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(Ansa)
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In Germania l'immigrazione violenta fa paura

L'Ufficio federale della polizia criminale (BKA) ha diffuso i dati "spaventosi" riguardanti i crimini gravi commessi da stranieri arrivati in Germania come rifugiati e richiedenti asilo: nel 2022 47.923 tedeschi sono stati vittime di immigrati violenti

L’anno scorso, 47.923 tedeschi sono stati vittime di immigrati violenti , secondo le statistiche del governo federale tedesco, e un alto funzionario del sindacato di polizia ha descritto i dati come «spaventosi» Questi dati provengono direttamente dal rapporto dell'Ufficio federale della polizia criminale (BKA) sui crimini gravi commessi da stranieri arrivati nel Paese come rifugiati e richiedenti asilo. I dati presenti nel documento “Criminalità nel contesto dell'immigrazione Focus: Migrazione dei rifugiati Rapporto sulla situazione federale 2022” mostrano un aumento del 18% rispetto all'anno precedente. Nonostante gli stranieri costituiscano una percentuale molto più piccola della popolazione complessiva, circa il 13%, commettono quantità impressionante di crimini contro i cittadini tedeschi. Sono invece 12.061 gli stranieri vittime di un sospettato con cittadinanza tedesca. Quasi la metà dei sospetti immigrati aveva tra i 18 e i 30 anni e la maggior parte era di sesso maschile. La percentuale di immigrati dall'Ucraina tra i sospettati è stata di gran lunga inferiore a quella dei rifugiati residenti in Germania (6,5% contro 35,3%). L'opposto è vero per gli immigrati dagli Stati del Maghreb (Algeria, Marocco, Tunisia) (8,5% contro 0,6%), così come per gli immigrati georgiani (3,9% contro 0,6%). Un terzo degli immigrati sospettati era sospettato di reati multipli. Gli immigrati provenienti dagli Stati del Maghreb, dalla Libia e dalla Georgia hanno registrato una percentuale particolarmente elevata di sospettati di reati multipli.

Tuttavia, è importante notare che i tedeschi nelle statistiche sulla criminalità non sono esattamente tedeschi di etnia. Chiunque abbia la cittadinanza tedesca, inclusi, ad esempio, i turchi o i marocchini, è considerato tedesco nelle statistiche. Quindi, non è chiaro quanti di questi stranieri siano stati aggrediti o violentati da etnici tedeschi e quanti siano stati aggrediti o violentati da stranieri che hanno ricevuto la cittadinanza tedesca o che sono figli di immigrati di prima o seconda generazione. Quelli più disposti ad attaccare i tedeschi sono quelli le cui domande di asilo sono state rifiutate, insieme agli immigrati provenienti da paesi nordafricani come Algeria, Marocco e Tunisia. Sebbene questo gruppo costituisca solo lo 0,8% dei migranti, rappresenta l’8,5% di tutti i richiedenti asilo sospettati di aver commesso un crimine violento.

Il presidente dell’Unione federale di polizia, Heiko Teggatz, ha affermato: « I dati sulla criminalità che mostrano il tasso di crimini violenti commessi dai migranti sono spaventosi». Poi ha aggiunto: «Ciò che molti hanno sempre sospettato ora è stato dimostrato. Non c’è più spazio per imbiancare. I governi federale e statale devono ora agire in modo coerente ed esaurire tutte le possibilità per deportare tali criminali». Secondo una nuova legge che aumenterebbe drammaticamente gli stranieri che ricevono la cittadinanza tedesca, si prevede che le statistiche sulla criminalità del paese diventeranno distorte. In effetti, molti di questi stranieri sarebbero poi classificati come “tedeschi” nelle statistiche sulla criminalità, e se dovessero aggredire uno straniero o un altro tedesco, sarebbero elencati come sospettati “tedeschi”.

La Germania ha appena approvato una legge ( fortemente voluta dalla coalizione di sinistra) che riduce da cinque a tre anni il tempo necessario per risiedere nel paese per diventare cittadino tedesco. Questo non farà altro che aumentare esponenzialmente il numero di immigrati musulmani che avranno il potere di voto, e quindi di incidere nelle scelte politiche, spingendo per benefici sempre maggiori per i migranti e un trattamento sempre più indulgente per gli immigrati clandestini senza dimenticare la progressiva islamizzazione della Germania. Evidente come lo scontento popolare abbia portato il partito anti-immigrati musulmani Alternative für Deutschland, ad essere il secondo partito più popolare in Germania ma si puo’ dire che il programma dell’AfD lo hanno praticamente scritto tutti coloro che hanno gestito il Paese fino ad oggi Angela Merkel in testa, con la folle decisione di fare entrare in Germania nel 2015 oltre 1 milione di rifugiati.

Se l’AfD vincerà le prossime elezioni con grande gioia di Vladimir Putin con il quale ci sono numerosi punti di contatto, la prima cosa che farà sarà quella di ripristinare il requisito di residenza di cinque anni per la cittadinanza tedesca. In secondo luogo dicono i vertici del partito, porranno fine all’immigrazione musulmana, incoraggiando al tempo stesso i migranti necessari per la forza lavoro tedesca se provenienti da paesi non musulmani, prevalentemente dall’Europa orientale e dal Sud America. In terzo luogo, forniranno alla polizia risorse sufficienti per arrestare e deportare i migranti illegali. Poi limiteranno i benefici sociali ai migranti che risiedono nel paese, con un lavoro retribuito, per cinque anni. Infine, i musulmani che sono stati condannati per un crimine dopo aver scontato la pena, verranno privati della cittadinanza (se ce l’hanno), ed espulsi nei loro paesi di origine.

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Stefano Piazza