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Le web bufale della settimana – Ep. 43

Le web bufale della settimana – Ep. 43

Le notizie più assurde apparse in Rete negli ultimi 7 giorni

1. A 15 anni scopre una città Maya

Le web bufale della settimana – Ep. 43
Twitter

La notizia di per sè è vera, ma è stata gonfiata ad arte. Il giovane studente canadese William Gadoury avrebbe scoperto una città Maya incrociando studi di astronomia e di storia. Scriveva Repubblica: “Il risultato è una scoperta straordinaria: in una zona impervia della penisola dello Yucatan sorge una delle città più grandi costruite dai Maya, rimasta finora nell’ombra. Si chiama K’AAK’CHI, Bouche de feu, ovvero bocca di fuoco: il nome gliel’ha dato il suo giovanissimo scopritore, un adolescente del Québec che, basandosi unicamente sullo studio delle stelle e sul suo intuito, senza recarsi sul campo, nel 2014 ha ipotizzato la presenza delle vestigia in quei luoghi. Ora i rilievi satellitari dell’Agenzia Spaziale Canadese gli hanno dato ragione: una piramide e una trentina di costruzioni dell’epoca dei Maya si levano nel bel mezzo della giungla messicana”.

In realtà non è proprio così. Già la stampa Usa utilizzava il condizionale in merito alla notizia in attesa di ulteriori precisazioni che poi sono arrivate e sono state anche riportate dalla cronaca italiana. “Dalle immagini satellitari parrebbe di vedere più un campo di mais abbandonato che un insediamento antico sperduto nella giungla”.

Non solo: a quanto pare nella zona della foresta è pieno di insediamenti disabitati, zone con reperti Maya e campi che un tempo potevano essere stati utilizzati dai Maya. Il giovane è di certo stato molto bravo, ma anche fortunato nel beccare l’esatto punto del territorio più per caso che per scienza

2. E’ morto Eros Ramazzotti

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Nicolas Guerin

Anche questa settimana la bufala di una morte illustre non è mancata. Questa volta le Parche dei truffatori del web hanno tagliato il filo a Eros Ramazzotti. L’artista sarebbe scomparso in seguito a un improvviso malore lunedì 9 maggio alle 11 di mattina. Nulla di più falso: Eros sta bene e resta tra di noi.

3. Lo shampoo cancerogeno

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Instagram

Questa bufala è piuttosto vecchia e riguarda il marchio Johnson & Johnson. In alcuni shampoo speciali per bambini, riportava la notizia, sarebbe stato contenuto un agente potenzialmente cancerogeno, il quaternium-15. Ciclicamente la notizia torna a circolare in Rete anche se nel 2011 il brand ha riformato tutti i prodotti seguendo le norme in vigore.

Non solo: il prodotto con i potenziali agenti cancerogeni era venduto solo in Usa, Canada e Australia e non in Europa e non si avrebbe notizia di alcun bambino ammalatosi di cancro per colpa di shampoo e bagnoschiuma. La notizia era quindi vecchia e una buona dose di allarmismo ha moltiplicato i fatti rendendoli verosimili.

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