Violenza sulle donne: cinque libri per riflettere
Mida / ANSA / Claudio Onorati
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Violenza sulle donne: cinque libri per riflettere

Dalla Dandini alla Tani, dalle sorelle Grebe e Träff arrivando a Matteo Strukul, ecco alcuni titoli per conoscere il fenomeno del femminicidio

 Il femminicidio non è un fenomeno nuovo, purtroppo, frutto di un’annosa e radicata convinzione sociale che permette al maschio di sentirsi autorizzato o giustificato nel sopraffare la propria compagna o ex-compagna, o qualsiasi altra donna. Il termine “femminicidio” per qualcuno può anche sembrare riduttivo, come se l’utilizzo specifico della parola possa sottodimensionare la gravità dell’atto a un livello inferiore all’omicidio tout court. Ma la specifica, al contrario, serve per comprendere meglio la pericolosa diffusione del fenomeno, spesso mascherato da luoghi comuni difficili da sradicare.

Abbiamo quindi scelto cinque libri che possano aiutare a riflettere.

Ferite a morte di Serena Dandini (Rizzoli)
“Sono mogli, sorelle, figlie, fidanzate, ex fidanzate che non sono state ai patti, che sono uscite dal solco delle regole assegnate dalla società, e che hanno pagato con la vita questa disubbidienza. Così mi sono chiesta: ‘E se le vittime potessero parlare?’”. Spiega così la Dandini il progetto di questo volume, che prova a dar voce a chi da viva non ha potuto parlare, a tutte quelle donne sopraffatte dalla violenza maschile, per infondere coraggio a chi può ancora farcela.

Questo non è amore di autori vari (Marsilio)
Si tratta di venti storie di donne che lottano contro una realtà fatta di botte, soprusi e stupri, tutti all’interno delle dinamiche di coppia. Emozioni discordanti, tra maltrattamenti alternati a “pentimenti”, con un fatale esito sempre dietro l’angolo. Il racconto è affidato alle autrici del blog tutto al femminile La 27esima ora del Corriere della Sera.

Mia per sempre di Cinzia Tani (Mondadori)
L’autrice tenta di analizzare l’apparente escalation di omicidi nella coppia. Cinzia Tani racconta alcuni tra i più recenti ed efferati delitti, provando a gettare luce sulle ragioni, soprattutto culturali, che armano la mano del maschio nei confronti della donna che dicono di amare.

Trauma di Camilla Grebe e Åsa Träff (Piemme)
Le due autrici svedesi ritraggono in forma di romanzo l’universo della violenza tra le mura domestiche. Tilde ha cinque anni e si trova sotto il tavolo della cucina, mentre osserva la mamma che sbriga le faccende di casa. Arrivano dei colpi alla porta, sempre più intensi, e in pochi minuti la piccola si rende testimone del brutale assassinio della madre. Nella stessa città la psicoterapeuta Siri Bergman (già incontrata nell’altro romanzo di Grebe e Träff, Nel buio) e la sua collega Aina seguono in un progetto sperimentale un gruppo di donne vittime di storie di amori violenti, brutali, degradanti. I destini di Tilde e delle due dottoresse si intrecciano, trasformandosi in un comune sforzo per trovare l’assassino, ma anche per sedare la sete di giustizia e rinascita.

Regina nera. La giustizia di Mila di Matteo Strukul (e/o edizoni)
Il malridotto cadavere di una ragazza, a cui hanno cavato gli occhi, viene ritrovato in un bosco del Trentino, mentre Laura Giozzet, prima candidata premier italiana, viene ridotta in fin di vita da qualcuno che non ci sta a dar potere a una signora. Anche nel trascinante romanzo di Strukul le donne sono vittime che subiscono sopraffazione e violenze. Ma è sempre una donna a rendere giustizia: Mila Zago, cacciatrice di taglie per un’agenzia di sicurezza segreta, ha l’incarico di catturare il responsabile dell’omicidio. E i suoi metodi non sono per niente accomodanti.  


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- Ferite a morte - Serena Dandini (Rizzoli)
- Questo non è amore – AA. VV. (Marsilio)
- Mia per sempre – Cinzia Tani (Mondadori)
- Trauma - Camilla Grebe, Åsa Träff (Piemme)
- Regina nera. La giustizia di Mila – Matteo Strukul (e/o edizoni)

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Andrea Bressa