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Tecnologia

Tim accende la città del futuro

A Venezia la Smart Control Room, progetto unico in Italia, riunisce in una cabina di regia tecnologie per migliorare qualità e sicurezza. Così la vita urbana diventa sostenibile e a misura d’uomo.

Sembra un luogo di un altro tempo, uno di quelli che si vedono nei film ambientati nel futuro. In effetti lo è: la Smart Control Room a Venezia è una «torre di controllo» avveniristica che, grazie all’impiego di tecnologie di ultima generazione – dall’intelligenza artificiale, ai sensori per l’internet delle cose, dal cloud computing, fino alla connettività fibra e 5G – la rendono più sicura ed efficiente. È un esempio compiuto di smart city, di città intelligente. A crearla è stata Tim, già pronta ad estenderla in altri centri italiani, rendendoli sempre più connessi e all’avanguardia.

Il modello di intelligenza urbana viene proposto grazie alla piattaforma Tim Urban Genius, una soluzione su misura per le amministrazioni locali per la gestione del traffico, dei parcheggi, dell’illuminazione, della raccolta dei rifiuti. Qui i dati della smart city, elaborati da Olivetti - la digital company del gruppo per le soluzioni dell’internet of things - vengono gestiti nel rispetto dei più stringenti requisiti di sicurezza e privacy, pronti per essere analizzati, consentendo così di prendere decisioni in tempo reale.

La prova che l’innovazione sa essere al servizio della società, a misura d’uomo. E può anche contribuire a un valore cardine come la sostenibilità. È stato proprio questo il tema della seconda conferenza internazionale «Etica e intelligenza artificiale», che si è svolta nei giorni scorsi in Laguna, promossa da Aspen Institute Italia, Tim e la sua cloud company Noovle, e Google Cloud, indagando nessi e prospettive del dialogo tra uomo e macchina.

tim-smart-ctyUn'immagine della Smart Control Room, creata da Tim a Venezia. Raccoglie dati e flussi video provenienti dai sensori distribuiti sul territorio e li mette a disposizione di una squadra di esperti.Tim

«Oggi l’intelligenza artificiale rappresenta una delle tecnologie destinate ad aver maggior impatto in tutti gli ambiti. Non solo abilita l’evoluzione e il miglioramento dei servizi, la conoscenza sempre più approfondita dei bisogni dei clienti, per offrire una migliore esperienza d’uso, ma soprattutto consente di liberare tempo e ridurre lo spreco di risorse» ha detto Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Tim.

In occasione dell’evento a Venezia il gruppo Tim, guidato dall’amministratore delegato Pietro Labriola, ha realizzato in un’ampia area le applicazioni per mostrare come l’intelligenza artificiale sia capace di accelerare lo sviluppo di soluzioni digitali: «Abbiamo voluto rappresentare» continua Schiavo «i suoi possibili usi attraverso una serie di esempi che evidenziano i diversi bisogni a cui questa tecnologia consente di dare risposta». Varia la casistica: «Dagli algoritmi che permettono di massimizzare l’efficienza energetica riducendo consumi ed emissioni di CO2 fino ai sistemi di cybersicurezza, dall’analisi dei dati per rendere le città intelligenti fino ai robot per la gestione dell’accoglienza nell’ambito di eventi, all’ottimizzazione dei flussi video e all’analisi dei dati per lo sviluppo di sistemi predittivi». L’obiettivo? «Vogliamo portare l’innovazione sui territori e diffondere le competenze digitali». Grazie all’intelligenza artificiale, la smart city è già qui.

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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