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Russia, proteste in tutto il paese: Navalny in prigione (ancora) - Foto, video

Altri 30 giorni di carcere per l'oppositore di Putin dopo la giornata di manifestazioni n tutto il paese contro la corruzione. Migliaia le persone fermate

Il regime russo di Vladimir Putin proprio non tollera il dissenso espresso nelle piazze e nelle strade.

Lunedì 12 giugno si sono svolte alcune manifestazioni contro la corruzione e la polizia è intervenuta arrestando circa duemila persone a Mosca e altre a San Pietroburgo, secondo quanto riportano diversi testimoni. 
Arresti non meglio precisati nel numero anche in alcune città della Siberia.

Anche Alexei Navalny, probabilmente l'oppositore più noto e inviso a Putin e a Dmitrij Medvedev, il capo del governo al centro di una campagna anti-corruzione degli oppositori del regime (il video che irrita Medvedev, e Putin), è fra i fermati per violazione delle ordinanze della polizia. Navalny è stato bloccato e arrestato ancora prima di recarsi sul luogo della manifestazione nel centro di Mosca.
Una corte distrettuale di Mosca ha condannato Navalny a 30 giorni di carcere per ripetuta violazione della legge sulle riunioni in luoghi pubblici.


L'annuncio, dato dalla moglie Yulia su Twitter, è stato confermato dalla polizia che ha preannunciato che rischia 15 giorni di carcere come era successo dopo le manifestazioni anti-corruzione del 26 marzo 2017.

La maggior parte dei raduni degli oppositori anti-corruzione sono stati fatti senza il permesso della polizia. A Mosca Navalny ha spostato il luogo di concentramento nella centrale via Tverskaya, rispetto alla Prospekt Sakharova dove era stato convocato in un primo momento e dove aveva avuto il via libera delle autorità.

Navalny domenica sera aveva avvertito che agli organizzatori della manifestazione non era stato possibile ottenere la strumentazione di amplificazione e il palco necessari per la dimostrazione, perché le autorità di Mosca avevano proibito a qualsiasi azienda di fornire il materiale agli organizzatori del raduno.


La polizia aveva anche avvertito che avrebbe tollerato il movimento regolato di gruppi di persone, a patto che non sembrassero attività di protesta e non venissero esposti striscioni e cartelli.

Secondo il Guardian, tuttavia, alcuni manifestanti e dirigenti della protesta hanno criticato Navalny per la scelta di violare deliberatamente le disposizioni di polizia, provocandone la reazione e mettendo così a rischio coloro che sono intervenuti.

Come mostrano le immagini fotografiche e i video diffusi oggi, anche questa volta le manifestazioni anti-corruzione sembrano avere come protagonisti i giovanissimi cittadini russi, che Navalny riesce a chiamare a raccolta più che sulle istanze di democrazia liberali su quelle di opposizione alla corruzione che caratterizza la classe politica al potere in Russia.

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La polizia russa ferma un manifestante a una dimostrazione non autorizzata a Tverskaya, nel centro di Mosca, 12 giugno 2017

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Luigi Gavazzi