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Silvio Berlusconi a 80 anni si racconta

Nell'unica intervista rilasciata per il suo compleanno al settimanale Chi, il leader di Forza Italia parla di politica, famiglia, amore e... Milan

"Nella mia vita non ho mai pensato all'età. Al contrario, ho sempre vissuto come se avessi quarant'anni, perché così mi sentivo: pieno di curiosità, di voglia di fare. Poi, improvvisa, è arrivata la malattia. E con l'operazione che ho subito è arrivata forte la consapevolezza che sono un uomo di ottant'anni".

Con queste parole Silvio Berlusconi apre l'eccezionale intervista rilasciata ad Alfonso Signorini, l'unica che l'ex premier ha concesso in occasione dei suoi ottant'anni (che compie giovedì 29 settembre), pubblicata sul numero di Chi in edicola da mercoledì 28 settembre. Un’intervista resa ancora più eccezionale da una serie di foto esclusive in cui l'ex premier posa con tutti i figli e i nipoti. "Nessuna festa di compleanno", spiega. "Farò solo una cena con i miei cinque figli. E ho pregato tutti quanti di non farmi nessun regalo. Se proprio vogliono, facciano beneficenza".

silvio-berlusconiLa copertina del numero di Chi sugli 80 anni di Silvio BerlusconiArnoldo Mondadori Editore

Nell'intervista per la prima volta l'ex premier parla in modo realistico e intimo della malattia che lo ha costretto a un delicato intervento al cuore nel giugno scorso. "Sto guardando in modo ancora incerto a quello che può essere il mio futuro", confessa Berlusconi ad Alfonso Signorini. "La cosa che ho realizzato, forse la più importante, è che passerò più tempo con i miei figli e i miei nipoti. Dedicherò più tempo alle persone a cui voglio bene. Come ho fatto questa estate. Ed è giusto così: cinque figli e dieci nipoti fanno un patriarca. E io questo mi sento".

La politica

"La politica non mi ha mai appassionato. Mi ha fatto solo spendere un sacco di tempo e di energie" continua Berlusconi nell'intervista. "Se sono sceso in campo è solo per impedire l’ascesa dei comunisti al potere, visto che Tangentopoli aveva praticamente cancellato la storia e i protagonisti di tutti e cinque i partiti democratici che ci avevano governato per cinquant’anni. Non esistevano altre alternative. So solo che tanto in politica estera quanto in politica interna non ho mai sbagliato un colpo. E non sono caduto per colpa mia".

Nell'intervista Berlusconi passa in rassegna i suoi successi in politica interna e in politica estera, ma parla anche per la prima volta dei tanti tradimenti che ha subito, soprattutto dagli uomini che lui stesso aveva voluto al suo fianco e che poi, per convenienza, non hanno esitato a voltargli le spalle. "Pensandoci bene, non mi viene in mente neppure un nome di un vero amico in politica", confessa al direttore Signorini. "Ma non sono tipo da portare rancore: chi ha tradito non ha tradito me, ma gli elettori che l’avevano portato in Parlamento".

La famiglia, la mamma, la figlia Marina

"Ho avuto una famiglia eccezionale" racconta Berlusconi. "Mamma e papà mi sono sempre stati vicino e mi hanno sempre sostenuto, anche quando non erano d'accordo su certe mie scelte che giudicavano troppo ardite. Il giorno più felice e quello più triste della mia vita sono legati in modo forte e indissolubile a loro". Silvio Berlusconi ricorda come il giorno più felice della sua vita quello in cui il padre Luigi, antifascista rifugiato in Svizzera dopo l'8 settembre, rientrò in Italia raggiungendo la famiglia a Oltrona di San Mamette, il comune in provincia di Como dove erano sfollati per sfuggire ai bombardamenti. "Avevo solo nove anni ma quel giorno lontano lo ricordo come se fosse ieri", ha spiegato Berlusconi ad Alfonso Signorini. "Quando scese dal treno che arrivava da Como mi prese in braccio e mi portò tra le braccia fino a casa, mentre io lo riempivo di baci. Ecco, quello è stato il giorno più bello della mia vita".

I giorni più tristi, invece, sono stati quelli della scomparsa dei genitori, in particolare della mamma Rosa. "Perderla è stata una sofferenza forte, profonda", confessa Berlusconi. "Il nostro rapporto era speciale: ci sentivamo al telefono almeno due volte al giorno e ogni volta lei mi diceva quanti rosari aveva sgranato per me". Poi l'ex premier rivela: "Quando mia madre è morta, l'ho sostituita con Marina: Marina oggi per me è madre, sorella e figlia".

L'amore

"L'amore è stato importante nella mia vita, ma, confesso, la passione e l’impegno per il mio lavoro hanno spesso preso il sopravvento" racconta ancora Silvio Berlusconi che ricorda le sue due grandi storie d'amore con le donne che ha sposato: la prima moglie Carla Dall'Oglio, dalla quale ha avuto due figli, Marina e Pier Silvio, e Veronica Lario, dalla quale ha avuto Barbara, Eleonora e Luigi.

E poi Berlusconi parla anche di Francesca Pascale, la donna che, ancora oggi, divide la sua vita con lui. "E non c'è alcuna crisi tra noi, come invece si ostinano a scrivere i giornali", spiega

Il Milan

"Ho un rimpianto, quello di non aver potuto lavorare sul Milan come avrei voluto. Se negli ultimi anni il Milan non è stato come prima è solo perché non ho avuto più tempo per occuparmene personalmente". Ma sui motivi di questo "abbandono" Silvio Berlusconi ha le idee molto chiare. "Si fa presto a parlare", spiega infatti al direttore di Chi Alfonso Signorini. "Per anni ho lavorato almeno tre pomeriggi alla settimana con i miei avvocati per preparare le 3.600 udienze dei 73 processi politici che ho dovuto subire. Sono comunque il Presidente di club che ha vinto di più nella storia del calcio".

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