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Laura Pausini: "Sì, ce l'ho come tutte, ma ora parliamo di cose serie"

La cantante rompe il silenzio dopo l'incidente dell'accappatoio stupita del risalto che la "notizia" ha avuto a livello mondiale - Sotto al vestito niente -

"Basta, avete vinto, non reggo più a non commentare la notizia del Perù". Laura Pausini ha scelto Facebook per parlare dell'incidente dell'accappatoio in Perù. Non c'è giornale, sito e magazine che non abbia diffuso il video dell'apertura a sorpresa dell'accappatoio che Laura indossa sempre a fine concerto e che lasciava intravedere, questa volta, le nudità celate sotto. Un piccolo incidente che, però, ha avuto risalto a livello mondiale creando imbarazzo nell'artista emiliana da sempre riservata e attenta a tutelare la propria privacy (e la propria musica).

E così dopo quasi una settimana di link, foto, sreeeshot, hashtag, magliette con la scritta "La tengo como todas", la Pausini è entrata a gamba tesa nella questione per mettere un punto finale. "Prima di tutto NON ero nuda - precisa la cantante - come leggo ormai ovunque, ma è stato un incidente che mi fa molto vergognare, perché non mi sono mai trovata in questa situazione nonostante io chiuda sempre i miei concerti in accappatoio e sia sempre coperta, indossandolo sopra l'ultimo cambio d'abito dello show.
Questa volta c'è stato un piccolo problema, il vestito che indosso nel finale si è rotto e ho potuto mettere solo l'accappatoio nel camerino dietro al palco. Ma ripeto, NON ero nuda". 

E poi continua: "La cosa che mi fa più impressione è che una cosa del genere abbia avuto un risalto così grande, con parole veramente fuori luogo, in un momento dove ci si dovrebbe concentrare a parlare di argomenti molto più importanti".

Secondo la Pausini è poi assurdo che qualcuno pensi che l'episodio fosse architettato per farsi pubblicità: "E' incommentabile poi chi definisce questo momento di grande imbarazzo per me, come una strategia marketing, come se ne avessi bisogno e non fossi già troppo esposta. Siete ridicoli. Forse vi dimenticate che da 20 anni faccio questo mestiere e non ho mai avuto una caduta.. probabilmente questo vi infastidisce".

Un duro attacco nei confronti di chi ha abusato di questo incidente per vendere più copie o guadagnare più clic. "Davvero, parliamo di cose serie e con me parliamo di musica, perché io quello faccio, da sempre...e che io ce l'abbia come tutte sinceramente non è una gran novità per nessuno".

E incalza: "Purtroppo le vere notizie riguardano stragi di bambini in paesi che meritano un aiuto e non dovrebbero concentrarsi sulla Pausini in Perù che poi in realtà canta da 20 anni e vince premi ma riceve più attenzione per un accappatoio che si apre al vento piuttosto che per ciò che fa da sempre nello stesso modo e con amore".

E chiosa: "Ho chiuso con una battuta per sdrammatizzare un momento che mi aveva davvero trovata impreparata. 
Ora trovo magliette con la mia frase, hashtag mondiali e di tutto e di più...Inizierò a riderci sopra, a scherzarci anche io, magari mi metterò la maglietta per sdrammatizzare, ma basta davvero, non è il caso di farne una questione di stato".

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Barbara Pepi