L’occupazione abusiva delle abitazioni in Italia, nonostante i decreti del governo, rimane un problema che affligge città e regioni su tutto il territorio nazionale.
Dall’analisi dei dati forniti da Federcasa, emergono cifre rilevanti che mettono in luce la complessità di un fenomeno difficile da arginare.
Coinvolge alloggi privati, popolari ed ex enti pubblici, spesso trasformandoli come ci racconta la cronaca, in aree segnate dal degrado. Un esempio è rappresentato dai centinaia di alloggi popolari a Bari, occupati abusivamente o bruciati prima di essere lasciati.
Dimensione Nazionale e città a rischio
Attualmente in Italia, si registrano circa 30mila alloggi di proprietà pubblica occupati, ai quali si aggiungono altre 20mila case di enti o privati occupate abusivamente, totalizzando 50mila immobili. Palermo spicca tra i Comuni con circa 3mila occupazioni, seguita da Reggio Calabria con 110 case occupate da famiglie di origine rom. Torino e Genova presentano numeri simili, entrambe con 214 immobili occupati nel 2023. A Bologna, recentemente, collettivi di sinistra hanno occupato 34 appartamenti. A Venezia si stima una ventina di case occupate. Va notato che, per immobili di proprietà comunale, l’aspetto economico è rilevante; a Napoli, ad esempio, la mancata riscossione del canone di locazione ha causato un deficit di circa 133 milioni di euro.
Il contesto delle Case ERP
Le case ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) rappresentano un focus importante. Circa l’85% delle case popolari occupate ha subito manomissioni o sfondamento delle porte, mentre il 15% è abitato da persone senza titolo valido. Nel Nord Est, il fenomeno è raro (0,5%), ma è più sviluppato nel Nord Ovest (2,6%), al Centro (7%), al Sud (6,4%), e nelle isole (3,9%).
Il Caso dell’Aniene Palace
L’Aniene Palace di via Tiburtina, occupato dai “Movimenti per la casa” dal 2013, rappresenta un caso emblematico. L’edificio è rimasto occupato fino all’estate del 2022, sollevando preoccupazioni riguardo al censimento delle famiglie nell’immobile occupato.
L’ex hotel Astor
L’ex hotel Astor a Firenze ha attirato l’attenzione dei media a causa della sparizione di Mia Kataleya Alvarez, nota come Kata, una bambina di 5 anni di origini peruviane. L’edificio era stato occupato dai movimenti per il diritto all’abitare durante la pandemia. Secondo la Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano, l’hotel Astor era diventato un contesto caratterizzato da “rapporti conflittuali” legati all’occupazione abusiva.
Palazzo Chiaiano
Chiaiano, quartiere nord di Napoli, ospita un ex edificio pubblico ora di proprietà mista, riscattato dai legittimi assegnatari. Nonostante ciò, molte abitazioni sono state occupate illegalmente. Un’anziana di, 81 anni, tra i pochi assegnatari legittimi rimasti, vive con il figlio ed è vittima di ripetute intimidazioni.
Il caso Bari
A Bari, ben 140 appartamenti sono stati incendiati il giorno prima di doverli lasciare, mentre 499 case risultano occupate illegalmente. Le occupazioni abusive rappresentano una piaga rilevante, con 969 alloggi presi con la forza anche nella provincia, parte dei quali in mano alla criminalità.