Al via la app Immuni. Come funziona
L'applicazione di contact tracing è finalmente scaricabile sugli store online di Apple e Google, servirà per contenere nuovi eventuali focolai di coronavirus
L'applicazione Immuni per tracciare le persone che potrebbero essere venute in contatto con una persona risultata positiva al Covid-19 è stata rilasciata ufficialmente ed è quindi scaricabile sugli smartphone. Per trovarla è sufficiente andare sul sito Immuni.italia.it oppure cercarla sugli store ufficiali di iOS e Android.
Il download dell'app è totalmente gratuito ed è possibile su un vasto numero di dispositivi, sono esclusi però i terminali più vecchi, quelli con sistema operativo iOS inferiore alla versione 13 e gli Android con versione 6. Sui dispositivi Huawei recenti, quelli privi dell'accesso diretto ai servizi Google, Immuni sarà disponibile nei prossimi giorni su App Gallery.
Prima di iniziare con la configurazione Immuni informa l'utente che tutti gli elementi personali sono tutelati e quindi l'app non raccoglie informazioni come nomi, cognomi, data di nascita, indirizzo, numero di telefono ed email e che in nessun modo il sistema può risalire all'identità dell'utilizzatore.
(Immuni)
Inoltre l'app non raccoglie informazioni geolocalizzate, quindi non usa il GPS e non registra gli spostamenti. Tutti i dati vengono archiviati solo sul cellulare dell'utente e le connessioni da e per il server del Servizio Sanitario Nazionale sono criptate. Le uniche informazioni che vengono usate per sono: la provincia di domicilio, il corretto funzionamento dell'app e si è stati avvertiti di un contatto a rischio.
I dati raccolti sono gestiti da soggetti pubblici, autorizzati, verificabili e controllati dal Ministero della Salute e verranno eliminati quando non saranno più necessari e comunque non più tardi del 31 dicembre 2020.
La prima informazione che Immuni chiede in fase di registrazione è la regione in cui si vive, quindi la provincia, e l'autorizzazione a ricevere le notifiche di esposizione al Covid-19. Quest'ultimo passaggio richiede l'attivazione automatica del Bluetooth che è la tecnologia che viene usata per raccogliere e condividere in modo sicuro gli ID casuali con altri telefoni nelle vicinanze. Il sistema registra anche la data, la durata e l'intensità del segnale.
Il codice ID generato dall'app non contiene come detto alcuna informazione sull'utente e neppure sul dispositivo, inoltre cambia diverse volte ogni ora per tutelare ulteriormente la propria privacy. I telefoni quando si incontrano si scambiano questi codici casuali, senza sapere però dove è avvenuto l'incontro.
In modo del tutto arbitrale chi dovesse risultare positivo può decidere se condividere i propri codici autorizzando Immuni a caricarli sul server in questo modo il sistema potrà verificare con quali altri utenti si è venuti in contatto, quindi solo c'è un riscontro si viene avvistati con una notifica.
Il funzionamento è quindi molto semplice e non richiede nessuna attività da parte di chi utilizza Immuni. L'app lavora in background, quindi non deve per forza essere aperta, è tuttavia consigliato verificarne occasionalmente lo stato. Per essere certi che tutto sia a posto nella schermata home deve comparire la scritta "servizio attivo", in caso contrario p necessario riattivare il servizio. E' essenziale non spegnere mai il Bluetooth.
Immuni non richiede una connessione a Internet continuativa. Tuttavia, l'app ha bisogno di connettersi almeno una volta al giorno per scaricare le informazioni necessarie a controllare se si è stati esposti a utenti potenzialmente contagiosi. I dati scaricati sono molto pochi, qualche megabyte al giorno.
A partire da lunedì 8 giungo l'applicazione verrà testata nelle regioni Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia, una verifica che dovrebbe durare circa una settimana per valutare il funzionamento corretto dell'infrastruttura tecnica e quella di rete. Dopodiché il download di Immuni verrà ufficialmente richiesto a tutta la popolazione italiana sopra i 14 anni di età, quindi sono esclusi i bambini.
Infine attenzione alle truffe. Immuni comunica con gli utenti sempre e solo attraverso l'app e le sue relative notifiche. Non usa invece sms, telefonate, email o qualcuno altro tipo di avviso, specialmente se vengono richiesti dati personali.