
Marcello Nitsche, I Want You, 1966

Teresinha Soares, Morrem Tantos Homes e Eu Tao Aqui So (Vietnam series), 1968

Delia Cancela, Broken Heart ,1964

Joan Rabascall, Atomic Kiss, 1968 – Acrylic on canvas 1620 x 970 mm

Teresa Burga, Cubes, 1968

Antonio Dias, Acidente no Jogo, 1964

Evelyne Axell, Valentine, 1966

Kiki Kogelnik, Bombs in Love, 1962

Martha Rosler, Vacuuming Pop Art (Woman With Vacuum) (from the series Body Beautiful, or Beauty Knows No Pain), c. 1967 –72, photomontage
Questa interessante mostra londinese vuole raccontare una storia globale della pop art, rompendo con i soliti schemi per rivelare un lato diverso di questo fenomeno artistico e culturale.
Dall’ America Latina all’ Asia, dall’ Europa al Medio Oriente, “The World Goes Pop” espone 160 opere prodotte in tutto il mondo, fra gli anni ’60 e ’70, mostrando come culture e paesi diversi hanno assimilato, rielaborato e risposto al movimento della pop art. Politica, proteste, rivoluzioni culturali, consumismo, folk: in questa mostra tutto è esplorato e messo a nudo “in Technicolor”, attraverso espressioni artistiche che vanno dalla tela al flipper.
“The World Goes Pop”rivela che la pop non è solo una celebrazione della cultura consumistica occidentale, soprattutto anglo-americana, ma anche un linguaggio internazionale sovversivo e di protesta, capace di andare oltre i suoi maggiori esponenti: Andy Warhol e Roy Lichtenstein
The EY Exhibition: The World Goes Pop
Tate Modern: Exhibition
17 Settembre 2015 – 24 Gennaio 2016
The Eyal Ofer Galleries, Level 3