Passi avanti nel programma Tempest sempre più italiano
(Gcap)
Difesa e Aerospazio

Passi avanti nel programma Tempest sempre più italiano

Il team italiano che svilupperà il Global Combat Air Programme (Gcap), ovvero la prosecuzione dei lavori per il nuovo caccia Tempest, composto da Leonardo in qualità di partner strategico e da Elettronica, Avio Aero e Mbda Italia, ha firmato il contratto per supportare il Ministero della Difesa nella nuova fase di definizione e attività di dimostrazione del programma. In particolare, il gruppo guiderà gli sviluppi attraverso un processo di transizione tecnologica per realizzare quello che viene definito un “sistema di sistemi”, basato su piattaforme di combattimento aereo di sesta generazione capaci di operare in scenari multi-dominio.

Per raggiungere l’obiettivo l’industria collaborerà con università, centri di ricerca, piccole e medie imprese e startup, a beneficio dell’interscambio e della crescita delle competenze nazionali, e in stretta sinergia con il Ministero della Difesa, responsabile per la definizione delle esigenze di carattere operativo, per indirizzare lo sviluppo tecnologico e, di conseguenza, il supporto industriale. Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, ha dichiarato: “Questa nuova fase rappresenta un tassello cruciale del percorso che punta a identificare e rendere disponibili le tecnologie innovative che assicureranno alle nostre capacità di difesa il necessario salto generazionale, tecnologico e operativo, permettendo al sistema nazionale di raggiungere il più alto livello di eccellenza e di autonomia strategica; con il programma GCAP le aziende italiane giocano un ruolo fondamentale per il futuro dell’industria della difesa, anche a livello internazionale, in un quadro di crescita che al tempo stesso rafforza la capacità operativa delle Forze Armate e genera ritorni positivi e progresso tecnologico, economico e sociale per l’intero sistema Paese”.

Enzo Benigni, Presidente e CEO di Elettronica, ha commentato: “Con la nuova fase del programma Gcap nasce un piano tecnologico e industriale che porterà il comparto tecnologico nazionale dall’era del Typhoon, l’ultimo grande programma europeo di sviluppo di una piattaforma aerea, a quello di una piattaforma aerea di sistemi di nuova generazione. Il contesto geopolitico che stiamo vivendo sottolinea quanto sia di vitale importanza raggiungere l’adeguato livello di prontezza, di interoperabilità e di disponibilità di tecnologie, per essere preparati a gestire le crisi che ci investono”.

Riccardo Procacci, amministratore delegato di Avio Aero, spiega: “Il contesto geopolitico attuale è sfidante e necessita di soluzioni tecnologiche che mettano al centro l'eccellenza operativa e la capacità di adattamento ai futuri scenari; il programma Gcap risponde a questa necessità e contribuirà a fornire un supporto adeguato alle Forze Armate, garantendo inoltre una reale autonomia strategica. Avio Aero, come azienda europea nel settore della propulsione e partner storico delle Forze Armate, partecipa al programma non solo mettendo a disposizione le proprie capacità industriali e la riconosciuta eccellenza tecnologica, ma anche continuando a investire nello sviluppo di tecnologie innovative, con il supporto e il coinvolgimento della sua rete di collaborazioni con le università, i centri di ricerca e le Pmi”.

Infine, Lorenzo Mariani, Ad di Mbda Italia, ha affermato: “Con la partecipazione al programma Gcap e l’attivazione di questa seconda fase del contratto, introduciamo le nostre capacità di gestire in modo cooperativo le tecnologie a supporto del ‘sistema di sistemi’. Tali tecnologie saranno alla base dei sistemi complessi per la difesa aerea nazionale”.

Per il programma Gcap, l’Italia ha già stanziato sei miliardi di investimenti da dedicare ad attività di ricerca e sviluppo. Le attività relative al Global Combat Air Programme sono iniziate ufficialmente nel dicembre 2021, con un primo finanziamento stanziato dal Ministero della Difesa italiano, mentre era già allo studio la fase di evoluzione e transizione tecnologica “Typhoon-to-Gcap” lanciata dallo stesso Ministero con il sostegno dell'industria, con lo scopo di avviare un processo di ammodernamento strategico delle risorse operative.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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