Con un post su X, l’ex Twitter, il ministro della Difesa Sébastien Lecornu ha annunciato la consegna del primo dei velivoli Mirage 2000-5 francesi all’Ucraina annunciati il sei giugno scorso dal presidente Emmanuel Macron. A bordo, piloti ucraini addestrati per diversi mesi in Francia che ora potranno cominciare le operazioni a difesa del loro cielo. “I primi di questi aerei sono arrivati in Ucraina oggi” ha scritto Lecornu, senza specificare quanti ne siano stati effettivamente stati consegnati e quanti saranno, ma ha sottolineato che a farlo sono stati i piloti di Keiv che la Francia ha aiutato ad addestrare negli ultimi mesi e che d’ora in poi “aiuteranno a difendere i cieli dell’Ucraina.” Da fonti francesi, più precisamente da un rapporto di bilancio pubblicato dalla camera bassa dell’Assemblea nazionale, si era appreso che dei 26 aerei Mirage 2000-5 ritirati dal servizio, disponibili per l’adattamento e di proprietà dell’aeronautica militare di Parigi (Armée de l’Air et de l’Espace), sei sarebbero stati trasferiti in territorio ucraino mentre gli altri restano schierati nelle basi del sudovest della Francia (a Cazaux, Orange e altre località), in attesa di completare la conversione, anche se il ministero della Difesa francese non ha né smentito né confermato la cifra per motivi di sicurezza.
Ne avevamo parlato qui Mirage 2000-5 all’Ucraina, Macron ipoteca il contratto per i Rafale – Panorama
Oltre all’addestramento degli equipaggi, il tempo trascorso dall’inizio dell’operazione fino a oggi è servito anche per modificare le dotazioni di bordo affinché i velivoli possano contrastare efficacemente quelli russi, taluni anche più moderni dei caccia francesi. Di conseguenza, sono stati mesi utili anche per addestrare i tecnici ucraini a svolgere operazioni di manutenzione differenti da quelle necessarie agli F-16 e totalmente diverse dai quelle dei velivoli di fabbricazione sovietica che formavano l’aviazione di Kiev. Ma dietro l’operazione si cela anche il tentativo di Macron di arginare la dipendenza di Kiev dalle forniture di caccia statunitensi F-16, ovvero di dare all’aviazione di Zelensky prodotti francesi evolvendo la fornitura dei Mirage, tecnologicamente simili agli F-16 olandesi che Kiev acquisirà entro l’anno, in una prossima di più moderni Rafale usati, come è avvenuto negli anni scorsi in Grecia. Un passo avanti per crescere ancora nelle esportazioni militari dopo aver superato la Russia nel 2024 ed essere divenuto il terzo esportatore nel mondo dopo Usa e Cina.