Samsung Galaxy S5: per comandarlo useremo la testa
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Samsung Galaxy S5: per comandarlo useremo la testa

Il prossimo top di gamma della casa coreana potrebbe integrare una nuova serie di funzionalità per l’interazione “senza contatto”. Fra queste anche un’interfaccia capace di leggere i movimenti del capo

Gesture o non gesture? Questo è il problema. Se sia più nobile comandare uno smartphone con le dita piuttosto che con gestualità volanti o addirittura “visive”?

Sui nuovi modelli d’interazione uomo-macchina, quelli di Samsung ci potrebbero costruire un trattato. Del resto basta prendere in mano uno dei suoi attuali "gioielli", dal Galaxy S4 al Galaxy Note 3, per capire che il futuro della casa coreana, anzi il presente, sta proprio nel controllo contactless: menu che si sfogliano sventolando le mani in aria, pagine Web che seguono lo sguardo, video interrompono o riprendono la riproduzione in base a dove si posa lo sguardo dell’utente.

Normale, dunque, che a poche settimane dall’annuncio del nuovo top di gamma – il Galaxy S5, atteso per l’inizio della primavera – tutti gli occhi siano puntati sulle prossime feature ad effetto sviluppate dal colosso coreano. La più attesa è senza dubbio quella che riguarda la possibilità di bloccare o sbloccare il telefono con una semplice occhiata, un escamotage che sarebbe reso possibili dall’innesto di un vero e proprio scanner per l’iride in grado di riconoscere tutti le informazioni peculiari dell’occhio del padrone. Ma c’è più di un motivo per credere che non questo non sarà l’unico effetto speciale presente sul Galaxy S5.

Nei mesi scorsi, infatti, Samsung ha depositato tutta una serie di brevetti pensati proprio per facilitare l’interazione gestuale con i suoi dispositivi mobili. Una di queste, ad esempio, si basa sull’utilizzo della fotocamera frontale per la tracciatura dei movimenti della testa , una soluzione che consentirebbe ai futuri terminali della casa (a cominciare proprio dal Galaxy S5) di eseguire alcuni task - ad esempio aprire o chiudere delle applicazioni, piuttosto che sfogliare un ebook o una pagina Web - semplicemente in base ai cenni del capo.

Difficile stabilire adesso se risorse di questo tipo – ammesso che arrivino davvero – saranno realmente sfruttabili o se, come invece accaduto per il Galaxy S4, saranno solo degli strabilianti effetti speciali da mostrare ad amici e parenti ma da tenere disattivati nell’esperienza d’uso di tutti i giorni.

 

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Roberto Catania

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