Si riduce secondo quasi tutti i sondaggi la distanza tra il centrosinistra e il centrodestra, segnalata stamane tra gli 1,7 punti di Euromedia research di Alessandra Ghisleri e i 7,5 punti di Ispo di Renato Mannheimer, mentre cresce, in tutte le rilevazioni, il MoVimento 5 Stelle, ormai attestato sopra il 16%, ben sopra la coalizione centrista guidata da Mario Monti, cui i sondaggi assegnano un punteggio che va dagli 11,2 di Spincom e i 14,4 di Ispo.
Il black out sulla pubblicazione dei sondaggi negli ultimi quindici giorni di campagna elettorale scatterà domani, come vuole la legge sulla par condicio, anche per l'ormai famosa App di Swg, bloccata in extremis da Agcom.
Il margine di errore è segnalato tra il 3 e il 5% a seconda della metodologia e della rappresentatività del campione scelto dai vari istituti di ricerca: una forchetta che, avvertono quasi tutti i sondaggisti , rende le rilevazioni poco attendibili specie con i nuovi piccoli partiti come Rivoluzione civile , Fratelli d'Italia e Fermare il declino segnalati rispettivamente da Ipsos a 3,7, 2,3 e 1,8.
Se i dati dei principali istituti di ricerca non dovessero essere clamorosamente smentiti il 24-25 febbraio 2013, i due giorni in cui saremo chiamati a votare, il centrosinistra dovrebbe riuscire a raggiungere una maggioranza sicura alla Camera, mentre al Senato - a causa del sistema di premi regionali previsti dal Porcellum che favoriscono chi vince nelle regioni popolose come Lombardia, Lazio, Sicilia, Veneto, Piemonte - la partita è sul filo di lana. E non è affatto escluso che le urne ci consegnino un'Italia ingovernabile.
Fonte: Il post.it
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