Uno sguardo sulla sessualità e la contraccezione giovanile
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Uno sguardo sulla sessualità e la contraccezione giovanile

La sessualità giovanile è un tema assai dibattuto in cui il rischio maggiore che si corre è di oscillare tra il severo moralismo e il cieco libertinismo. L’articolo che segue, della Dottoressa Alessia Martini, cerca di superare questa dicotomia affrontando la questione della contraccezione e dei comportamenti sessuali a rischio, attraverso il recupero della dimensione dell’affetto, dell’amore e della consapevolezza.

La sessualità giovanile è un tema assai dibattuto in cui il rischio maggiore che si corre è di oscillare tra il severo moralismo e il cieco libertinismo. L’articolo che segue, della Dottoressa Alessia Martini, cerca di superare questa dicotomia affrontando la questione della contraccezione e dei comportamenti sessuali a rischio, attraverso il recupero della dimensione dell’affetto, dell’amore e della consapevolezza. 

Tutti noi veniamo da un passato, dove la sessualità costituiva un argomento scomodo e, per molti, motivo di scandalo e minaccia al decoro. Viviamo oggi in una società che potrebbe fare della contraccezione il proprio pane quotidiano per andare incontro a una sessualità consapevole, proteggendosi e proteggendo il partner. 
In occasione della “Notte Europea dei Ricercatori”, tenutasi il 26 settembre 2014, lo staff del Dottor SeCS dell’Università degli Studi dell’Aquila, supervisionato dal Professor Jannini, ha consegnato ai partecipanti all’evento un breve questionario volto a valutare conoscenze e atteggiamenti nei confronti di sessualità e contraccezione. Attraverso i questionari, è stata indagata la conoscenza su sessualità e contraccezione in un gruppo di 93 soggetti (47 maschi e 46 femmine) con un’età media di 25,23 anni (ds=5,60). Del campione totale, 42 erano fidanzati, 4 sposati e 47 single. Dei 47 soggetti single, circa la metà (46,81%) ha affermato di avere rapporti sessuali occasionali. Chiedendo ai soggetti il metodo contraccettivo utilizzato durante i rapporti sessuali, 15 su 93 hanno riferito di ricorrere al coito interrotto, mentre 19 di non fare uso di contraccettivi. I restanti hanno dichiarato di utilizzare pillola e profilattico. Un dato considerevole ha posto in risalto come il 36% dei partecipanti abbia rapporti sessuali non protetti esponendosi al rischio di gravidanze indesiderate e di eventuali malattie sessualmente trasmissibili. Tuttavia, dal questionario è emersa una buona conoscenza della pillola e del profilattico come metodi contraccettivi regolari, della loro funzione e dell’indiscussa utilità. Invece, è apparsa alquanto confusa la conoscenza sul ruolo e sull’utilizzo della pillola del giorno dopo. Infatti, il 23,65% dei partecipanti ha indicato, in modo del tutto discutibile, la pillola del giorno dopo come metodo abortivo. Di questi, circa il 50% si trovano in una situazione relazionale con un partner fisso. Cinque persone hanno dichiarato di conoscerla non solo come metodo abortivo ma anche come contraccettivo regolare, non limitato quindi alla sola necessità di far fronte a un’emergenza. Anche la conoscenza del Viagra ha mostrato dati interessanti. Come è noto, la “Pillola blu” è comunemente utilizzata nella terapia della disfunzione erettile. Ciononostante, 24 soggetti hanno ritenuto il Viagra come un farmaco per migliorare la performance sessuale. Sulla base dei dati raccolti dunque, considero di fondamentale importanza una promozione volta a tutelare un vero e consapevole benessere sessuale basato sul godere della sessualità sempre usando la testa. 
La realtà a questo punto diventa pericolosa: dietro ragazzine intraprendenti che precocemente hanno a che fare col sesso, si nascondono adolescenti che hanno una scarsa conoscenza di sé, del proprio corpo e della propria sessualità. A tal proposito, è utile precisare che i dati forniti dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia confermano che circa il 57% dei concepimenti da parte di adolescenti terminano in un’Interruzione Volontaria di Gravidanza (IVG). Nonostante ciò, i giovani di oggi non proteggono la propria sfera sessuale. Perché, soprattutto i giovani alle prime armi, decidono di non fare uso di contraccettivi? I giovani adolescenti di oggi sono potenzialmente orientati su se stessi, sulla ricerca di una sessualità che vedono per lo più limitata all’uso di un profilattico che, a detta di molti, riduce notevolmente il piacere, sebbene molti studi confermino il contrario. L’adolescenza, quindi, si caratterizza da un impulso a lasciarsi andare ai piaceri, dalla ricerca continua di ampliare i confini del proprio spazio di vita e dalla curiosità di sperimentare nuove esperienze lanciandosi in un mondo fatto di avventura e rischi. Non dimentichiamo che estroversione, amicalità, audacia, impulsività e tratti di Sensation Seeking hanno un ruolo chiave nella propensione al rischio. Nella sfera sessuale, l’uomo manifesta la propria prestanza riuscendo a controllare l’eiaculazione durante un rapporto e ritraendosi un attimo prima di fare “il danno”. Infatti, si ricorre con molta più facilità al coito interrotto, la cui buona riuscita costituisce un rinforzo per l’autostima sessuale, in un milieu culturale in cui la prestanza sessuale è prevalentemente data da elementi come dimensione dei genitali e qualità della prestazione. L’atto sessuale diviene così un gioco banalizzato, basato sulla performance e svuotato di qualsiasi contenuto affettivo. Non si limita al semplice atto d’amore: oggi il sesso è fatto di sguardi, provocazioni e da lì, perché no, l’avventura di una sera, magari con uno sconosciuto che in una buona percentuale di casi non si incontrerà mai più. Il mondo femminile invece, per quanto riguarda la contraccezione, è influenzato fa falsi miti e preconcetti sugli effetti avversi della pillola quali l’aumento di peso e l’acne, che pongono in risalto il culto dell’immagine e mettono in secondo piano il senso di responsabilità e la ragionevolezza. E' di fondamentale importanza, quindi, la diffusione di una cultura relativa all'educazione sessuale capace di abbattere i limiti che caratterizzano la sessualità giovanile, includendo informazioni non solo sulla contraccezione in sé, ma tenendo conto di temi delicati come la trasmissione di malattie sessuali, l’educazione all’affettività e la conoscenza delle differenze e del rispetto tra i sessi. E' altresì necessario intraprendere un percorso di prevenzione nel quale i ragazzi possano rendersi protagonisti, autodeterminando le proprie azioni nella piena consapevolezza delle ipotetiche conseguenze e delle responsabilità che ne derivano. “La sessualità è una sorta di porta aperta sul mondo dell'altro: è un dinamismo che spinge ad uscire da se stessi per realizzarsi nell' incontro”: in questa bellissima frase del teologo Giannino Piana, si raccoglie il senso globale di sesso che dovremmo rivolgere ai giovani, per far si che le loro basi siano forti per accogliere una sessualità che sulla loro pelle lasci non cicatrici, ma bensì il ricordo di bei momenti. Le coppie che fanno l’amore, esprimono attraverso il corpo quello che sentono col cuore. E’ opportuno imparare a coltivare il desiderio e l’erotismo sempre prestando attenzione all’uno e all’altro al fine di raggiungere la vera armonia diadica.

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Giacomo Ciocca