Il prossimo massacro negli Usa? Sappiamo già quando ci sarà
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Il prossimo massacro negli Usa? Sappiamo già quando ci sarà

Luogo, giorno, numero di vittime. Lo prevede The Atlantic dopo aver analizzato i dati relativi alle stragi da armi da fuoco

Nella stanza di Priscilla Daniels, sopra un piccolo mazzo di fiori, c'è un ritratto, la foto di un ragazzo di 14 anni. E'suo figlio, morto quattro anni fa, ucciso da una pallottola mentre usciva dalla stazione della metropolitana di Washington con un gruppo di amici. Adesso, dopo il massacro al Navy Yard, la donna dovrà appendere un altro ritratto in quella stanza, mettere altri fiori ogni mattina. Per suo marito Arthur, una delle 13 vittime di AaronAlexis, l'uomo che sentiva le Voci, il contractor della marina militare americana la cui esistenza era stata cambiata dall'11 settembre, dal giorno in cui si mise a scavare tra le macerie delle Torri Gemelle per salvare vite umane e iniziare a perdere la sua. Quella esperienza fu così drammatica da provocare in lui, mai stato al fronte, una sindrome simile a quella dei veterani tornati dalla guerra. Un disagio mentale sempre più forte sfociato nella decisione di acquistare un fucile a pompa ed entrare nel Navy Yard per fare una carneficina.

Quando Priscilla Daniels ha saputo che un'arma da fuoco gli aveva portato via anche il marito, quattro anni dopo uno dei suoi quattro figli, ha pianto disperata. Non posso credere che sia successo ancora, ha urlato a chi tentava di consolarla. L'America versa lacrime per l'ennesimo massacro. Un drammatico film già visto: un uomo che non doveva avere un fucile in mano, invece, ha potuto entrare in un negozio, scegliere l'arma, pagare qualche decina di dollari e portarsela via come se fosse un televisore o un forno a microonde. Nessuno gli ha chiesto un porto d'armi, nessuno l'aveva segnalato come una persona alla quale era meglio non vendere uno strumento di morte.

Nulla è cambiato dopo la strage di Newtown

Il massacro del Navy Yard riporta l'America alla strage di Newtown. Ma, in realtà, nulla si è mosso tra una carneficina e l'altra. Se è vero che nell'opinione pubblica è più forte la consapevolezza del pericolo nell'avere milioni di pistole e fucili in mano a milioni di persone, è anche vero che nessuna legge sul controllo delle armi è stata varata. Barack Obama ha chiesto al Congresso una riforma, ma questa non è arrivata (e per ora sembra non poter arrivare). Così, il dibattito "riaperto" da Aaron Alexis rischia di non chiudersi, in attesa del prossimo massacro.

Noi sappiamo già quando sarà. Luogo, giorno, profilo dell'autore, numero delle vittime. Nella Palla di Cristallo Insanguinata (o vogliamo chiamarla Pallottola di Vetro) ha guardato la rivista The Atlantic, che ha studiato il database di un altro sito on line, quello di Mother Jones. Il risultato? La previsione dice che la strage si terrà a Spokane, nello stato di Washington, il 12 febbraio del 2014 e sarà compiuta d un uomo bianco di 38 anni con disturbi mentali che ucciderà 6 persone e ne ferirà 7 usando una pistola automatica che avrà comprato legalmente nello stesso stato.

Le coordinate del prossimo massacro. Un metodo non scientifico, ma credibile

Come nasce questa previsione? Mettendo insieme tutti dati relativi ai mass shooting degli ultimi anni. Non si tratta di un calcolo scientifico, ma lo scenario che esce dall'articolo di The Atlantic è credibile.

1) L'autore, un uomo bianco

Nel 65.7% dei casi, negli scorsi anni, le stragi sono state compiute da uomini bianchi. Solo una volta, a sparare è stata una donna. Facile pensare che quindi, quel prossimo massacro non sarà fatto da un afroamericano, da un asiatico o da un latino.

2) Il luogo del massacro

Sarà un ufficio o un ristorante. Comunque sia, un posto di lavoro. Sono questi i luoghi delle stragi. In numero doppio rispetto alle scuole. Due terzi dei massacri sono stati fatti, portando la morte tra i colleghi.

3) L'età dell'autore: 38 anni

Basta fare una media dell'età dei precedenti mass murderers e si arriva a 38 anni.  Età che si abbassa a 35 anni e 6 mesi se nella media si includono anche gli autori dei massacri nelle scuole, per lo più adolescenti.

4) Soffre di disagio mentale

Il 63% degli autori di un massacro aveva avuto sintomi di squilibrio mentale prima di compiere la strage. Non è provato scientificamente, ma è evidente che ci sia una correlazione tra la salute mentale e un assassinio di massa. Nel caso del Navy Yard è acclarato.

5) Possiede un'arma legale

La percentuale di massacri compiuti negli Usa con una pistola o un fucile acquistati regolarmente è impressionante: l'81, 8%. E, se uno abita in uno stato in cui i controlli sono superiori rispetto allo stato vicino, supera il confine e compra liberamente quello che vuole. Quale è l'arma preferita? Una pistola automatica.

6) La data del massacro

Negli ultimi 30 anni, ci sono state grandi stragi ogni sette mesi. In realtà, negli ultimi tempi (dal 2004), la frequenza si è intensificata: un massacro ogni 149 giorni. Media che si è ulteriormente abbassata (ogni tre mesi) da quando Obama è alla presidenza. Sulla base di questi dati, la previsione è che il massacro potrebbe essere il 27 aprile 2014 o il 12 febbraio dello stesso anno. Alla fine, la data scelta è la seconda perché in passato, in febbraio, ci sono stati sei massacri mentre "solo" quattro in aprile.

7) La città della strage

Sarà Spokane, nello stato di Washington. Come ci sono arrivati gli analisti di The Atlantic? Con un percorso non facile. Sono partiti dal fatto che c'è una correlazione tra il numero dei massacri e il numero di abitanti di uno stato, ma allo stesso tempo un'anomalia. Non è detto che lo stato più popoloso abbia la percentuale più alta di stragi. Per esempio, la Florida è al secondo posto nella lista dei massacri, ma solo al quarto in quella del numero di abitanti. Cercando tra i dati, gli analisti hanno visto che nello stato di Washington la percentuale di stragi è stata molto superiore rispetto a quanto si potesse prevedere sulla base del numero di suoi abitanti (5 episodi invece che 1.27).

In più, chi ha fatto la ricerca ha visto che il numero di persone con disagi mentali è aumentato in modo esponenziale nell'Ovest del paese, ha poi studiato la frequenza delle ultime stragi in quella parte degli Usa, ha calcolato la presenza di maschi bianchi in una età compresa tra i 18 e i 45 anni e, infine, ha tenuto conto della popolazione media delle città in cui ci sono state delle stragi: 214.000 abitanti.

Alla fine, dal cilindro, è uscita la città di Spokane: 209.000 anime.

8) Le vittime

E'stato il calcolo drammaticamente più facile da fare. E'bastato fare la media delle migliaia di vittime del passato. La strage che verrà porterà la morte per sei persone, mentre altre sette rimarranno ferite.

La previsione di The Atlantic forse non sarà rispettata. Ma anche se non sarà a Spokane quel giorno, il prossimo massacro compiuto con armi da fuoco negli Stati Uniti è già dietro l'angolo, ancora prima del febbraio del 2014. Probabilmente già domani.

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Michele Zurleni

Giornalista, ha una bandiera Usa sulla scrivania. Simbolo di chi vuole guardare avanti, come fa Obama. Come hanno fatto molti suoi predecessori

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