Magrini: "Wiggins o Nibali? Attenzione a Evans"
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Magrini: "Wiggins o Nibali? Attenzione a Evans"

Il commentatore del Giro d'Italia per Eurosport fa il punto sulla corsa in rosa dopo la prima settimana di gare. Oggi e domani, le tappe che potrebbero fare la differenza

Nibali contro Wiggins. Ancora una volta e per un traguardo che vale un posto nella storia, la vittoria del Giro d'Italia 2013. In classifica generale, al termine della sesta tappa, sono divisi da uno sbuffo, forse meno. Ma tra oggi e domani le cose potrebbero cambiare e non di poco. In attesa di conoscere gli sviluppi della sfida, ieri è stata la giornata dell'ennesimo trionfo di Mark Cavendish, che conferma di essere quasi imbattibile negli arrivi in volata. Tanti gli spunti proposti dalla corsa in rosa nella prima settimana di gare. Ne parliamo con Riccardo Magrini, ex ciclista professionista da tempo impegnato ai microfoni di Eurosport per raccontare le imprese dei migliori ciclisti in circolazione nelle corse più belle della stagione.

Cos'ha detto il Giro fino a oggi?

Ha detto che è un bel Giro. Scherzi a parte, quando hai i protagonisti, quelli veri, le cose funzionano a meraviglia. Puoi avere il teatro più bello del mondo, ma se sul palcoscenico recitano attori così così, è tutta un'altra cosa. Invece, quest'anno devo riconoscere che non sarebbe potuta andare meglio. Certo, dispiace per l'assenza di Basso, ma per il resto davvero bene, Giro ricco di colpi di scena, emozionante in ogni tappa.

E poi, cosa dire di Evans? Alla vigilia, nessuno lo indicava tra i favoriti, però sta dimostrando di voler fare sul serio fino in fondo. E lo dimostra la volata che ha fatto ieri per conquistare alcuni secondi di abbuono. Insomma, è in forma e promette di dare del filo da torcere a tutti fino alla fine. La corsa è iniziata con i migliori auspici. Napoli, pure con tutti i guai che conosciamo, ha accolto benissimo i corridori. Tante persone per le strade, a testimonianza di una passione che il Sud riconosce da sempre al Giro.

I più e i meno della corsa in rosa dopo le prime sei tappe. Quali le sorprese in positivo, quali quelle in negativo...

In positivo, dico Battaglin su tutti. E' un corridore che ha dato dimostrazione di essere una delle migliori realtà del nostro ciclismo. In negativo? Posso dire che non sono d'accordo sulla scelta di buona parte della stampa sportiva di concentrare l'attenzione sulla sfida tra Nibali a Wiggins? Certo, sono tra i favoriti per la vittoria finale, ma al Giro ci sono anche moltissimi altri corridori che meriterebbero spazio. E poi, come dicevo, ci sarebbe anche Evans...

A proposito di Battaglin. Da lui e Viviani arrivano i segnali positivi per la crescita del ciclismo tricolore...

Sono d'accordo. Detto di Battaglin, Viviani è bravissimo e prima o poi festeggerà come merita. Se in volata si trova davanti un missile come Cavendish, però, c'è poco da fare. Deve continuare a tenere duro, perché l'errore del collega più illustre prima o poi potrebbe arrivare e quando accadrà lui dovrà farsi trovare pronto. Mai come quest'anno abbiamo dei giovani su cui poter puntare per il prossimo futuro.

Tra gli altri, spenderei due parole anche per Fabio Aru, miglior giovane dopo la sesta tappa. Lo vedremo ancora tra i protagonisti, ne sono certo. In assenza di Moser e Ulissi, che non sono presenti al Giro, c'è un gruppo di ragazzi che hanno tutti i numeri per fare belle cose da qui ai prossimi anni. Seguo da vicino il team La Bardiani, che propone una squadra di giovanissimi molto interessanti.

Cavendish è arrivato a quota 99 vittorie in carriera, la dodicesima al Giro. Passano gli anni, ma l'uomo più veloce in bicicletta continua a essere lui...

Cosa dire, è un fenomeno. Anche a detta dei grandi sprinter del passato. E' veloce, anzi, velocissimo, ed è superiore a tutti. Negli ultimi 50 metri, è micidiale. L'unico suo limite è che in salita va proprio piano, ma i velocisti sono così. Danno tutto nelle tappe in cui possono fare la differenza. Del resto, se andasse forte anche in salita, Cavendish sarebbe un ciclista da mettere sotto osservazione.

Ha fatto bene in tutte le squadre in cui ha corso, ma dobbiamo dire che il feelling con la Omega Pharma-Quickstep è fortissimo. Niente a che vedere con il team Sky, che l'anno scorso l'ha aiutato tantissimo ma che per ragioni che non conosciamo non è mai davvero entrato in sintonia con lui.  

Oggi la tappa Marina di Salvo - Pescara. Domani la cronometro. Cosa ci dobbiamo aspettare? Wiggins riuscirà a staccare Nibali?

Sono due giornate fondamentali. Spero e credo che oggi vinca Nibali, perché ha fatto vedere anche alla Tirreno-Adriatico di correre velocissimo da quelle parti. Glielo auguro, se lo merita. E poi, se vince oggi può permettersi di incassare senza tanti problemi la probabile vittoria di Wiggins nella crono di domani. Perché non è detto che il ciclista britannico riesca ad accumulare un grande vantaggio su Nibali. Poi, arriveranno le salite. E' un Giro, come dicevo, da seguire giorno per giorno. Tutti i giorni ci può essere la sorpresa che non ti aspetti. Da rimanere incollati alla tv.

Pronostico secco sul vincitore del Giro. Chi salirà sul gradino più alto del podio a Brescia?

Dico Nibali. Potrebbe essere lui a vincere il Giro. Secondo Ryder Hesjedal, che mi pare stia pedalando molto bene. Terzo Cadel Evans. Wiggins? Non lo vedo sul podio. Il Tour non è il Giro, è tutta un'altra cosa. E poi la mia è anche una speranza. Vincesse Nibali, sarei felicissimo come tutti gli appassionati di ciclismo italiano.

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Dario Pelizzari