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ANSA/GIORGIO ONORATI
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M5S: dalle regionarie in Sicilia a Rimini, i test per Luigi di Maio

I banchi di prova del futuro candidato premier: elezioni online siciliane annullate, l'operazione Sicilia, il meeting "Italia a 5 Stelle"

Chi sarà il candidato premier per il M5S lo si saprà il 23 settembre quando, a Rimini durante il meeting annuale del movimento, la comunicazione diventerà ufficiale.

Il dado però è tratto da tempo e il nome sarà quello di Luigi Di Maio, attuale vicepresidente della Camera. Davanti a lui (ancora lontano l'orizzonte delle politiche) alcune partite importanti da giocare con attenzione.

Le Regionarie

A poco meno di due mesi dalle elezioni regionali in Sicilia, sul Movimento Cinque Stelle è caduta una bella tegola: la quinta sezione civile del tribunale di Palermo ha sospeso la validità e gli effetti delle cosiddette "regionarie" siciliane, le elezioni on line che hanno incoronato Giancarlo Cancelleri candidato del Movimento a governare la Sicilia.

Il provvedimento cautelare emesso dal giudice sospende l'elezione e rinvia la causa al 18 settembre per l'integrazione del contraddittorio nei confronti dei candidati classificatisi in posizione utile per entrare in lista. A presentare il ricorso è stato Mauro Giulivi un militante siciliano escluso dalle elezioni per non aver firmato un documento che gli era stato sottoposto dal Movimento e dallo staff, necessario per potersi candidare. Si tratterebbe di uno di quei testi ad hoc che M5s fa firmare ai candidati chiamandoli "codici etici" e che spesso celano in realtà delle vere e proprie clausole contrattuali.

Scrive il giudice: "Poichè non risulta (né è stato allegato) che detta adesione dovesse intervenire prima della candidatura proposta on line, e al contrario risulta che nella precedente procedura per le comunarie detta adesione è stata richiesta solo all'esito delle primarie, e poichè il Giulivi è stato escluso da detta procedura, senza formalizzazione di alcun invito alla relativa sottoscrizione, deve escludersi la sussistenza della causa ostativa alla candidatura (mancata sottoscrizione del c.d. codice etico) prospettata dall'associazione resistente".

Il tentativo in Sicilia già ridimensionato

Il M5s comunque gioca al rilancio e sul blog di Beppe Grillo compare un post in cui si dice che nonostante l'annullamento delle regionarie "Il movimento 5 stelle in Sicilia ci sarà... parteciperà alle elezioni, come previsto, e lo farà seguendo le decisioni che verranno prese dal tribunale". E continua il suo tour per l'isola con Cancelleri, candidato alla carica di Governatore e Luigi Di Maio già protagonista insieme a Di Battista del tour estivo che i 5stelle hanno chiuso due settimane fa.

Tuttavia alla spavalderia di alcuni mesi fa, Luigi Di Maio sostituisce la prudenza. L'Isola "non deve essere usata come trampolino di lancio per le elezioni nazionali, ma liberata da quei partiti che prima l'hanno distrutta e che adesso si stanno mettendo tutti quanti insieme per battere il M5s".

Insomma anche se andasse male, fa nulla: una regione non è un test di prova e per il governo nazionale la strada sarebbe ancora percorribile.

Di Maio e le politiche

Il tentativo di premiership di Di Maio, infatti, prosegue, e il quasi-candidato punta al 40% dei consensi per andare al governo e "fare le cose che non sono ancora state fatte". Dallo stop alla Torino-Lione (come annunciato dalla piazza di Torino), un'opera considerata da sempre uno spreco di risorse "quando ci sono i mezzi pubblici che non funzionano e decine di altri interventi utili da fare per la mobilità", ai fondi per "le battaglie che i sindaci devono combattere".

Certo il meeting di Rimini che lo incoronerà non parte con il piede giusto: a dieci giorni dalla sua apertura sono solo 267 i milioni di euro raccolti tra i vari sottoscrittori del movimento. La piattaforma di crowdfunding del Movimento 5 stelle parla chiaro: al 12 settembre era questa la cifra registrata. Per organizzare l'evento annuale "Italia a 5 stelle" (22-24 settembre a Rimini) ne servivano 400.

Sarà dunque un evento più sobrio. Niente di male. Il dato su cui accendere i riflettori è invece un altro: il dimezzamento dell'entusiasmo dei sottoscrittori del blog di Beppe Grillo che non si sono certo buttati sul piatto delle donazioni.

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