Gucci Giardino 25. All'interno del primo cocktail bar della maison fiorentina
Gucci Giardino 25. All'interno del primo cocktail bar della maison fiorentina
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Gucci Giardino 25. All'interno del primo cocktail bar della maison fiorentina

Ha aperto le sue porte il giorno di San Valentino, l’ultima proposta gourmand firmata Gucci. Situato in Piazza della Signoria a Firenze, Giardino 25 si presenta come cafè & cocktail bar, aperto tutto il giorno, dalle 8 per la prima colazione fino alla cena e agli spuntini leggeri serviti fino all’una di notte.

A pochi passi dalla Gucci Osteria, il bistrot stellato guidato dall’istrionico chef Massimo Bottura, si trova questo locale accogliente e al tempo stesso misterioso, una sorta di nido che coniuga la tradizionale bottega toscana e il raffinato bistrot francese, in un dialogo che trascende lo spazio e il tempo. Lo spazio è caratterizzato da colonne con capitelli intagliati e da pannelli giallo senape che incorniciano le piastrelle a specchio in rilievo dietro il bancone e gli intimi salottini che accolgono fino a sedici ospiti su divani e sedie rivestiti in pelle blu pavone. Sfidando la prospettiva, nel parquet di rovere sono intarsiate stelle a otto punte, mentre le superfici di marmo lucido del bancone e dei tavoli riflettono l’illuminazione a soffitto. Le travi in legno del soffitto creano poi un ambiente caldo, affiancandosi alla boiserie che ricorda lo stile del tardo Settecento.

Il nome, oltre a evocare il legame con il Gucci Garden - progetto creativo e multidisciplinare ideato nel 2018 - include un numero significativo per il direttore Alessandro Michele che spesso ricorre nelle sue collezione.

La doppia identità di Giardino 25, luogo in cui godere di intimi interludi diurni e più vivaci eventi serali, si riflette nei piatti del menù, preparati nella cucina del locale, che sono serviti tutto il giorno e seguono fedelmente il ritmo delle stagioni traendo ispirazione dai prodotti della campagna toscana.

La prima colazione include specialità di pasticceria italiana, ma anche con creazioni internazionali - come le uova al tegamino con fagioli neri, nachos e stracchino - che accompagnano i clienti in un pranzo leggero a base di ramen con sesamo nero, ragù di maiale e olio piccante. Non mancano la focaccia con mortadella, ricotta e aceto balsamico e la ceviche di carciofi e leche de tigre.

Il menù è completato dalla proposta Afternoon Tea, selezione di infusi e tè accompagnati da piatti dolci e salati (per la stagione estiva è in programma il cerimoniale dello Champagne), mentre un omaggio particolare è rivolto alla cultura del caffè con una scelta di miscele speciali, da gustare sotto forma di espresso al bar o, con un ritmo più rilassato, in uno dei salotti del locale. Nel locale è così possibile assaporare miscele più classiche, come quella Brasile, India a Colombia che offre aromi di cioccolato, spezie e scorza di agrumi, oppure un single origin di Arabica proveniente dal Costa Rica con un delicato aroma di frutta. Per chi vuole dedicarsi un momento di pausa e relax, Giardino 25 offre anche lo «slow coffee», il caffè filtro, servito in un’elegante mug da collezione.

Il bar è invece il regno di Martina Bonci, talento della mixology che ha lavorato per sette anni da Gesto. «Fin da piccola sono stata affascinata dal mondo del bar, rimanevo sempre incantata, anzi stregata, da quello che facevano le persone dietro al bancone» ha raccontato la ragazza. «Il mio è un mestiere ancora troppo spesso considerato da uomini, ma i tempi cambiano e io sono ottimista».

Martina ha raccontato di essersi subito «innamorata» del progetto Giardino 25. «Così ora mi trovo a lavorare con il brand, elegante e forte, più noto nel mondo e nella piazza più bella che ci sia. Per di più con un team giovane con cui mi trovo molto bene».

Tra i cocktail che portano la sua speciale firma (attualmente 12, ma presto diventeranno 15) troviamo «Mémoire di Negroni», omaggio a uno dei più celebri drink italiani, nato a Firenze oltre un secolo fa. Questo classico, grazie a Martina, si veste di viola con l’aggiunta del Butterfly Pea Flower, riequilibrato con uno Yuzu Sake, portandoci a esplorare un tramonto nella futuristica Tokyo.

Anche «Chi si ferma è perduto» ci trasporta in luoghi lontani grazie alla sua base di Menta, succo di Limone, Tequila, Rosolio al Bergamotto e Liquore al Peperoncino. «Herbarium» (a base di Vodka) si arricchisce del profumato Liquore Camomilla, di Mandarino, Zenzero, Cannella e Ginger Beer. «Insolito» fa fede al suo nome grazie a un mix di Papaya, Acqua di Cocco, Limone e Zacapa 23. «Bloom» stupisce per il suo colore intenso dato dalla Barbabietola e dal Lampone, mentre il dio greco dell’estasi, «Dionysus» dona il suo nome a un cocktail a base di Seedlip Groove 42, Tè verde giapponese, Limone, Aloe Vera e Succo di Mela.

Infine, «1921» - il cocktail dedicato all’anno di fondazione della Maison - si ispira ai sapori terrosi con Seedlip Spicy 94, Polline, Kombucha di mela e Limone.

«Abbiamo puntato sulla qualità delle materie prime per cercare di rendere i nostri drink riconoscibili e unici, giocato con sapori e colori, il tutto per soddisfare al massimo tutti i palati» ha raccontato Bonci delle sue creazioni a Gambero Rosso. «el primo periodo ho visitato la Galleria del Gucci Garden, così come il Gucci Art Lab dove ho toccato tessuti e pellami. È stato al tempo stesso sconvolgente ed emozionante. Nel mondo del bar siamo abituati a ragionare sul gusto, al massimo sull’olfatto, per questo rimettere in gioco le mie percezioni ispirandomi alla vista e al tatto mi ha stimolato enormemente: un po’ come voler dipingere la musica o assaggiare un colore».

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