Wikipedia lancia un progetto per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto
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Wikipedia lancia un progetto per non dimenticare gli orrori dell'Olocausto

«Ne parleremo solo tra noi e mai pubblicamente». Esordendo con queste parole Heinrich Himmler spiegava ai suoi uomini il piano per «togliere di mezzo gli ebrei, farli fuori». Tra il 1933 e il 1945 furono uccise tra le 15 e le 17 milioni di persone, di cui 6 milioni di ebrei.

Il 27 gennaio è riconosciuto dagli Stati membri dell’Onu come il «Giorno della memoria» in cui si commemorano le vittime della Shoah. È in quel giorno del 1945 che le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

«L'Olocausto è una pagina del libro dell'Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria» affermava Primo Levi. Wikipedia Italia ha così deciso di intraprendere un progetto ambizioso dal titolo «Negazionisti dell'Olocausto: gli Eichmann di carta». Dalle 10 alle 18 di oggi pomeriggio un gruppo di volontari lavorerà per editare, arricchire e creare una serie di voci inerenti alla Shoah. Wikipedia Italia è ottava nel mondo per numero di voci (1.666.857) e utenti registrati (2.066.066).

Abbiamo parlato con Francesco Carbonara, uno dei membri della comunità Wikipedia in italiano, che ci ha raccontato del progetto dedicato al Giorno della memoria.

Come nasce il progetto?

«Il progetto nasce dall'iniziativa degli iscritti e partecipanti a un preciso "progetto" di Wikipedia in italiano, ovvero il progetto "Persecuzioni, deportazioni e crimini del periodo nazi-fascista". Questo è il terzo anno che Wikipedia partecipa con un editathon e una conferenza al Giorno della Memoria. Nei due anni precedenti l'iniziativa "fisica" ha avuto come "teatro naturale" il Memoriale della Shoah di Milano. Nel 2019 abbiamo affrontato come tema: "La Shoah degli ebrei". Nel 2020 abbiamo dedicato la nostra Giornata della Memoria ai Rom e ai Sinti con il loro Porrajmos, aiutando alcuni di loro a editare le voci che li riguardavano (seconda categoria che fu perseguitata per motivi puramente razziali) e quest'anno doveva essere la volta dei Testimoni di Geova (ariani perseguitati per la loro neutralità cristiana) ma ci siamo visti costretti a "congelare" l'evento causa pandemia, dedicando la giornata anziché a una categoria di perseguitati e internati nei campi, a un tema diverso ma importante come quello del negazionismo dell'Olocausto.

In che cosa consiste l'evento «Negazionisti dell'Olocausto: gli Eichmann di carta»?

«È un evento che come ogni anno in occasione del "Giorno della Memoria" Wikipedia e Wikimedia dedicano all'Olocausto. La manifestazione prevede tre momenti: Un editathon, ovvero una maratona di voci che si propone di creare nuove voci o di ampliare quelle esistenti che hanno bisogno di essere migliorate sia per i contenuti che per le fonti. Una conferenza sull'Olocausto e sul negazionismo. E infine la presentazione di un progetto nato da circa sei mesi in seno alla comunità wikipediana che vuole portare alla luce le dichiarazioni fatte dai nazisti durante tutti i processi che li riguardarono [non solo i tredici processi di Norimberga], i loro diari, le lettere ai congiunti e discorsi in cui si ammetteva lo sterminio allora in corso e l'uso delle camere a gas o della fucilazione di massa con relative immense fosse comuni. Questo progetto è stato intitolato: "Per bocca degli esecutori: i nazisti ammettono sterminio e le camere a gas". A termine di questa ricerca che richiederà ancora diversi mesi, sarà pubblicato un wikibook che come tutte le risorse di Wikipedia sarà "libero" e accessibile a tutti».

Chi può partecipare al lavoro di editing delle voci relative alla Shoah?

«Wikipedia è un'enciclopedia aperta alla collaborazione di tutte le persone che ritengono di avere qualcosa da aggiungere ai suoi contenuti. Noi speriamo che soprattutto vi partecipino persone che conoscono le problematiche del negazionismo dell'Olocausto e possano contribuirvi, documentando il loro intervento con le citazioni di testi autorevoli sull'argomento. L'autorevolezza di Wikipedia infatti non si basa sul principio di autorità di chi vi scrive, ma sull'autorevolezza dei riferimenti utilizzati per comporre la voce».

Perché è importante oggi, a 80 anni di distanza, ricordare?

«La risposta più scontata è quella che sicuramente abbiamo ascoltato più volte: Affinché una tragedia come quella della Shoah (degli ebrei) o più in generale dell'Olocausto (termine applicato anche a tutte le altre categorie di perseguitati e sterminati: deportati politici, Rom e Sinti, gay, Testimoni di Geova, slavi, e altri) non possa più ripetersi. Ma per "ricordare" bisogna "conoscere" il soggetto del ricordo e nello stesso "sensibilizzare" le coscienze. Non a caso molti storici (tesi sposata anche dalla senatrice e testimone della Shoah, Liliana Segre) affermano che la tragedia dell'Olocausto fu possibile grazie all'indifferenza che caratterizzò non solo i tedeschi ma l'Europa intera».

Come avete selezionato le voci da aggiungere, migliorare?

«Sono state indicate voci che riteniamo importanti sull'argomento e che sono assenti (quantomeno nella Wikipedia italofona, magari presenti nelle versioni inglese o tedesche) oppure sono presenti, ma con un contenuto decisamente migliorabile sulla base della letteratura esistente conosciuta».

Qual è il maggiore problema che avete riscontrato nelle voci già presenti?

«Direi che il maggior problema riscontrato non è tanto nelle voci presenti, ma nello scoprire l'assenza di molte voci importanti su testimonianze di persone direttamente e colpevolmente implicate nell'Olocausto e che lo confessano. Una grave mancanza nella narrazione storica che purtroppo favorisce il negazionismo».

Come conciliate la natura «open source» di Wikipedia con il sempre più dilagante fenomeno delle fake news?

«È un discorso lungo che meriterebbe da solo un articolo. Wikipedia è open source nel senso che da essa si può attingere liberamente, ma richiediamo che l'inserimento dei contenuti sia supportati da fonti autorevoli citate nelle voci in modo che sia sempre possibile verificarle. È un fact checking implementato poco dopo la nascita dell'enciclopedia e sempre in atto».

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Mariella Baroli