Il trucco friulano: obiettivi 2014 ribassati. A fine anno
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Il trucco friulano: obiettivi 2014 ribassati. A fine anno

FI denuncia: il Friuli Venezia Giulia del governatore Serracchiani ha ridimensionato molti obiettivi nella sanità. Ma l'ha deciso il 30 dicembre. Retroattivamente

Obiettivi tagliati, abbassati, ridotti. Così i premi saranno più facili da raggiungere: sia per le Aziende sanitarie e ospedaliere sia per i direttori generali. E, ovviamente, la parola "premio" significa soldi in più. All'improvviso, in una seduta del 30 dicembre 2014, su proposta dell’assessore alla Salute Maria Sandra Telesca la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia governato da Debora Serracchiani, vicesegretario del Partito democratico, modifica gli obiettivi da raggiungere per ottenere i premi. E lo fa non per il 2015, ma (paradossalmente) per il 2014 che sta per finire.

Ad accendere la miccia della nuova polemica friulana è il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Riccardo Riccardi. È lui stesso che fa alcuni esempi della retromarcia regionale. Nella programmazione annuale per il 2014, le Asl avrebbero dovuto organizzare un servizio di radiologia su 24 ore. Dal 30 dicembre non è più così: basterà che entro il 30 settembre 2014 abbiano raggiunto una redazione condivisa di un progetto di riorganizzazione del servizio. E anche la firma digitale dovrà essere applicata al 60 per cento dei referti e non più all’80.

Slitta anche l’avvio di una rete delle emergenze cardiovascolari: non è più un obiettivo del 31 dicembre 2014. E ai direttori generali ospedalieri non viene più chiesto di ridurre del 10 per cento rispetto al 2013 il tasso di ricovero diurno di tipo diagnostico.

Riccardi è scandalizzato: "Gli obiettivi sono cambiati in punti non banali" dice. "È stata aumentata la spesa farmaceutica territoriale procapite e ridotto il lavoro sull’integrazione sociosanitaria, il pilastro della riforma. Alla faccia dell’assenteismo, della produttività, del taglio agli sprechi e dei risparmi. E se quella delibera non fosse stata fatta, i premi per i vertici delle aziende sanitarie sarebbero stati gli stessi? Visto che parla di tutto (e di tutti), perché il governatore Serracchiani nei suoi comunicati, che raccontano la sua straordinaria azione di governo, non ci ha parlato anche di questa delibera? Un capolavoro che cambia gli obiettivi assegnati altrimenti, mai sarebbero stati raggiunti".

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Maurizio Tortorella

Maurizio Tortorella è vicedirettore del settimanale Panorama. Da inviato speciale, a partire dai primi anni Novanta ha seguito tutte le grandi inchieste di Mani pulite e i principali processi che ne sono derivati. Ha iniziato nel 1981 al Sole 24 Ore. È stato anche caporedattore centrale del settimanale Mondo Economico e del mensile Fortune Italia, nonché condirettore del settimanale Panorama Economy. Ha pubblicato L’ultimo dei Gucci, con Angelo Pergolini (Marco Tropea Editore, 1997, Mondadori, 2005), Rapita dalla Giustizia, con Angela Lucanto e Caterina Guarneri (Rizzoli, 2009), e La Gogna: come i processi mediatici hanno ucciso il garantismo in Italia (Boroli editore, 2011). Il suo accounto twitter è @mautortorella

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