L'anno dei record di Prada
(Ansa)
Moda

L'anno dei record di Prada

Il brand meneghino ha registrato un aumento dei ricavi del 21%, chiudendo il 2022 con un fatturato superiore alle aspettative e il titolo di brand più apprezzato a livello globale. A dimostrazione che l'hype può trasformarsi in un successo reale.

Se nel 2006 era il «diavolo» a vestire Prada, oggi sembra che tutto il mondo voglia indossare gli abiti disegnati da Miuccia Prada e Raf Simons. Secondo il report di Lyst, nell’ultimo trimestre, il brand ha infatti generato il maggior interesse, con un aumento delle ricerche del 37%, guadagnandosi la prima posizione e spodestando Gucci.

E le ricerche sembrano corrispondere ai profitti. Nel 2022, il Gruppo Prada - che possiede anche Miu Miu, Church’s e Car Shoe) ha registrato 4.2 miliardi di euro di ricavi, segnando un aumento del 21.3% rispetto all’anno precedente. Le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita del 24% raggiungendo i 3.7 miliardi di euro, mentre l’utile operativo è cresciuto del 59% con 776 milioni di euro. Analizzando le diverse categorie, la pelletteria è salita del 18%, il prêt-à-porter del 27% e le calzature del 29% rispetto al 2021.

Patrizio Bertelli, consigliere esecutivo, ha commentato i dati dichiarando: «Il Gruppo Prada ha raggiunto risultati eccellenti nel 2022, grazie alla forza dei nostri marchi, al rafforzamento delle relazioni con i nostri clienti e all’attenta esecuzione della strategia».

Tra le iniziative più apprezzate e più chiacchierate del 2022, Lyst ha evidenziato il debutto della linea di gioielliera del brand «Eternal Gold» - realizzata completamente in oro riciclato - e la scelta del brand di nominare Charlie D’Amelio (la star TikTok più seguita al mondo) come volto di Prada Linea Rossa. Insieme a lei, il coinvolgimento di alcune star dell’intrattenimento coreano, da Jeon Somi a Sana (Twice) passando per la boy band Enhypen, ha permesso al brand di farsi conoscere a un pubblico più giovane. Infine, il rilancio del progetto beauty, a partire dalla fragranza «Paradoxe» con Emma Watson come testimonial, ha portato una crescita di valore di oltre il 20% su base annua nella classifica Best Global Brands 2022 di Interbrand.

Nell’ultimo anno, Prada ha visto anche alcuni importanti modifiche alla struttura della governance che, secondo Bertelli, «segnano o un'evoluzione fondamentale per il Gruppo». Il cambiamento più significativo è arrivato lo scorso dicembre con la nomina di Andrea Guerra come CEO.

In una nota congiunta, Miuccia Prada e Patrizio Bertelli hanno dichiarato: «È un passaggio fondamentale che abbiamo deciso di intraprendere, nel pieno della nostra attività, per poter contribuire maggiormente all’evoluzione del Gruppo Prada e per facilitare la transizione generazionale, avviando Lorenzo Bertelli ad assumere la leadership del Gruppo. Ringraziamo Andrea Guerra di aver accettato con l’obiettivo di una crescita sostenuta e sostenibile del Gruppo Prada. Andrea Guerra, con la sua lunga esperienza professionale, ha dimostrato capacità imprenditoriali in società caratterizzate dalla presenza di riferimento della famiglia dei fondatori, integrando la loro cultura con l’evoluzione dell’impresa sui mercati internazionali».

Guerra ha aggiunto: «Entro nel Gruppo Prada in un momento di grande cambiamento, trovando molta energia. Il Gruppo ha un ampio potenziale di crescita che deriva da una straordinaria visione creativa e forza industriale. Continueremo a investire nella desiderabilità dei nostri marchi, nel rinnovamento della rete di vendita e nell’eccellenza manifatturiera».

Lorenzo Bertelli ha invece elogiato le «identità uniche e diverse» dei marchi del gruppo e il ruolo che hanno avuto «nell’elevare la nostra posizione nel mercato». Il futuro leader del Gruppo Prada ha poi proseguito: «Dal punto di vista del prodotto, siamo riusciti a bilanciare con successo le parti iconiche del marchio con le novità. Allo stesso tempo, ci concentriamo sull'heritage del marchio nella pelletteria».

Tra le priorità di Prada c'è quella di continuare a rinnovare la sua rete di vendita al dettaglio, costruire sulla sua infrastruttura tecnologica e catena di fornitura e sviluppare connessioni più frequenti e più forti con i clienti.

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Mariella Baroli