Tornando a casa

Ho vissuto per anni in un paese, il mio paese, che sorge sui primissimi contrafforti dell’Appennino marchigiano. Ho sempre saputo che da lassù, in giornate estive particolarmente chiare, si poteva scorgere la costa della Dalmazia (lo riportano concordi le guide …Leggi tutto

Ho vissuto per anni in un paese, il mio paese, che sorge sui primissimi contrafforti dell’Appennino marchigiano. Ho sempre saputo che da lassù, in giornate estive particolarmente chiare, si poteva scorgere la costa della Dalmazia (lo riportano concordi le guide turistiche e i libri sulla mia cittadina); io, tuttavia, non l’ho mai vista. In seguito sono andato a vivere e studiare altrove, e ho avuto meno occasioni di sporgermi dalle mura e guardare verso l’Adriatico e oltre.
Poi un’estate hanno organizzato una Notte bianca al mio paese, e io sono andato. Era metà luglio, eppure – come vi accade non di rado – pioveva e faceva piuttosto freddo. Ero con la mia ragazza, che non era delle mie parti e non si attendeva quel clima: dopo averle fatto prendere freddo quasi tutta la notte, l’ho infine accompagnata a prendere un caffè in un bar, e poi a casa.
Mentre tornavamo, albeggiava sull’Adriatico, ed era molto bello guardarlo; quando poi il rosso si è distaccato dal mare e si è schiarito, al termine dell’orizzonte è rimasta una strana linea ocra e marrone. Ho pensato che fosse un effetto dell’alba; ma il sole continuava ad alzarsi dall’acqua e la linea non si dissolveva. Quando infine il contorno si è fatto più nitido, ho capito che quel marrone lontano – brullo e secco anche a distanza e nell’aria umida del mattino – erano le isole dalmate distese tra Zara e Spalato. Mi è venuto spontaneo ripassarne qualche nome e chiedermi se ricordavo anche i corrispondenti italiani; mi sono venuti in mente subito e sono andato a letto piuttosto felice.
L’Adriatico è un mare piccolo, anche se inquieto e poco ospitale, e in fondo ci conosciamo tutti e siamo tutti parenti. La Dalmazia, poi, è particolarmente vicina e, cercando bene, è ancora affine.
La Croazia invece è tutt’altra cosa; d’altra parte, in un certo senso, lo è anche l’Italia.

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Tommaso Giancarli

Nato nel 1980, originario di Arcevia, nelle Marche, ho studiato Scienze  Politiche e Storia dell'Europa a Roma. Mi sono occupato di Adriatico e  Balcani nell'età moderna. Storia e scrittura costituiscono le mie  passioni e le mie costanti: sono autore di "Storie al margine. Il XVII  secolo tra l'Adriatico e i Balcani" (Roma, 2009). Attualmente sono di  passaggio in Romagna.

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