Fino ad alcuni anni fa, sul noto canale televisivo Real Time andava in onda un programma chiamato “Ti spedisco in convento”, in cui giovani ragazze molto appariscenti, dedite alla vita sociale e ai social, venivano ospitate per un breve periodo in un convento, private di smartphone, movida e di tutti i piaceri della loro quotidianità.
Quella che allora sembrava una trovata televisiva ben costruita, oggi sembra essersi trasformata in una tendenza reale, uscita dal piccolo schermo e dai copioni scritti, per diventare una scelta concreta di vacanza: nella calda estate 2025, c’è chi, alla frenetica vita vacanziera fatta di tintarella e discoteche, preferisce proprio un’esperienza monastica, all’insegna della pace interiore ed esteriore.
Il merito è di una tendenza che sta spopolando su TikTok, grazie a un video pubblicato da una ragazza – la cui identità è è rimasta anonima ma si ipotizza solo viva negli Stati Uniti – che ha deciso di raccontare in una clip, oggi vicina alle 800.000 visualizzazioni, la bellezza del suo soggiorno in un monastero cattolico.
In particolare, la ragazza spiega ai suoi follower tutti i passaggi da seguire per vivere la stessa esperienza, raccontando che basta inviare una semplice e-mail al monastero, specificando le date in cui si desidera “soggiornare”. Tutto qui.
@mc667868 turned away from the inn #monasteries #catholicism #newyork ♬ original sound – mc
L’interesse e l’attenzione che questo video ha suscitato attorno al turismo religioso si riflettono anche nell’alto numero di commenti lasciati dagli utenti. Una ragazza chiede se sia possibile vivere questo tipo di esperienza anche senza essere cattolici, e un’altra utente le risponde: “Sì, al 100%”. Altri, invece, pongono domande più “terrene”, come la presenza di piscine nelle strutture o l’eventuale costo dell’alloggio. Ognuno ha le sue priorità.
Sono dunque lontani i tempi in cui conventi e monasteri accoglievano per brevi periodi solo chi era in viaggio per motivi di lavoro. Oggi la cristianità diventa vacanza, e la tranquillità di certose e chiostri si sostituisce alla frenesia e al caos delle località balneari estive.
Perché scegliere un’esperienza di questo tipo
I motivi per i quali scegliere di trascorrere parte della propria estate in luoghi religiosi sono tanti. Come già detto, la pace e la tranquillità è sicuramente uno dei motivi fondamentali, attraverso cui ritrovare la connessione con se stessi, tralasciando quella del proprio cellulare.
Anche la qualità del cibo preparato dai monaci e dalle suore è un motivo valido per vivere quest’esperienza. Piatti semplici, ma non per questo meno gustosi, preparati con prodotti dell’orto di cui tutte queste strutture sono dotate. Senza dimenticare, tra l’altro, la lunga tradizione che molti ordini ecclesiastici hanno con la produzione di birre artigianali, per un’esperienza culinaria a 360°.
Inoltre potrebbe essere un buon modo per smettere di avere vizi, come quello del fumo. Infatti alcune strutture vietano tassativamente l’uso di sigarette, sia classiche che elettroniche, anche nelle zone all’aperto all’interno delle strutture.
Come vivere queste esperienze in Italia
Anche in Italia è possibile vivere esperienze di questo tipo. Infatti, navigando sul web è possibile individuare siti che si occupano esclusivamente del servizio di prenotazione di soggiorni e pernottamenti in strutture religiose italiane.
Uno di questi è OspitalitaReligiosa.it, un portale gestito dall’associazione no-profit Ospitalità Religiosa Italiana (O.R.I.), nel quale è possibile accedere ad un elenco di strutture ricettive, con la possibilità di filtrare la ricerca in base alla zona geografica d’interesse, al profilo dell’ospite (singolo/a, sacerdote, religiosa, coppia, famiglia, ecc..) e ai motivi del soggiorno.
Un altro portale attraverso cui poter trovare luoghi nei quali soggiornare in Italia è Spiritualtour.it, il quale mette a disposizione degli utenti una serie di opzioni legate al turismo religioso, offrendo la possibilità di partecipare a cammini o ad altre attività che consentono di riacquisire la propria consapevolezza interiore.
