Skunk Anansie: la recensione di Black traffic
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Skunk Anansie: la recensione di Black traffic

Il nuovo album della band di Skin

Dopo l’ottimo esperimento sonoro di Ry Cooder, raccontato qualche settimana fa sulle nostre pagine di panorama.it, un altro gruppo si è interessato ai caldi temi politici che stanno infiammando l’opinione pubblica in questo periodo. Anticipato da I Believed In You uscito lo scorso agosto, gli Skunk Anansie ci regalano il loro sesto album Black Traffic, che è tra l’altro il primo prodotto da indipendenti con la loro etichetta e distribuito in Italia dalla Carosello Records.

Undici tracce, energiche e tiratissime  dove la voce inimitabile di Skin ne esce più rabbiosa che mai forse perché l’album è una denuncia verso quella politica corrotta che lentamente sgretola il sistema rovinando la gente comune. Il disco si apre infatti con una cattivissima I Will Break You, un tappeto di chitarre distorte su una batteria serrata che sembra scandire il tempo come una bomba ad orologeria pronta ad esplodere. In Spit you out troviamo la collaborazione con la band francese degli  Shaka Ponk, che aggiungendo un tocco di elettronica rendono il brano ancora più vigoroso. Il brano successivo I hope you get to meet your hero è un’ottima ballad che ci ricorda le atmosfere di Secretly, forse uno dei brani più belli e toccanti di Skin e soci.

Il primo singolo, I believed in you parla dei politici che saliti al potere hanno tradito le persone che credevano in loro e che li avevano votati. Un attacco ruggente verso l’attuale classe politica che ha portato l’Europa verso l’attuale profonda crisi. Notevole anche This is not a game, dove ancora una volta è la voce di Skin a fare da padrone, scivolando su note altissime e graffianti. Gli Skunk Anansie che il mese prossimo partiranno per un intenso tour attraverso 20 città europee, arriveranno in Italia il 19 novembre, dove suoneranno al Mediolanum Forum di Milano. Il 20 faranno tappa al Palalottomatica a Roma mentre il 21 saranno al Pala Arrex di Jesolo.

Skunk Anansie: I believed in you

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Tony Romano