Un papa che cinguetta

L’ironia diffusa in rete a proposito del fatto che Benedetto XVI s’è aperto un account su Twitter è certamente comprensibile e a tratti pure giustificata. È ovvio che tale apertura ha esclusivamente valore simbolico ed era altrettanto scontato e prevedibile …Leggi tutto

L’ironia diffusa in rete a proposito del fatto che Benedetto XVI s’è aperto un account su Twitter è certamente comprensibile e a tratti pure giustificata. È ovvio che tale apertura ha esclusivamente valore simbolico ed era altrettanto scontato e prevedibile che attirasse prese in giro collocabili nell’ampio spettro che va dalla battuta geniale all’idiozia desolante: un papa che cinguetta fa già ridere di suo, senza che ci sia bisogno d’aggiungere altro e, volendola buttare sul teologico, è la perfetta immagine di un Dio che si incarna e accetta su di sé tutto ciò che l’assunzione della carne comporta.

Ciò detto, vi prego: l’indignazione o lo stupore per il fatto che l’account del papa abbia già mezzo milione di follower, ma segua solo 7 altri account che non sono poi altro che il suo stesso in altre lingue, come se in Vaticano potessero aver pensato di combinare ‘sta cosa per far chiacchierare il papa con qualche milionata di scioperati, ecco, anche no, dai.

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Marco Beccaria

Marco Beccaria è nato a Milano nel 1967. Sa fare passabilmente tre cose:  insegnare filosofia e storia al liceo, discutere oziosamente di massimi  sistemi e il master di Dungeons & Dragons. Meno bene riesce a  giocare a pallacanestro e ad andare in bicicletta, il che non gli  impedisce di trarre godimento da entrambe le attività. È sposato con  Raffaella e vive tra i colli piacentini e Milano.

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