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Perché Apple potrebbe abbandonare la ricerca di Google

Perché Apple potrebbe abbandonare la ricerca di Google

Nel 2015 scade l’accordo che lega il motore di Mountain View a Safari. E se Apple decidesse di passare a Bing o Yahoo?

Chi ha un iPhone, un iPad o un iPod cerca con Google. Per un accordo fra Mountain View e Cupertino, infatti, quello della grande G è il motore di ricerca predefinito di Safari. Dall’anno prossimo, però, le cose potrebbero cambiare. L’intesa che lega il search di Google ai dispositivi Apple scade infatti nel 2015 e viste le recenti decisioni dei competitor (vedi il recente caso di Mozilla) ci si può aspettare di tutto. Anche che Apple decida di passare a Bing o Yahoo.

Ci sono naturalmente due aspetti da considerare. Il primo è che Google è il rivale numero uno di Apple. E che optare per il suo motore di ricerca significa concedere a Larry Page e soci un vantaggio non indifferente. Soprattutto dal punto di vista economico. Secondo gli ultimi dati i dispositivi iOS catalizzano il 44% di tutto il traffico proveniente dai device mobili. Se si pensa che Google nel 2013 ha racimoltato circa 8 miliardi di dollari solo dalle ricerche su smartphone e tablet è facile capire l’importanza dell’accordo.

C’è però un secondo aspetto da considerare. Il successo di un dispostivo non può prescindere dalla migliore esperienza d’uso che questo è in grado di garantire. E Google, lo sanno tutti, resta il motore di ricerca di gran lunga preferito dagli utenti.

Dunque cosa succederà? Il precedente delle mappe di Apple (ricordate quando Apple pensava di poter fare a meno di Google Maps) farebbe presagire a una decisione di tipo conservativo. Tuttavia non è utopistico pensare che la società di Cupertino decida per una terza via: cambiare il suo motore di ricerca predefinito (e in questo caso Bing di Microsoft sarebbe preferito a Yahoo, non fosse altro perché è già integrato all’interno di Siri), lasciando Google Search come app separata. Proprio come avviene oggi per YouTube e Google Maps.

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