Jeans addio, i giovani preferiscono l'abbigliamento sportivo
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Jeans addio, i giovani preferiscono l'abbigliamento sportivo

Tramonta l'icona dell'abbigliamento casual per eccellenza, uscita dalla top ten dei capi preferiti dai giovani

Hanno fatto la storia di intere generazioni e rappresentano l'icona dell'abbigliamento casual per eccellenza: indossati prima solo dai ragazzi, ora i jeans occupano un posto negli armadi pressocché di chiunque. Eppure pare che ai pantaloni di tela blu proprio i giovani stiano dicendo addio. Secondo uno studio, effettuato dalla Piper Jaffrray , i jeans sono usciti dalla top ten dei capi d'abbigliamento preferiti dai teens e dai giovani adulti, ovvero da quella fetta di popolazione che "detta" le regole in fatto di tendenze.

Secondo la ricerca della compagnia di analisi finanziarie, che ogni sei mesi monitora l'andamento del mercato dell'abbigliamento, a mandare in soffitta i pantaloni in denim sono i capi più sportivi, quelli nati per essere indossati esclusivamente nelle palestre e che ora invece sarebbero diventati adatti ad ogni tipo di occasione (o quasi): prodotti in tessuti tecnici, per lo più elasticizzati, comodi da indossare, ma anche e soprattutto trendy. Basti pensare ai leggins, che ormai sono entrati a far parte anche della gamma di pantaloni da uomo, come dimostrato alle ultime sfilate di moda.

Per indicare il nuovo stile è stato coniato il termine athleisure , che indica appunto la gamma di capi d'abbigliamento che va dalle tute da ginnastica - rigorosamente chic - ai pants di ogni genere e sorta, purché non in jeans. E pensare che proprio nelle vetrine di questa primavera-estate il denim sembra trionfare, dalle camicie alle borse, passando naturalmente per scarpe e classici blu jeans.

Se questa tendenza per ora si sta facendo largo negli Usa, è ipotizzabile che anche nel Vecchio Continente a breve prenda piede. Che leggins & si siano fatti strada è comunque già un dato di fatto, con buona pace di coloro che vedevano nei jeans un "pezzo di Italia" che si è affermato in tutto il mondo. Il termine jeans, infatti, sta ad indicare quel tessuto così resistente e di colore tipicamente blu (anche se poi con gli anni sono state introdotte tutte le varianti del caso), usato dai marinai genovesi (dal francese bleu de Gènes). Le prime tracce di uno speciale fustagno, prodotto nella città di Chieri (Torino) e poi esportato verso il porto antico di Genova risalgono al XV secolo, anche se è solo dal 1567 che il termine jeans viene usato nella lingua inglese, per indicare proprio quei tipici pantaloni di fustagno genovese, di qualità media, alta resistenza e prezzo molto contenuto.

La fama dei jeans è diventata poi incontrastata a partire dal 1853, in seguito alla scoperta dell'oro in California, quando Levi Strauss aprì a San Francisco un negozio che vendeva prodotti utili proprio ai cercatori d'oro, tra i quali il denim, usato per realizzare i tipici pantaloni blu dallo stesso Strauss insieme ad un suo cliente, il sarto Jabob Davis.

Ora, a distanza di meno di 200 anni, pare che proprio da Oltreoceano sia stata decretata la fine del denim jeans. Ma sarà poi vero?

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Eleonora Lorusso