Le web bufale della settimana - Ep. 57
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Le web bufale della settimana - Ep. 57

Le notizie più assurde apparse in Rete negli ultimi 7 giorni

1. Abbattere i lupi

Repubblica lo scorso 8 agosto riportava la notizia secondo cui, a fronte della crescita dei lupi nei nostri boschi, veniva proposto l'abbattimento del 5% degli esemplari per tutelare la pastorizia. Il riferimento è aal progetto Ami i lupi? Adotta un pastore, un'iniziativa pacifica nata per proteggere e salvaguardare sia i lupi, sia i pastori.

Coldiretti ha confermato di non aver mai parlato dell'abbattimento del 5% degli esemplari, ipotesi che faceva parte della bozza presentata dal Governo, ma poi stralciata nella stesura finale. I lupi, dunque, sono salvi. Nessuno li vuole abbattere e, anzi, si punta a proteggere la specie senza, però, mettere a rischio le greggi.

2. Lettera della signora anziana alla sua banca

Questa bufala che ciclicamente compare in Rete è datata 2015. Di recente è stata riproposta su Facebook e parla della presunta lettera di un'anziana di 86 anni al suo direttore di banca. Si dice che questa missiva sia così famosa da essere stata pubblicata sul New York Times.

La lettera inizia così: "Egregio signor direttore,
Le scrivo per ringraziarla di aver bloccato il mio assegno con cui ho tentato di pagare il mio idraulico il mese scorso. Secondo I miei calcoli, dal momento in cui ha controllato se c’erano I fondi necessari fino all’arrivo di essi, erano passati appena 3 nanosecondi. Mi riferisco naturalmente all’accredito automatico mensile della mia pensione… un accredito che, lo ammetto, avviene puntualmente da 'soli'8 anni.
Le faccio inoltre I complimenti per quei 30 dollari scalati dal mio conto a titolo di sanzione per il disagio causato alla sua banca.
Le confesso che questo spiacevole incidente mi è servito per rivedere e cambiare il mio approccio al mondo finanziario. Io rispondo personalmente alle vostre lettere e alle vostre telefonate, al contrario, quando sono io a contattarvi, mi ritrovo sempre a che fare con un’entità impersonale fatta di lunghe attese e voci pre-registrate… questo è quello che ormai è diventata la sua banca".

La lettera prosegue per molte righe enucleando i problemi dell'anziana nella gestione del conto corrente con tutti i disagi che questo comporta.

In realtà si tratta di un Fake. E' un articolo simulazione firmato da Peter Wear per Brisbane Courier Mail, un quotidiano australiano, nel 1999. L'intento era quello di ironizzare sulle tecnologie adottate da enti e banche.

3. La Svizzera smaschera Mc Donald's

7) Mc Donald's. Il re degli hamburger si piazza in settima posizione. Il suo marchio vale poco meno di 42 miliardi di dollari, e negli ultimi dodici mesi è cresciuto del 5%.

Justin Sullivan/Getty Images

In questo caso si tratta di una non notizia spacciata per evento sensazionale. In settimana si era parlato della Svizzera che avrebbe costretto Mc Donald's a rendere noti gli addittivi che usa nei suoi hamburger e nei menù.

In realtà tutte le aziende che commerciano prodotti alimentari hanno l'obbligo della trasparenza degli ingredienti che devono rispettare severe norme europee. Mc Donald's non fa eccezione e ogni addittivo risponde alle norme dell'Unione e può essere verificato con tanto di tabelle UE.

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Barbara Massaro