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Economia

Pensioni, arriva la Busta Arancione: cos'è e come funziona

La prossima settimana arriverà a 7 milioni di lavoratori: serve a calcolare l'assegno previdenziale

Finalmente a casa. Il presidente dell'Inps, Tito Boeri aveva annunciato (in realtà per l'ennesima volta) che entro metà aprile 7 milioni di italiani avrebbero ricevuto nella cassetta della posta un documento inviato dall'Inps che finora si poteva consultare solo online. Si tratta della Busta Arancione, un prospetto che consente ai lavoratori, anche a quelli più giovani, di calcolare in anticipo le pensioni che percepiranno a fine carriera. Metà aprile è passato, ma l'Inps ha comunicato che sarà a metà della prossima settimana che le prime buste arriveranno agli italiani con l'obiettivo di "raggiungere chi non è digitalizzato invitando queste stesse persone a munirsi dello spid, ovvero del codice unico per accedere ai servizi online". Ecco, di seguito, una panoramica su come funziona la nuova Busta Arancione.

Cos'è la Busta Arancione

È un documento creato dall'Inps che permettere a milioni di lavoratori di stimare già oggi la propria pensione pubblica futura. Si tratta di un prospetto atteso in Italia da molti anni (se ne parla almeno dal 2005) che prende il nome da un analogo documento inviato ogni anno ai lavoratori svedesi (e recapitato per posta in un caratteristico involucro di color arancio). Nello specifico, con la nuova Busta Arancione, ogni contribuente può consultare una simulazione sull'assegno previdenziale che lo attende durante la vecchiaia, rapportato al costo della vita di oggi.

Leggi qui: la Busta Arancione online

A cosa serve

Grazie alla Busta Arancione, ciascun lavoratore può calcolare facilmente il proprio gap previdenziale, cioè la differenza tra l'ultima retribuzione che percepirà prima di mettersi a riposo e l'assegno pensionistico maturato a fine carriera (che, per effetto della riforma Dini del 1995, è destinato a diventare sempre più magro). In altre parole, con le simulazioni della Busta Aranzione ogni italiano riesce a capire se rischia una consistente perdita del tenore di vita durante la terza età e se, già oggi, ha bisogno di costruirsi una rendita di scorta (con i fondi pensione o un piano di risparmio personalizzato).

Leggi qui: Le pensioni e la Legge di Stabilità

Le simulazioni

I calcoli contenuti nella Busta Arancione si basano ovviamente su determinate ipotesi di fondo riguardo alla carriera del lavoratore, alla crescita dei suoi redditi, all'andamento del pil e dell'inflazione. Tutti questi fattori possono infatti influire in maniera determinante sull'ammontare della pensione futura. L'ipotesi di base, utilizzata per determinare l'assegno, è che ognuno si metta a riposo con l'età della pensione di vecchiaia, oggi fissata a 66 a 7 mesi e destinata a salire in futuro con l'aumento delle aspettative di vita della popolazione.

Nella cassetta della posta

La novità annunciata dal presidente dell'Inps, Tito Boeri è appunto il prossimo arrivo per posta ordinaria della Busta Arancione, che attualmente è disponibile soltanto su internet per chi si è abilitato ai servizi online dell'istituto di previdenza. Sul web, i lavoratori possono fare delle simulazioni più ampie, cambiando per esempio l'età pensionabile per vedere come varia la rendita quando si rimane in attività un anno in più o un anno in meno. L'utilizzo dei servizi online (e la richiesta del pin per chi non ce l'ha ancora) resta dunque una pratica consigliabile per avere le idee un po' più chiare, anche dopo l'arrivo della Busta Arancione di carta.

Chi la riceverà

La Busta Arancione verrà inviata a tutti i lavoratori ancora in attività, purché si tratti di dipendenti del settore privato, oppure di autonomi come gli artigiani, i commercianti e le partite iva iscritte alla Gestione Separata. Dal 2016, il prospetto sarà disponibile anche per i dipendenti statali.

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Andrea Telara

Sono nato a Carrara, la città dei marmi, nell'ormai “lontano”1974. Sono giornalista professionista dal 2003 e collaboro con diverse testate nazionali, tra cui Panorama.it. Mi sono sempre occupato di economia, finanza, lavoro, pensioni, risparmio e di tutto ciò che ha a che fare col “vile” denaro.

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