ti consiglio di farlo seguendo questi punti in ordine.

Consiglio 5: Conosci il tuo pubblico

Metti le persone nella condizione di esprimersi. Spingile ad interagire con i tuoi contenuti attraverso domande aperte, quiz e sondaggi in cui le persone possano esprimere i propri pensieri e ricevere in cambio la tua totale attenzione o, perché no, prendere parte attiva nelle tue scelte. Sfrutta le storie per raccogliere più informazioni possibili sulle paure, desideri, problemi e necessità del tuo pubblico. Fai attenzione a ciò che ti diranno, troverai moltissimi spunti per i tuoi contenuti futuri. Inoltre, ricorda che quando una persona contribuisce a costruire qualcosa, poi se ne affeziona.

Consiglio 6: Conosci i formati e usali in maniera corretta

Esistono sei diversi formati con cui puoi produrre i tuoi contenuti su Instagram. Non è importante usarli tutti, ma conoscerli ti aiuterà a capire di volta in volta quale sia il modo migliore per creare ciò che hai in mente.

Immagine singola: uno dei formati preferiti dall'algoritmo di Instagram e spinto maggiormente nelle sezioni Esplora e degli Hashtag. Adatto per raggiungere nuovo pubblico.

Video sotto i 60 secondi: un formato che può funzionare molto bene, al pari dell'im­magine singola, ma il cui successo non è assicurato. Richiede che tu sia veramente bravo nel mon­taggio e nello storytelling, in caso contrario potrebbe richiederti molto tempo e denaro per risultati al di sotto del tuo sforzo.

Carosello: perfetto per ottimizzare la copertura del tuo post verso i tuoi follower. Utilizzali per spiegare concetti e sviluppare discorsi, ricordandoti di chiedere sempre una interazioni ben specifica al suo interno tra: like, commento, salvataggio e condivisione.

Video sopra i 60 secondi (ex IGTV): la visibilità e le interazioni di questo formato solitamente sono più basse degli altri formati. Puoi utilizzarli per fare dei contenuti diretti a chi già di segue come video tutorial, spiegare concetti e salvare le tue live.

Live: possono aiutarti a stringere una relazione e farti conoscere dalla tua community. Ma anche farti conoscere da persone nuove nel momento in cui partecipi ad una live con altre persone.

Reel: in questo momento il formato per eccellenza in casa Instagram per farsi conoscere e raggiungere persone nuovo. Ma ricorda: non è un reel a farti crescere, ma ciò che le persone trovano sul tuo profilo quando ci entrano.

Guide: formato che puoi utilizzare per organizzare e raggruppare i tuoi contenuti. Crearne una non ti farà crescere e non ti darà visibilità, ma sarà molto apprezzato dai tuoi follower più affezionati.

Consiglio 7: Varia gli obiettivi dei tuoi post

Includi dei contenuti che ti permettano di raggiungere questi cinque obiettivi:

1. Follower: attirare nuove persone in target con l'obiettivo di crescere.

2. Awareness: essere presente e visibile in maniera frequente a chi già ti segue e, in parte, anche a un pubblico nuovo.

3. Community: rafforzare il rapporto che hai con chi ti segue e «scaldarlo» (prepararlo ai contenuti hot).

4. Posizionamento: aumentare il percepito del tuo personal brand o della tua azienda.

5. Vendita: vendere un prodotto o un servizio (che sia il tuo o quello di un'altra azienda).

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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