iOS 7: perché scaricarlo (e perché no)
Tecnologia

iOS 7: perché scaricarlo (e perché no)

Tre motivi per passare alla nuova versione del sistema operativo di Apple (da oggi disponibile per anche in Italia) e tre per non farlo

Ci siamo. Da oggi (il rilascio è previsto dalle ore 19 in poi) iOS 7 sarà scaricabile gratuitamente su tutti i principali dispositivi Apple: iPhone 4 e successivi, iPad 2 e successivi e iPod Touch.

Come abbiamo avuto di scrivere fin dall’annuncio ufficiale dello scorso mese di giugno si tratta dell’aggiornamento più rivoluzionario mai sviluppato da Apple dalla nascita del primo iPhone. Tutto o quasi è stato profondamente rivisto: grafica, animazioni, impostazioni, notifiche, applicazioni precaricate e molto altro ancora.

Per non arrivare impreparati all’appuntamento proviamo ad elencare in sintesi i pregi e i difetti del nuovo sistema operativo, dandovi tre buoni motivi per passare a iOS 7 e altrettanti per non farlo.

SÌ: I NUOVI CENTRI "CONTROLLO" E "NOTIFICHE"
I dispositivi iOS non hanno mai prestato troppa attenzione alle gestione rapida delle impostazioni. In passato, ad esempio, non esisteva altro modo di attivare o disattivare il Wi-Fi o il Bluetooth, se non quello di entrare nel menu delle impostazioni e cercare l’interruttore dedicato.

Con iOS 7, però, il discorso cambia. Basta uno swype dal basso verso l’alto per avere accesso a una schermata onnicomprensiva dalla quale regolare tutte le principali risorse: la connettività appunto, ma anche l'attivazione della modalità Aereo e Non disturbare e il lettore musicale. Un’intera riga del Centro Controllo è stata inoltre riservata alle utility più comuni (torcia, orologio, calcolatrice, fotocamera) che ora possono essere lanciate molto più rapidamente.

Cambia anche l’impostazione del Centro Notifiche, che viene suddivisa in tre sezioni fra cui una - denominata "Oggi" - che anche un sistema predittivo per il calcolo stimato dei tempi di percorrenza che ricorda molto da vicino Google Now.

iOS-7-Centro-Controllo_emb8.jpg

SÌ: LE ANIMAZIONI E LA GESTIONE MULTITASKING
Nonostante il grosso lavoro di semplificazione sulle icone e la pulsanteria, gli aspetti scenografici non sono stati trascurati. Anzi, sul piano degli effetti speciali iOS 7 ha molto da mostrare. Su tutti spiccano l’effetto translucido e il cosiddetto sistema di parallesse, due novità che puntano a garantire un’esperienza utente più profonda, nel vero senso della parola. In base all’orientamento del dispositivo, in pratica, i device motorizzati iOS 7 danno ora l’illusione di proiettare icone e contenuti in un mondo tridimensionale che si sposta e si inclina insieme al dispositivo.

Decisamente apprezzabile anche l’opera di miglioria sul multitasking. iOS 7 non si limita a mostrare solo le applicazioni aperte in background ma fornisce anche un’anteprima grafica scrollabile in orizzontale (per chiudere un’app è sufficiente trascinarla verso l’alto fuori dall’anteprima). Apple ha inoltre lavorato per ottimizzare il flusso di dati in base ad alcuni criteri di priorità: iOS 7 apprende quali sono le app maggiormente utilizzate e individua i momenti in cui la sincronizzazione non pesa sui consumi (ad esempio quando il dispositivo è acceso e connesso al Wi‑Fi) e regola di conseguenza gli aggiornamenti, a tutto vantaggio del consumo energetico.

iOS-7-parallasse_emb8.jpg

SÌ: ITUNES RADIO E I NUOVI SERVIZI
Anche sul piano dei contenuti iOS 7 ha molto da dire: arriva – anche se in Europa non da subito - iTunes Radio, il servizio di streaming (gratuito o con pubblicità) che come Pandora permette di creare stazioni personalizzate in base alle preferenze musicali. Ma non solo. iOS 7 porta in dote una nuova versione di Siri e di Safari, alcune nuove funzioni per la fotocamera (si possono ad esempio aggiungere filtri in tempo reale e organizzare gli archivi fotografici in modo più razionale) e un nuovo sistema di sistema di condivisione crittografata dei contenuti fra utenti iOS (AirDrop). Last but not least arrivano anche le nuove suonerie.

iOS-7-Safari_emb8.jpg

NO, UN DESIGN TROPPO MINIMALISTA
L’interfaccia utente di iOS, lo si è capito da subito , ha letteralmente diviso gli animi: c’è chi lo considera molto più chiara e leggibile e chi invece la reputa decisamente piatta, soprattutto rispetto alla tradizione Apple. Di certo se vi siete abituati alle icone vintage con ombre e rifiniture tipo cuciture su agenda di pelle, l’impatto con il nuovo iOS7 potrebbe deludervi.

iOS-7-icone_emb8.jpg

NO, LA COMPATIBILITÀ
Come abbiamo scritto in apertura, i dispositivi compatibili con iOS 7 sono iPhone 4, 4S, 5, 5S, iPad 2, 3, 4 e mini e iPod Touch di quinta generazione. Va detto, però, che non tutti i dispositivi saranno compatibili al 100% con le nuove feature di iOS 7. Per utilizzare i nuovi filtri fotografici, ad esempio, occorre avere almeno un iPhone 5 o un iPod Touch di quinta generazione, e lo stesso dicasi per Air Drop; la nuova release di Siri (come l’attuale del resto) dialogherà solo con gli utenti di iPhone 4S e successivi. Differenze fra dispositivo e dispositivo potranno esserci anche per ciò che riguarda animazioni ed effetti visual: secondo i primi test, l’IPad 2 non supporta la sfocatura dell’effetto translucido, mentre l’iPhone 4 risulta “castrato” sulle animazioni di parallasse e sugli sfondi dinamici.

iOS-7-64-bit_emb8.jpg

NO, LA NUOVA ARCHITETTURA 64 BIT
Una delle novità principali di iOS 7 sta nella sua architettura: il nuovo sistema operativo di Apple è stato infatti totalmente riscritto in 64 bit. Questo significa che i giochi e le applicazioni in esecuzione su dispositivi iOS potranno da oggi indirizzare più di 4 GB di RAM, con un indubbio guadagno in termini di potenza. Il fatto è che allo stato attuale c’è solo un dispositivo con un processore a 64 bit, l’iPhone 5S. Tutti gli altri device potrebbero non funzionare alla perfezione con le applicazioni aggiornate. Apple in ogni caso ha già fatto sapere di voler introdurre un sistema pop up che consente di puntare alle vecchie versioni delle app.

 

I più letti

avatar-icon

Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

Read More