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ANSA/GIUSEPPE LAMI
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Ignazio Marino ritira le dimissioni da sindaco di Roma

È ufficiale. È partita la conta per raggiungere quota 25 dimissionari necessaria a far cadere la giunta. Manca un nome. E nel Pd è incubo spaccatura

Il sindaco di Roma Ignazio Marino ha firmato la lettera con cui ha ritirato le dimissioni presentate lo scorso 12 ottobre. Se non fosse intervenuto questo ripensamento, le sue dimissioni sarebbero state effettive dal 2 novembre.

 "Ritengo che ci sia un luogo sacro per la democrazia che è l'aula, un consiglio comunale e io sono pronto a confrontarmi con la mia maggioranza per illustrare quanto fatto: le cose positive, gli errori e la visione per il futuro", ha dichiarato Marino dopo il ritiro delle dimissioni.

Intanto gli assessori Pd hanno iniziato a dimettersi, uno dopo l'altro. Oltre al vicesindaco Marco Causi, hanno lasciato Stefano Esposito (trasporti) Marco Rossi Doria (lavori pubblici), Alfonso Sabella (legalità).

Ma il nodo è un altro: durante il summit con il commissario del Pd a Roma Matteo Orfini, in corso dalle prime ore del mattino, il partito ha ragionato su chi sono, oltre ai 19 consiglieri PD, gli altri 6 dimissionari necessari per raggiungere quota 25, ovvero la quota necessaria per far cadere la giunta senza ricorrere alla surroga.

Ma fatti i conti, il malumore sarebbe subito esploso: "Ci hanno preso per i fondelli" avrebbe detto più di un consigliere Pd riferendosi tra le righe a Matteo Orfini. "I numeri non ci sono".

La conta

Di sicuri per ora ci sono 5 nomi pronti a dimettersi oltre ai membri Pd: i due della lista Marchini, Alfio Marchini e Alessandro Onorato, Daniele Parrucci (Centro democratico), Mino Dinoi (gruppo misto) e Roberto Cantiani (Forza Italia).

Secondo quanto riferiscono fonti del Pd nazionale, inoltre, anche uno o due consiglieri della lista civica di Marino sarebbero pronti a "tradirlo", dunque a dimettersi. Chi sono? Siamo riusciti a parlare con Luca Giansanti, Rita Paris e Riccardo Magi che però non sembrano intenzionati al passo indietro. Almeno a parole.

Luca Giansanti ci ha detto: "Per lealtà politica e umana escludo categoricamente di essere disponibile a dimettermi. Ho recentemente sentito anche gli altri membri del gruppo e nessuno di loro lo è. Non ho avuto alcun contatto in merito con il PD".

"L'ho già dichiarato alcuni giorni fa" ha tagliato corto Rita Paris, "non mi dimetto e anche se il panorama cambia confermo questa linea".

Riccardo Magi è di poche parole: "Non ci penso proprio".

Restano gli altri due nomi della lista civica: Franco Marino (uno dei suoi più grandi fan, in prima fila in piazza domenica scorsa per chiedere al sindaco di ritirare le dimissioni) e Svetlana Celli su cui si apre qualche punto interrogativo in più. Suo padre, Giuseppe Celli, è piuttosto vicino a Matteo Orfini che proprio il 19 ottobre ha partecipato a un'iniziativa con lui dal titolo "Cambiare la politica, cambiare Roma". Ma anche in questo caso, la prudenza è d'obbligo.

Il comunicato della Lista Marino

Intanto la Lista Civica Marino ha diramato un comunicato, firmato Franco Marino (presidente della lista) in cui si legge: "Siamo felici che il sindaco di Roma abbia ritirato le dimissioni. Il nostro è un gruppo libero dove la posizione del capogruppo non orienta il gruppo stesso, non abbiamo commissari e mi dispiace per i colleghi costretti ad accettare diktat. Ma dalle informazioni che ho, ritengo che tutto il gruppo sarà compatto nel voler ascoltare il sindaco in Aula senza aderire a richieste di dimissioni che peraltro nessuno ci ha formulato".

Letto tra le righe: impossibile dare indicazioni vincolanti, dunque impossibile essere sicuri che saranno tutti compatti sul fronte del no alle dimissioni come del contrario. 

Gli altri

Manca dunque ancora un nome di scarto. È qui che, pare, si stia impantanando il Pd. "Ci hanno preso per i fondelli" avrebbero dichiarato i congilieri Pd riuniti. "Ci hanno detto che i numeri c'erano, che gli altri consiglieri a dmettersi non sarebbero stati nella destra e invece..."

La tensione è alta e la spaccatura interna al Pd, a questo punto, sempre più probabile.

A margine

"Sono felice di essere qui perché stasera viene presentato il lavoro di trasformazione della nostra città in questi due anni, un lavoro che la sta cambiando" grazie al "lavoro straordinario della giunta, ha dichiarato poi Marino arrivando a un incontro pubblico sulla riqualificazione urbana.

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Claudia Daconto