Il sistema moda fa squadra e si prepara alla nuova edizione di TheOneMilano
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Il sistema moda fa squadra e si prepara alla nuova edizione di TheOneMilano

Uniti per affrontare la pandemia e l’attuale situazione geopolitica perché «insieme è meglio». Parte dal claim #Bettertogether la nuova iniziativa che coinvolge i più importanti eventi del mondo moda e accessori - Micam, Mipel, The One Milano e Homi Fashion&Jewels Exhibition - e sancisce la nascita di quello che possiamo definire un sistema moda integrato capace di attrarre operatori stranieri in un momento così importante per la ripresa degli scambi con l’estero. Si conta che i quattro eventi porteranno a Fiera Milano oltre 1.400 brand provenienti dall’Italia e dal resto del mondo, dando al mercato un ulteriore boost per tornare ai numeri pre Covid.

Apre così, sotto una buona stella, l’undicesima edizione di TheOneMilano. Il salone dell’haut-à-porter animerà il polo espositivo Fieramilano Rho dal 13 al 15 marzo con 94 brand provenienti da 11 Paesi (58% italiani). La Fiera si presenta come manifesto dello «Slow Fashion» che vivrà anche in un’area speciale - creata in collaborazione con Confartigianato e con il contributo del Ministero degli Affari Esteri - dedicata al made in Italy e al suo «saper fare».

Se comprare oggi è diventato un atto culturale, una risposta consapevole ai problemi di sovrapproduzione, inquinamento e mancanza di rispetto per le persone e il loro lavoro, ecco allora che TheOneMilano mette al centro gli artigiani, coloro che rappresentano l’anima del nostro Paese e che non lavorano solo con le mani, ma anche con il cuore.

Marco Cernograz (TheOneMilano)

Le imprese del valore artigiano tricolore sono spesso piccole, di tradizione, ma moderne e capaci di straordinaria innovazione. Nel corso di tre giorni sarà possibile scoprire i segreti della ricamatrice e della merlettaia, il cui lavoro è un gioco di fili, di colori e di materiali che si devono integrare perfettamente con il modello senza risultare un’aggiunta artificiosa. La sarta teatrale Silvia Valli - che confeziona abiti da cerimonia con ricami innovativi e sperimentali creati con i tessuti di Como - sarà presente in Fieramilano; insieme a lei Simona Iannini proporrà un’attualizzazione del tombolo aquilano su accessori di moda.

Il sarto Paolo Lambertucci dimostrerà nel salone come nasce un abito sartoriale maschile tailor made, a dimostrazione che la sua figura è molto più del taglia e cuci. L’azienda marchigiana «Giorgio Grati» rappresenterà la professione del tessitore a telaio mostrando il loro ciclo produttivo sostenibili, teso a recuperare filati di precedenti stagioni sapientemente rimescolati e lavorati su “antichi” telai, per tessuti dalla mano morbida e dalla trama unica interamente made in Italy.

Damiano Chiappini - calzolaio residente nel cuore del distretto calzaturiero delle Marche, Fermo - racconterà il suo mestiere, imparato fin da giovanissimo dal padre Luigi che negli anni Trenta si recava a domicilio dei clienti per fare sul posto le calzature, completamente a mano e tutte su misura. Un gioiello d’artigianato che rende straordinario il vestire quotidiano.

«Costancia Bags» darà dimostrazione di carving e tooling, mostrando come nasce una borsa in pelle e cuoio. Un oggetto fatto per durare nel tempo, come detta quella sostenibilità tanto ricercata negli ultimi anni. I foulard di «Dezen Dezen» verranno serigrafati dal vivo durante i tre giorni di TheOneMilano mentre Andrea Amadei, con la sua Jadei Couture, mostrerà come rimettere a modello una pelliccia partendo da pelli usate per creare un capo unico e nuovo.

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Dionigi Castiglioni ci racconterà la tecnica dell’incisione, una tecnica artistica che impreziosisce i dettagli e che porta alla realizzazione di fibbie e piccoli monili come i nuovissimi cammei. L’occhialaio Paolo Seminara realizzerà alcuni esemplari unici, creati con la competenza di un vero artigiano dell’accessorio. Secondo lui infatti, «gli occhiali sono come le donne se le vedi da lontano e ti sembrano belle, aspetta che si avvicinino per esserne certo. Da lontano non vedi i piccoli particolari, non capisci i dettagli. Solo guardando i dettagli, solo cercando di carpirne l’essenza riesci a decidere se sono davvero belli. In vita mia ho disegnato e portato in produzione migliaia di occhiali e di ciascuno ne ho almeno uno. Perché da ciascuno posso imparare qualcosa per fare il prossimo ancora meglio».

Infine, la modista Stefania Belfiore porterà a TheOneMilano i processi produttivi necessari per la realizzazione di un cappello. Un focus verrà dunque fatto sulle antiche tecniche di modisteria che utilizzano il feltro per i copricapo invernali e la tela Sinamay per quelli da cerimonia in stile inglese. I materiali saranno modellati e plasmati su forme in legno di diverse forge, alcune realizzate da ebanisti dei primi Novecento. Vedremo anche qui il tempo scorrere lento e tra una moderazione e l’altra, in attesa dei tempi di asciugatura, saranno eseguite diverse procedure di rifinitura e decorazione per il completamento dei cappelli. Sotto i riflettori, le possibili varianti dettate dalla creatività del momento, enfatizzando la capacità artigianale nell’individuazione di un colore o di una diversa decorazione nella definizione dello stile finale.

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Mariella Baroli