Missili cruise, per i lanci non serve più la nave
Difesa e Aerospazio

Missili cruise, per i lanci non serve più la nave

Gli Usa hanno testato il nuovo sistema Rapid Dragon

L'aviazione americana ha dimostrato per la prima volta e fuori dal suo territorio il sistema Rapid Dragon che consente di attivare missili da crociera direttamente da un pallet che viene lanciato dal portellone posteriore di un aeroplano da trasporto. Due giorni fa un velivolo MC-130J del 352° Special Operations Wing ha lanciato un missile da crociera del tipo Joint Air-Surface Standoff Missile-Extended Range (Jassm-Er) utilizzando il sistema soprannominato letteralmente “bomba in una scatola” sopra il Mare di Norvegia, diffondendo poi le immagini attraverso il canale media del Force Research Laboratory.

Joint Air-to-Surface Standoff Missile Live Fire • USAFwww.youtube.com

Dean Evans, responsabile del programma Rapid Dragon, ha affermato che la riuscita del collaudo ha mostrato la velocità con cui il programma sta procedendo, osservando che in soli due anni si è passati da un concetto sulla carta a un test di fuoco. “Ora Rapid Dragon viene utilizzato dal comando delle forze speciali Usa Special nel Circolo Polare Artico", ha spiegato Evans, presentando anche un video che mostra il processo di test presso l'Andøya Space Defense Range, in Norvegia, da più prospettive.

Nel filmato si vede un paracadute attaccato al contenitore del Rapid Dragon che viene quindi estratto dal vano di carico aperto dell'MC-130. Un secondo set di quattro paracadute stabilizza quindi la discesa del pallet dall'aereo in verticale, e subito dopo da uno dei quattro tubi che contengono i missili (fino a 4), viene rilasciato un missile Jassm-Er che acquista velocità in picchiata, dispiega le ali e la coda; quindi, accende il motore a getto e segue la rotta fino al bersaglio designato. Un primo simile lancio era avvenuto nel Golfo del Messico nel dicembre 2021, ma la sequenza non era stata completata per ragioni tecniche.

Dal Force Research Laboratory fanno sapere che il programma si è finora concentrato sulle munizioni cinetiche, ma che d’ora in poi rivolgerà la sua attenzione alla possibilità di utilizzare tale sistema di lancio anche per piattaforme di intelligence, sorveglianza e ricognizione, rifornimento di merci e consegna di aiuti umanitari. L'aviazione Usa spera che questa modalità consentirà agli Stati Uniti e ai suoi alleati di trasformare aeroplani da trasporto in porta-bombe pesantemente armati in grado di ingaggiare i nemici a distanza di sicurezza e senza esporre a rischi le ovviamente più lente unità navali. Il collaudo di mercoledì 9 novembre è parte della serie di operazioni definite Atreus, alle quali partecipano anche Polonia e Romania, che mirano a sviluppare nuove capacità in Europa. La 352° squadriglia ha sede presso la base della Raf di Mildenhall, in Inghilterra. Il missile Jassm-Er è un’arma sviluppata da Lockheed-Martin del costo di 700.000 dollari a unità, pesa circa 980 kg ed è lunga oltre 4 metri. Inizialmente fatta per essere lanciata da aeroplani multiruolo F-15E, F-16, F/A-18, F-35 e da bombardieri B-1B, B-2 e B-52, può essere equipaggiata con testate di vario tipo, secondo il bersaglio da colpire.

https://youtu.be/aLt-R7awZ78

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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