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SprecheRai: tutti i conti che non tornano (secondo la Corte dei Conti)

SprecheRai: tutti i conti che non tornano (secondo la Corte dei Conti)

La tv di Stato ha perso (dati 2021) 30,4 milioni rispetto al 2020 di 20,7 milioni di euro. I magistrati contabili chiedono che si intervenga per eliminare le inefficienze

Le criticità emerse nella relazione della Corte dei conti sulla gestione 2021 della Rai, rilevano “inefficienze e sprechi” ed un bilancio in perdita di 30,4 milioni di euro a fronte di un aumento complessivo dei costi pari a 179,3 milioni. Numeri preoccupanti a cui i magistrati contabili hanno anche aggiunto il Canone Rai (avente natura di imposta) che non basta a coprire i costi del servizio pubblico insieme all’indebitamento verso banche e obbligazionisti e la diminuzione del patrimonio netto di 36,480 milioni di euro rispetto all’anno precedente.

Bilancio negativo

Nel 2021, la Rai chiude con un risultato economico di esercizio in perdita di 30,44 milioni, in peggioramento rispetto a quello dell’esercizio 2020 (risultato anch’esso negativo di 20,70 milioni); peraltro, la perdita d’esercizio, in considerazione dell’integrazione dei proventi e oneri che, per espressa disposizione degli IFRS, sono rilevati direttamente a patrimonio netto, è ancora più elevata, come risulta dal conto economico complessivo, al 31 dicembre 2021, che evidenzia una perdita d’esercizio di 36,48 milioni (18,71 milioni di perdita nel 2020).

La gestione caratteristica della Rai S.p.a., nel 2021, ha chiuso con un peggioramento di 24,3 milioni del risultato operativo, già di segno negativo nel 2020, passando da -101,7 l a -125,9 milioni. Infatti, l’esercizio 2021 ha fatto registrare un aumento dei costi, di 179,27 milioni (+7,28%), a fronte di un incremento minore dei ricavi di 155,02 milioni (+6,56%).

Aumento costi personale Rai

Il costo del personale della Rai, nel 2021, ammonta a 937,4 milioni in aumento 20,2 milioni rispetto al precedente esercizio. Tale incremento è imputabile per lo più alla voce retribuzione e oneri sociali (+13,0 milioni) e all’aumento della voce incentivazioni all’esodo (+10,7milioni). La quota del trattamento di fine rapporto della Rai ammonta, nel 2021, a 40,1 milioni (40,2 mln nel 2020).

Per quel che riguarda il personale del Gruppo Rai, la consistenza media dei dipendenti è rimasta sostanzialmente invariata, passando da 12.661 nel 2020 a 12.662 unità nel 2021. A livello di Gruppo, il costo del personale ammonta a 1.038,6 milioni in aumento di 24,4 rispetto all’esercizio precedente.

Canone Rai non sufficienti a pareggiare i costi

Dall’applicazione dello schema di contabilità separata al bilancio civilistico della Rai chiuso al 31 dicembre 2021, emerge che le risorse da canone, integralmente imputate all’aggregato del servizio pubblico, non sono sufficienti a pareggiare i costi sostenuti dalla concessionaria per l’assolvimento dei compiti di servizio pubblico. Infatti, la contabilità separata evidenzia un primo margine in disavanzo di 230,2 milioni, risultante dalla differenza tra i ricavi complessivi pari a 1.903,2 milioni ed i costi complessivi (diretti e indiretti e transfer charge) ammontanti a 2.133,5 milioni.

Gli immobili

L’assetto immobiliare della Rai al 31 dicembre 2021 è di circa 760.000 metri quadri lordi, di cui 120.000 metri quadri utilizzati dalla Società in immobili appartenenti a terzi. La distribuzione sul territorio evidenzia che gran parte degli insediamenti sono destinati ai quattro centri di produzione (Roma, Torino, Milano e Napoli) Il valore complessivo degli immobili di proprietà, stimato dalla Società sulla base di perizie acquisite nel corso degli anni, è compreso tra i 900 e 1.100 milioni.

Al 31 dicembre 2021 del valore contabile dei terreni, dei fabbricati e dei relativi impianti tecnologici, iscritti tra le attività materiali non correnti del bilancio, per un valore residuo pari a 708,9 milioni, al netto dei fondi ammortamento, quale quota parte del totale attività materiali pari a 905,3 milioni.

Le spese delle sedi regionali

Nel 2021 si registra un costo complessivo di 77,3 milioni per le spese delle sedi regionali superiore rispetto all’esercizio precedente (65,8 mln). La voce più rilevante riguarda, come negli esercizi precedenti, l’approvvigionamento di energia elettrica per 25,2 miLioni (sensibilmente incrementata rispetto ai 15,2 mln del 2020). In aumento risultano anche le spese di riscaldamento pari a 3,6 milioni(2,5 nel 2020) e di vigilanza degli edifici per 15,6 milioni (14,0 nel 2020).

Aumento dei costi della la produzione delle testate giornalistiche televisive

Nel 2021, i costi esterni, individuati dalla Società nell’acquisto di beni e servizi in contrapposizione ai costi interni rappresentati dagli oneri per il personale e per i centri di produzione, sono complessivamente pari a 76,2 milioni. Viene e evidenziato un incremento pari a 13,8 milioni rispetto al 2020. Se si esclude l’impatto dei grandi eventi sportivi, nel 2021 i costi aumentano di circa 5 milioni rispetto al 2020.

Festival di Sanremo

I costi esterni della direzione produzione per l’edizione 2021 del Festival hanno gravato sul bilancio della Società per 1,968 milioni(1,633 nel 2020), valore in aumento rispetto quello dell’anno precedente (+335 mila, +20 per cento). Per gli anni 2018, 2019 e 2020 è stata stipulata una Convenzione con il Comune di Sanremo di durata triennale per un importo complessivo di 15 milioni di euro (5 milioni di euro per ciascuna delle 3 edizioni) contro il valore di 15,75 milioni di euro del triennio precedente.

Nel 2021 è stata stipulata una Convenzione annuale di 5 mln, successivamente ridotta di 75 mila euro a seguito della realizzazione di un’iniziativa aggiuntiva (“Sanremo 70+1 un Festival mai visto prima”). I costi industriali dell’edizione 2021, pari a 2,513 milioni (2,239 nel 2020), risultano maggiori di 274 mila euro (+12 per cento) rispetto a quelli registrati per l’edizione precedente.

Nella dinamica dei “costi delle risorse artistico autorali”, emerge l’aumento dell’onere sostenuto per la voce conduttori/cast fisso (+518 mila), mentre sono diminuiti i costi per gli ospiti (-1,192 milioni), autori e consulenti (-45 mila) e orchestra (-31 mila). I costi per la conduzione/direzione artistica e la regia rimangono sostanzialmente stabili.

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